NEL PAESE NIPPONICO E’ BOOM DI ANIMALI DOMESTICI, MA SPESSO
VENGONO MALTRATTATI O PRESI SOLO PER UN WEEKEND
In Giappone è “boom” di animali domestici. Oramai sono quasi
il doppio dei bambini e continuano ad aumentare. Ma questo fenomeno ha anche un
effetto contrario e perverso. Da un paio di settimane nel Paese del Sol Levante
è scoppiato lo scandalo dei cuccioli abbandonati. O meglio, uccisi. In una
boscaglia di Tochigi, periferia di Tokyo, ne hanno trovati prima 5, poi altri
dieci. Alla fine pare siano oltre un centinaio. Apriti cielo. Dopo la vedova
nera, una signora di 70 anni accusata di aver ucciso, uno dopo l’altro, ben 5
su 7 sette ex mariti o amanti, una discarica di cuccioli massacrati e poi
abbandonati a marcire all’aria aperta. Trattasi di uno (o più di uno, non si è
ancora capito bene) allevatore di cagnolini di razza (in Giappone, tranne
rarissime eccezioni, si vendono esclusivamente cani di taglia piccola o
minuscola: potete facilmente immaginare il perché) che essendo di recente
cambiata la legge sulla “gestione” degli animali domestici, non ha trovato di
meglio che assoldare un paio di persone senza scrupoli per sbarazzarsi degli
“avanzi”. Proprio così: i cuccioli invenduti (in genere oltre i tre mesi) li
chiamano così, nokorimono, “avanzi”, lo stesso termine che a suo tempo si usava
comunemente per indicare le donne sopra i 30 anni non sposate. Ma il fenomeno
non si ferma solo alle soppressioni.
ANIMALI IN AFFITTO - I negozi
che vendono cani e gatti sono sempre pieni e spesso è difficile distinguere tra
miagolii, guaiti e gridolini isterici delle ragazzine che dicono “kawaii”,
“kawaii” (che carini, che carini). Spesso sono un tutt’uno. Da fuori, sembra
che le cose siano fatte perbenino. Pensate: alcuni negozi offrono persino il
periodo di prova. Prendi il cucciolo “in prova” per qualche giorno. Se la cosa
funziona torni in negozio e formalizzi l’acquisto, altrimenti lo restituisci.
Chissà cosa ne pensa il cucciolo, ma così è la (loro) vita. Del resto a Tokyo
ci sono anche i “Rent a pet”, gli affittacuccioli. Li puoi scegliere e
prenotare on line, e li puoi affittare a ore, week end o settimane.
Tutto questo perché da quando è entrata in vigore due anni
una nuova legge che tutela la dignità degli animali e punisce il loro
maltrattamento, acquistare un animale domestico è diventata una decisione
seria. Il negoziante deve registrare immediatamente nome, cognome e indirizzo,
devi iscriverti in uno speciale registro comunale e firmare un documento in cui
ti impegni ad “aver cura” dell’animale per sempre. Una parola.
I giapponesi sono gente seria, di parola. Ma possono
succedere tante cose. I bambini che crescono, un’allergia che sbuca
all’improvviso, I genitori che si separano. Che si fa? Un tempo si chiamava
l’aigo center del comune, il centro specializzato che si prende “cura” degli
animali in “esubero”. Nel senso che li uccide. Il padrone doveva solo pagare un
balzello, dai 20 ai 30 euro circa, a seconda della grandezza. Al resto pensava
– e pensa – il comune. Succede ancora, perché anche se la legge ora prevede la
possibilità per il comune di rifiutare la prestazione, e comunque di verificare
l’effettiva necessità della famiglia.
(Fonte: Il
fatto quotidiano)
una vera vergogna...ma non mi stupisco
RispondiElimina