MINERALE DAGLI INNUMEREVOLI BENEFICI TERAPEUTICI, OGGI POCO
ASSORBITO NEL REGIME ALIMENTARE OCCIDENTALE
Magnesio, questo sconosciuto. Già, occorre dire proprio
così, malgrado abbia innumerevoli proprietà terapeutiche e riconosciute da
tempo: migliora la rigenerazione cellulare, aumenta l'elasticità dei tessuti,
formidabile contro l'ossidazione e l'acidificazione, promuove i processi di
eliminazione e dissolve le calcificazioni inappropriate a carico dei tessuti
molli.
L’alimentazione odierna e una vita quotidiana dai ritmi
estenuanti, riducono al minimo la presenza di questo minerale nel nostro
organismo. Gli stessi alimenti che lo contengono, ormai ne hanno volumi molto
bassi, complice i trattamenti a cui sono sottoposti durante la loro produzione.
Un libro del dottor Lorenzo Acerra - chimico industriale, attivista per quasi
dieci anni nell'ambito delle intossicazioni da mercurio, relatore ai seminari
della Società italiana di medicina funzionale (SIMF), socio fondatori dell'Associazione
per la difesa dalle otturazioni di mercurio (ADOM) – ci svela le proprietà fondamentali
del Magnesio, da considerarsi un autentico minerale della giovinezza. La
carenza del Magnesio genera di riflesso anche disturbi mentali, quali ansia e nervosismo.
Di recente, l’autore ha anche pubblicato l’Ebook: Niente
Latte siamo a Hollywood, il quale tratta uno dei temi più attuali: gli
effetti dannosi che il latte pastorizzato e i suoi derivati possono provocare
alla salute e in particolare a neonati, bambini, anziani, persone sensibili e
immunodepresse o di debole costituzione. Tutti i testi del dottor Acerra li
potete trovare qui.
.
Ma torniamo al Magnesio. Di seguito riporto alcuni dei suoi tanti
benefici; per gli altri, i consigli per un suo utilizzo ottimale, altre
curiosità e le tante testimonianze di chi l’ha usato, vi rimando al libro
acquistabile al link di sopra. Il Magnesio invece può essere acquistato in
farmacia. Per gli utilizzi iniziali è consigliabile il Magnesio supremo, che ha
un buon sapore.
RIMEDIO ALLE ALLERGIE - Fra
le tante guarigioni che l'uso di cloruro di magnesio portava all'osservazione
di Pierre Delbet ne figuravano alcune legate allo stato allergico: raffreddore da
fieno, rinite spasmodica, orticaria, pruriti, asma. L'azione anti-allergica e
anti-istaminica della supplementazione di magnesio è stata documentata da
numerosi studi sperimentali anche recenti. Pruriti e dermatiti rispondono
particolarmente bene alla supplementazione di magnesio. Sulle allergie Raul
Vergini [1994] presenta tutta una casistica frutto di parecchi anni di
osservazioni e utilizzo del cloruro di magnesio. “-Asma-: la terapia con
cloruro di magnesio mi ha dato ottimi risultati contro questa malattia,” scrive
Vergini [1994], “utilizzando due volte al giorno la dose di tre grammi in cicli
di venta-trenta giorni o più; nei periodi critici è consigliato somministrare
tre dosi da 3.0 grammi nella prima settimana passando poi alle classiche due dosi.
-Pollinosi-: anche in questi casi (raffreddore da fieno, congiuntiviti, etc.)
ho avuto ottimi risultati con la stessa posologia dell'asma. -Orticaria-:
spesso originata da un'allergia di tipo alimentare o da farmaci, ha risposto
bene alla somministrazione di cloruro di magnesio per via orale (ogni sei ore)
o, nei casi più gravi, per via parenterale. -Eczema-: per l'eczema si sono
avuti buoni risultati con terapie prolungate per almeno quaranta-sessanta
giorni. Ovviamente andranno eliminati i fattori irritanti dalla dieta".
prevenzione
dell'osteoporosi post-menopausa - L'osteoporosi è una condizione
caratterizzata dalla riduzione della massa ossea, da dolori ossei e da una
maggiore facilità alle fratture. Il magnesio, dato come unico trattamento per
l'osteoporosi di donne in menopausa, produce un notevole aumento di densità
ossea [Stendig-Lindberg 2003].
