mercoledì 25 settembre 2013

PISAPIA FA UNA COSA DI SINISTRA: TOGLIE I FONDI ALLE SCUOLE PRIVATE

PER UNA CIFRA PARI A 1,2 MILIONI DI EURO. APPLAUSO DI CGIL E GENITORI

La Giunta comunale di Milano guidata da Giuliano Pisapia ha sottratto un milione e duecentomila euro di finanziamenti pubblici alle scuole paritarie del capoluogo lombardo gestite dalla Chiesa. Una mossa resa necessaria dalla crisi, ma anche dal buon senso: una scuola privata NON deve ricevere fondi pubblici. La Curia ovviamente non l’ha presa bene.

LA CURIA NON L’HA PRESA BENE - Racconta don Michele Di Tolve, responsabile della pastorale scolastica per la Diocesi ambrosiana: “Dopo promettenti e proficui incontri con l’assessore all’Istruzione, Francesco Cappelli, ci sorprende quel che abbiamo appreso dai giornali. Quanto prospettato metterebbe in seria difficoltà molte famiglie degli alunni e tanti lavoratori delle scuole paritarie, che fanno parte del sistema integrato dell’educazione”. Gli fa eco Michele Ricupati, presidente dell’Agesc, l’Associazione genitori scuole cattoliche di Milano: “È una notizia molto grave. Le scuole paritarie continuano a essere discriminate anche se svolgono un servizio alla città. Ci mobiliteremo: per far tornare i conti comunali non si può tagliare sugli asili. Così, le scuole cattoliche potranno accogliere solo chi può pagare la retta, mentre scuola pubblica può prendere ricchi e poveri”.
Nel mirino dei sostenitori delle scuole “paritarie” la decisione dell'amministrazione comunale di tagliare dei fondi finora attribuiti per far quadrare i conti del bilancio e non mettere a repentaglio gli stanziamenti alle scuole pubbliche, considerati più importanti.

APPLAUSI DI GENITORI E CGIL - In tal senso la decisione della Giunta Pisapia è stata applaudita dai genitori di Chiedi Asilo, associazione laica: “Siamo totalmente d’accordo su questa scelta: dovendo tagliare le spese, è giusto partire dalle private. Niente da dire sulle scuole degli enti religiosi, ma dovendo scegliere a chi togliere contributi, è ovvio che non si poteva penalizzare la scuola pubblica, già così deprivata. Abbiamo sempre chiesto maggiore trasparenza e fine dei finanziamenti a pioggia. Speriamo solo che adesso le paritarie non si rifacciano sulle famiglie, aumentando le rette”.
Sulla stessa linea il commento della Cgil: “Le scuole private hanno già le loro fonti di guadagno attraverso le rette – dice Patrizia Frisoli (Funzione pubblica) – Piuttosto che chiudere i servizi pubblici, il Comune fa benissimo a tagliare i contributi ai privati, che ricevono comunque sempre troppi fondi, nonostante i tagli”.


(Fonte: Fanpage

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