IL CARTONE ANIMATO RUSSO SI ISPIRA A UNA ANTICA FIABA SEMPRE
EX URSS
In maniera ciclica emerge qualche cartone animato che segna
una generazione di bambini. Tenendoli incollati davanti alla Tv per la gioia
dei genitori, i quali però sono meno felici per la proliferazione del
merchandising che essi muovono: pupazzi, peluche, dvd, libri per disegnare,
palloncini, zainetti, quaderni, quadernoni, t-shirt e chi più ne ha, più ne
metta.
Il penultimo caso è stato quello di Peppa pig, simpatica
maialina dalle mille avventure assieme alla sua famigliola di porcellini e ad
altri amici animali (cartone che ha scatenato anche qualche
polemica). Mentre l'ultimo è quello di Masha e Orso, cartone animato prodotto
in Russia che va in onda da qualche anno. La storia è quella di una bambina
combina guai che le fa passare di tutti i colori a un grosso ma pacioccone orso
bruno. Il quale però, per quanto brontoli e si stufi di lei, in cuor suo la
vuole bene e la protegge.
La fiaba da cui si ispira è però ben diversa. Più triste e
cupa. Del resto, spesso le favole per bambini vengono riadattate rispetto alle
storie originali (qui
tutti i casi).
L'ORSO SEQUESTRA MASHA - Nella storia originale compaiono i nonni del
piccolo vulcano Masha, con cui vive in una casa in un piccolo villaggio vicino
al bosco, il suo caro amico peloso non ha il carattere docile e paziente che
siamo abituati a vedere negli episodi della serie, la sua dimora però rimane
sempre immersa nel verde della natura.
La fiaba inizia con la piccola Masha che chiede il permesso
ai nonni per andare con le amiche a raccogliere bacche e funghi nel bosco,
questi acconsentono raccomandandole di non rimanere mai sola per non perdersi.
Una circostanza che accade inevitabilmente, visto il suo spirito di
esplorazione che anche in questa fiaba la caratterizza. Nei diversi tentativi
di trovare le sue amichette, si inoltra nella parte più fitta del bosco e trova
la casa del grande Orso. Al suo ingresso il padrone di casa non è presente, ma
la piccola decide di stare e di aspettare. La sera al suo rientro Orso trova la
bella sorpresa, entusiasta dell’evento le annuncia che sarebbe rimasta per
sempre in sua compagnia e che avrebbe
dovuto occuparsi delle faccende di casa.
Una notizia che rattrista la piccola Masha, anche perché
Orso la intimorisce dicendole che l’avrebbe mangiata se avesse solo provato a
scappare. Dopo alcuni giorni di prigionia però escogita un piano, che gli
permette di fuggire dalla casa nel bosco. Infatti, il piccolo uragano con
furbizia riesce a convincere il suo tiranno a portare un cesto di pasticcini ai
suoi nonni, cesto nel quale si intrufola e che riesce a non far aprire a Orso
durante il tragitto. Alla fine della storia la piccola Masha riabbraccia i suoi
nonni e vive felice e contenta in loro compagnia, un finale che esclude la
possibile amicizia tra i due protagonisti.
(Fonte: Urbanpost)
...all'animaccia che titolo....
RispondiEliminaTriste e Cupo....manco fosse na strage....
e allora che bisogna di ...di quella di Cappuccetto rosso???...dove la bestia se magna anche la vecchia nonna....
che derivi da altro racconto....e va bene....ma ciò che fanno vedere è simpaticamente divertente per i bambini...
Siamo NOI adulti...a non capire la semplicità delle cose....e per questo complichiamo le nostre ed altrui esistenze....
Anche la leggenda di Gesù...parla di una persona Buona....anche se specchio e derivazione ...di un vecchio stranito che....per un nonnulla...scatenava l'IRA DIVINA....