Neveu già cinquanta anni fa aveva dimostrato che pazienti
con infiammazione degli elementi cellulari dell'osso se trattati con cloruro di
magnesio, guarivano ed evitavano l'operazione chirurgica. Il gruppo di
controllo erano pazienti nelle stesse condizioni che rifiutavano il cloruro di
magnesio (il gusto amaro dell’acqua di mare è proverbiale, è il cloruro di
magnesio a darglielo!), questi pazienti inesorabilmente dovevano subire
l'intervento chirurgico. Driessens [1993] segnala la possibilità di ridurre o
prevenire gravi e progressive demineralizzazioni mandibolari con l’uso di
supplementi di magnesio. In laboratorio una dieta povera di magnesio produce in
un anno cavie con carenza di magnesio che sviluppano osteoporosi.
vantaggi
per chi tende alla stitichezza - Il cloruro di magnesio attira acqua, ha
una capacità "igroscopica" talmente potente che, posto su un tavolo,
entro poche ore avrà attirato goccioline di acqua dall'aria della stanza.
Perciò il suo uso è particolarmente vantaggioso per chi tende alla stitichezza,
ogni ione magnesio attrae nel tubo digerente circa ottocento molecole d'acqua,
e con l'assunzione quotidiana viene aumentato il livello di idratazione laddove
serve nell'intestino, per cui si normalizza la funzione intestinale. Che altro
dire? Il magnesio stimola il sistema biliare, il magnesio nel duodeno apporta
un’ondata di bile vescicale regolarizzando la peristalsi intestinale alterata nella
costipazione cronica.
"Un fenomeno
particolarmente vistoso", scrive il dottor Pierre Delbet [1944],
"quando si fa uso a lungo termine di cloruro di magnesio riguarda il fatto
che l'odore delle feci svanisce o diventa molto più sopportabile. Il cambio di
odore con l'uso del cloruro di magnesio suggerisce che qualcosa di vantaggioso
sia accaduto". Ulteriori osservazioni in merito ci vengono da Rodale
[1984]: "Iniziai ad usare il magnesio e per 8 mesi non usai altre terapie
o apportai altri cambiamenti. In tal modo ne potetti capire bene gli effetti
prima di consigliarlo ad altri. Non passò una settimana, proprio come prevede
Delbet nei suoi scritti, che l'odore delle feci migliorò tantissimo. Qualche
anno prima le mie feci erano state straordinariamente maleodoranti, modificai
l'alimentazione (niente latte, riduzione notevole di formaggi e zucchero
raffinato) e le feci divennero un po' tollerabili. Ora con l'uso di cloruro di
magnesio c'è stato un ulteriore passo in avanti e la neutralizzazione dell'odore
delle feci direi che è completa al 99.4%".
MIGLIORA LA DIGESTIONE -
Scrive Rodale: "Forse la cosa che ora vi dico sulle capacità enzimatiche
di digestione già vi è capitata, e di certo chiunque lo voglia potrà farsi
un'idea in merito basata sulla sua esperienza personale. Ho notato che quando
consumavo le bietole cotte il loro rosso rimaneva nelle feci la mattina dopo.
Ma se consumavo le bietole crude non c'era rosso nelle feci la mattina dopo.
Ciò significa che, per quanto riguarda la sostanza rossa delle bietole, non c'è
digestione completa quando queste sono cotte. È un fatto noto a tutti che con
la cottura distruggiamo gli enzimi presenti nel cibo. Nel caso si consumino
bietole crude tutti i suoi enzimi saranno a disposizione per il completamento
della nostra digestione, per cui c'è uno smantellamento e un'assimilazione
completa del materiale ingerito. Ora ecco il fatto straordinario: quando
iniziai a prendere magnesio, anche le bietole cotte (con i loro enzimi
distrutti dalla cottura) venivano digerite completamente a giudicare dalla
scomparsa del colore rosso nelle feci del giorno dopo. Ho da riportarvi
un'osservazione identica con gli asparagi. Il mangiare asparagi in molte
persone determina il caratteristico odore nelle urine. Anch'io mangiando asparagi
notavo questo fenomeno. Dopo qualche mese che consumavo magnesio potevo
consumare gli asparagi e non avere più l'odore di asparagi nelle urine.
