domenica 27 settembre 2015

Masha e Orso, altro che dolce amicizia: ecco la fiaba triste e cupa a cui si ispira

IL CARTONE ANIMATO RUSSO SI ISPIRA A UNA ANTICA FIABA SEMPRE EX URSS

In maniera ciclica emerge qualche cartone animato che segna una generazione di bambini. Tenendoli incollati davanti alla Tv per la gioia dei genitori, i quali però sono meno felici per la proliferazione del merchandising che essi muovono: pupazzi, peluche, dvd, libri per disegnare, palloncini, zainetti, quaderni, quadernoni, t-shirt e chi più ne ha, più ne metta.
Il penultimo caso è stato quello di Peppa pig, simpatica maialina dalle mille avventure assieme alla sua famigliola di porcellini e ad altri amici animali (cartone che ha scatenato anche qualche polemica). Mentre l'ultimo è quello di Masha e Orso, cartone animato prodotto in Russia che va in onda da qualche anno. La storia è quella di una bambina combina guai che le fa passare di tutti i colori a un grosso ma pacioccone orso bruno. Il quale però, per quanto brontoli e si stufi di lei, in cuor suo la vuole bene e la protegge.
La fiaba da cui si ispira è però ben diversa. Più triste e cupa. Del resto, spesso le favole per bambini vengono riadattate rispetto alle storie originali (qui tutti i casi).

L'ORSO SEQUESTRA MASHA -  Nella storia originale compaiono i nonni del piccolo vulcano Masha, con cui vive in una casa in un piccolo villaggio vicino al bosco, il suo caro amico peloso non ha il carattere docile e paziente che siamo abituati a vedere negli episodi della serie, la sua dimora però rimane sempre immersa nel verde della natura.
La fiaba inizia con la piccola Masha che chiede il permesso ai nonni per andare con le amiche a raccogliere bacche e funghi nel bosco, questi acconsentono raccomandandole di non rimanere mai sola per non perdersi. Una circostanza che accade inevitabilmente, visto il suo spirito di esplorazione che anche in questa fiaba la caratterizza. Nei diversi tentativi di trovare le sue amichette, si inoltra nella parte più fitta del bosco e trova la casa del grande Orso. Al suo ingresso il padrone di casa non è presente, ma la piccola decide di stare e di aspettare. La sera al suo rientro Orso trova la bella sorpresa, entusiasta dell’evento le annuncia che sarebbe rimasta per sempre  in sua compagnia e che avrebbe dovuto occuparsi delle faccende di casa.
Una notizia che rattrista la piccola Masha, anche perché Orso la intimorisce dicendole che l’avrebbe mangiata se avesse solo provato a scappare. Dopo alcuni giorni di prigionia però escogita un piano, che gli permette di fuggire dalla casa nel bosco. Infatti, il piccolo uragano con furbizia riesce a convincere il suo tiranno a portare un cesto di pasticcini ai suoi nonni, cesto nel quale si intrufola e che riesce a non far aprire a Orso durante il tragitto. Alla fine della storia la piccola Masha riabbraccia i suoi nonni e vive felice e contenta in loro compagnia, un finale che esclude la possibile amicizia tra i due protagonisti.


(Fonte: Urbanpost)

1 commento:

  1. ...all'animaccia che titolo....

    Triste e Cupo....manco fosse na strage....

    e allora che bisogna di ...di quella di Cappuccetto rosso???...dove la bestia se magna anche la vecchia nonna....

    che derivi da altro racconto....e va bene....ma ciò che fanno vedere è simpaticamente divertente per i bambini...

    Siamo NOI adulti...a non capire la semplicità delle cose....e per questo complichiamo le nostre ed altrui esistenze....

    Anche la leggenda di Gesù...parla di una persona Buona....anche se specchio e derivazione ...di un vecchio stranito che....per un nonnulla...scatenava l'IRA DIVINA....

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