martedì 15 maggio 2007

ELEZIONI IN SICILIA

Alle elezioni amministrative svoltesi in diverse città della Sicilia, lo scorso 13 e 14 maggio, il centro-destra conferma tale regione come proprio feudo elettorale, anche se il centro-sinistra ha fatto registrare qualche miglioramento.
-A Palermo, vince Diego Cammarata con il 54,27% dei voti, contro il 45,63% di Leoluca Orlando (che ha denunciato dei brogli);
-A Trapani, Mimmo Fazio batte con il 65,48%, Mario Buscaino.
-A Ragusa, Franco Antoci ottiene il 65,3%, battendo altri 2 candidati del centro-sinistra, presentatisi separatamente.



Due città invece portano il sorriso al centro-sinistra:
-A Gela, il sindaco uscente Rosario Crocetta si attesta intorno al 60%
-Ad Agrigento, città feudo del Presidente della Regione, Totò Cuffaro, si prospetta un ballottaggio: Enzo Camilleri del centro-destra ha infatti il 45,2% dei voti, contro il 35,9% di Marco Zambuto (Udeur-DS). Tuttavia, se i vari partiti del centro-sinistra si uniscono al secondo turno, possono battere l'avversario, arrivando quasi al 50%.

Il centro-destra parla di sfratto al Governo Prodi, ma a mio modesto parere, come già pensai quando il centro-sinistra qualche anno fa vinse le elezioni presidenziali in quasi tutte le regioni, sottraendo al centro-destra veri storici feudi, come Lazio, Puglia e Calabria, le elezioni locali non sono un indicatore dell'opinione degli elettori nei confronti di un Governo in carica, visto che esse sono fortemente legate alle varie realtà locali di un territorio, sia dal punto di vista prettamente politico, che per il solito discorso del clientelismo e dei personaggi (più o meno loschi), che dominano le varie realtà locali...

3 commenti:

  1. Gela è un risultato oltre ogni aspettativa..
    Crocetta è talmente lontano dallo stereotipo "siculo" che la sua riconferma è unicamente da attribuire al lavoro svolto!

    Complimenti per il blog!

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  2. La Sicilia più o meno è sempre stata di centro-destra. Prodi commenta: "L'Unione non è andata male". No, è andata bene.
    Comunque sono d'accordo con il fatto che non si possa basare un'idea di vittoria a livello nazionale solo per una regione. Ah, tanto perchè sia chiaro, credo che comunque se andassimo alle elezioni ora stravincerebbe il nero cavaliere.
    Mi consolo pensando che verso metà dell'era Berlusconi (o forse un po' prima) una gran parte del paese era scontento, tanto che si diceva ovunque che se si fosse andati alle elezioni avrebbe stravinto l'unione.

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  3. Secondo me, però, la cosa che fa più ridere di queste elezioni è:
    Angela Maraventano, Lega Nord, adesso vicesindaco di Lampedusa.

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