Evidentemente il magnesio ha la proprietà di attivare al massimo la capacità
dei nostri enzimi coinvolti nella digestione ovvero di migliorare l'ambiente
digestivo".
INTOLLERANZE ALIMENTARI - Un
esempio di capacità digestive migliorate con la somministrazione di magnesio fu
pubblicato sul Medical Tribune già il 3 giugno 1964 da Maurice E. Shils
dell'istituto di ricerca Sloan-Kettering: un 74enne aveva reazioni ad un gran
numero di cibi e nel suo caso fu documentata una carenza di magnesio; nei
giorni in cui gli si somministrava magnesio non aveva le manifestazioni di
pluri-intolleranze ai cibi.
Originariamente noi abbiamo un motore che, diciamo, riesce
ad arrivare a 160°C cioè un ambiente adeguato per bruciare bene il carburante.
Che succede quando riusciamo ad arrivare solo a 110°C? Lo stesso carburante che
usavamo prima (cibo) non viene smantellato più in modo ideale. Il nostro motore
digestivo, a seconda di come invecchiamo, può non permettersi più con l'età gli
alimenti che smantellava in maniera impeccabile una volta. Al test di
elettroagopuntura di Voll la degenerazione fisica è accompagnata con un numero crescente
di intolleranze alimentari, il chè ci dice che gli enzimi per la digestione
stanno avviandosi ad un certo declino. E che cosa fa il magnesio per noi? Ci
permette istantaneamente di carburare (digerire) ad un livello superiore.
Pensate per esempio che il magnesio attiva la tripsina [Northrop 1939], cioè
equivale alla somministrazione di enzimi digestivi. A proposito delle
intolleranze alimentari parliamo di "astenia mattutina". Che di
intolleranze alimentari si tratti, ovvero di ridotte capacità digestive, lo
sappiamo perché se una sera ci asteniamo dal cibo, la mattina ci svegliamo
finalmente ben ristorati dal sonno notturno, oppure invece di spingerci fino al
digiuno possiamo provare solo a ridurre farinacei e formaggi quella sera e
avremo con buona probabilità gli stessi incoraggianti risultati. Conclusioni:
se almeno di sera dimezziamo la dose del cibo cui siamo intolleranti e iniziamo
a prendere cloruro di magnesio, questa è la chiave per far scomparire i
risvegli stanchi.
BENEFICI CARDIOVASCOLARI - Il
cuore invecchia via via che si riducono i livelli di magnesio. È a partire dal
1935 che la scienza può affermare l’efficacia della magnesioterapia nei più
diversi tipi di condizioni cardiovascolari. Una buona funzione del tessuto
muscolare dipende dall'equilibro tra possibilità di contrazione e di
rilassamento. Diminuendo il magnesio (che è addetto al rilassamento del muscolo
liscio cardiaco) e aumentando il calcio depositato (che è addetto alla
contrazione del muscolo liscio), si crea una tendenza alla contrattilità
muscolare.
Un effetto equivalente all'invecchiamento, ma accelerato, è
quello dovuto alla deplezione di magnesio causata dall'alcool: gli alcolisti
cronici spesso lamentano spiacevoli tachicardie. L'alcool, infatti, potrebbe
essere definito 'magnesiuretico', per la sua caratteristica di sottrarre
magnesio dai tessuti e di aumentarne l'eliminazione attraverso le urine. Anche
le persone di mezza età non alcoliste, se partecipano a feste o a cene in cui
consumano una discreta quantità di bevande alcoliche, hanno spesso, la notte
stessa, il sonno disturbato da fastidiose palpitazioni. Ciò è dovuto al fatto
che il loro muscolo cardiaco ha già scarse riserve di magnesio, dovute al
passare degli anni, che raggiungono un livello critico nelle occasioni in cui
l'alcool ne aumenta l'eliminazione.
I muscoli più allenati sono e più contengono gruppi fosfato
nell'ATP cellulare, e che cosa lega i gruppi fosfato nell'ATP cellulare? Il
magnesio, unico e grande bioelemento anche dei muscoli. È stato provato che
livelli ridotti di magnesio, in quanto influenzano negativamente il metabolismo
proteico, possono tradursi in una riduzione nei guadagni di forza di un regime
di allenamento strutturato. Golf [1993] titola un suo articolo: "È il
magnesio il fattore limitante nell'esercizio competitivo?" e riporta dati
secondo cui la contrazione massima muscolare dei quadricipiti è correlata
positivamente allo status magnesiaco dell'atleta e la resistenza all’esercizio
anaerobica aumenta con il ripristino del magnesio.
PROSTATA - Man mano che i
tessuti molli perdono magnesio progrediscono fenomeni di invecchiamento quali
infiammazioni e calcificazioni. I medici Delbet, Neveu, Martin du Theil
ottengono dei risultati positivi usando il cloruro di magnesio per prevenire
l'ingrossamento della prostata con l’invecchiamento: "Aumentando
l'approvvigionamento di magnesio", scrive Delbet, "si può fermare
l'evoluzione dell'ipertrofia prostatica, addirittura spesso recede con l’uso
continuato del cloruro di magnesio". Padre Beno J. Schorr anch’egli
riporta numerosi casi di benefici effetti del cloruro di magnesio sulla
prostata: “Un anziano non riusciva ad urinare, il giorno precedente quello in
cui avrebbe dovuto essere operato alla prostata gli furono somministrate due
dosi da 3.0 grammi del cloruro di magnesio; iniziò subito a migliorare... e
dopo una settimana era guarito, senza operazione. Ci sono casi in cui le
alterazioni alla prostata regrediscono talvolta fino alla completa normalità.
Riscontrato il miglioramento, si prosegue la somministrazione del cloruro di
magnesio con dosi minori, quelle per la prevenzione".
il magnesio
e i bambini - La carenza di magnesio può manifestarsi con un'elevata
frequenza durante l'età della crescita, le sue conseguenze vanno da problemi di
formazione dentale e corretta densità ossea a ritardi nel prendere peso e
soprattutto altezza.
Gendel [1977], Ratzmann [1988] e Schimatschek [1998] hanno
dimostrato i benefici della magnesioterapia su bambini precedentemente affetti
da crampi muscolari, mal di testa, dolori addominali ricorrenti, insonnia e
ridotte capacità di concentrazione. Ducroux [1984] ha osservato, in 842 bambini
ritenuti spasmofili, i sintomi seguenti: problemi di sonno (85%), problemi
digestivi (63%), tic (56%), facile affaticabilità (43%), crampi muscolari e
convulsioni (12%), mal di testa recidivanti (10%), problemi respiratori (8%) e
problemi cardiaci funzionali. Tutti questi sintomi sono conosciuti in caso di
ipomagnesiemia. In effetti il 75% dei bambini trattati con magnesio (0.010 gr.
di ione magnesio per chilo di peso corporeo, eq. a 3.3 grammi di cloruro di
magnesio per un bambino di quaranta chili) hanno reagito positivamente al
trattamento, sebbene il test del magnesio sierico desse valori ridotti solo in
40 su 842.
il
colesterolo alto - Il magnesio
aiuta a ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. In pazienti con colesterolo
elevato vengono utilizzati i farmaci anti-colesterolo che inibiscono la
"reduttasi", lo step chiave nella biosintesi del colesterolo modulata
dall'ATP- Mg. Negli stessi pazienti se invece del farmaco specifico si
supplementa il magnesio la riduzione del colesterolo è in media del 20% (a fronte
di un 30% che si otterrebbe con i farmaci classici inibitori di reduttasi). Ma
ci sono altre situazioni di alterazione della sintesi dei grassi che sono al di
fuori della portata del farmaco anti-colesterolo che dipendono da una carenza
di magnesio e che infatti beneficiano dalla supplementazione di magnesio: ad
es. la sua somministrazione riduce fino al 30% i trigliceridi [Rasmussen 1988,
Nassir 1995] e aumenta il colesterolo buono del 10% [Rosanoff 2003]. Già nel
1956 Bersohn notava una normalizzazione in tutti i pazienti con colesterolo
elevato che si sottoponevano a un regime di magnesioterapia.