35 anni fa, esattamente il 17 maggio 1972, veniva assassinato il commissario Luigi Calabresi.
Inizialmente fu accusata l’estrema destra, con l’arresto di Giovanni Nardi e Luciano Bruno Stefanò. Tuttavia, dopo le dichiarazioni del pentito Leonardo Marino, nel 1988, furono arrestati alcuni terroristi di estrema sinistra, appartenenti al gruppo "Lotta continua": il mandante Adriano Sofri, leader del movimento, Bompressi (che ne sarebbe l’esecutore materiale) e Pietrostefani.
E' giusto ricordare questa vittima del terrorismo armato, ma io vorrei anche ricordare due altre vittime di questa vicenda...Il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, arrestato dopo la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, ma che durante un interrogatorio dello stesso Commissario (di qui poi la presunta vendetta dei membri di Lotta continua), cadde dal quarto piano della sede della Questura di Milano, in modo misterioso...La versione ufficiale vuole che Pinelli si sia suicidato, ma non è mai stata del tutto scartata l'ipotesi dell'omicidio (non dimentichiamo che le forze armate all'epoca e per diversi anni hanno spesso collaborato con l'estrema destra). Fatto sta che Pinelli, sei anni dopo la sua morte, fu dichiarato ufficialmente estraneo ai fatti.
Altra vittima fu Pietro Valpreda, che fu arrestato il giorno dopo l'attentato, dopo una testimonianza del tassista, Cornelio Rolandi. Il TG1 delle 20, presentato da un giovane Bruno Vespa, lo additò come colpevole, descrivendolo come un mostro e i giorni seguenti molti giornali conservatori (Il Corriere della sera, La Nazione, Il Tempo in primis), gli fecero eco...Egli fu scarcerato dopo 3 anni, anche grazie alle iniziative e pressioni dell'opionione pubblica, perchè su di lui non si sono mai trovate prove concrete...
Ricordiamo quindi le vittime del terrorismo politico, includendo anche chi, come Pinelli e Valpreda, sono state vittime di una giustizia lenta ed ingiusta, oltre che di una pressione dei mass-media, che spesso distorgono la realtà, creando mostri troppo facilmente.
Inizialmente fu accusata l’estrema destra, con l’arresto di Giovanni Nardi e Luciano Bruno Stefanò. Tuttavia, dopo le dichiarazioni del pentito Leonardo Marino, nel 1988, furono arrestati alcuni terroristi di estrema sinistra, appartenenti al gruppo "Lotta continua": il mandante Adriano Sofri, leader del movimento, Bompressi (che ne sarebbe l’esecutore materiale) e Pietrostefani.
E' giusto ricordare questa vittima del terrorismo armato, ma io vorrei anche ricordare due altre vittime di questa vicenda...Il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, arrestato dopo la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, ma che durante un interrogatorio dello stesso Commissario (di qui poi la presunta vendetta dei membri di Lotta continua), cadde dal quarto piano della sede della Questura di Milano, in modo misterioso...La versione ufficiale vuole che Pinelli si sia suicidato, ma non è mai stata del tutto scartata l'ipotesi dell'omicidio (non dimentichiamo che le forze armate all'epoca e per diversi anni hanno spesso collaborato con l'estrema destra). Fatto sta che Pinelli, sei anni dopo la sua morte, fu dichiarato ufficialmente estraneo ai fatti.
Altra vittima fu Pietro Valpreda, che fu arrestato il giorno dopo l'attentato, dopo una testimonianza del tassista, Cornelio Rolandi. Il TG1 delle 20, presentato da un giovane Bruno Vespa, lo additò come colpevole, descrivendolo come un mostro e i giorni seguenti molti giornali conservatori (Il Corriere della sera, La Nazione, Il Tempo in primis), gli fecero eco...Egli fu scarcerato dopo 3 anni, anche grazie alle iniziative e pressioni dell'opionione pubblica, perchè su di lui non si sono mai trovate prove concrete...
Ricordiamo quindi le vittime del terrorismo politico, includendo anche chi, come Pinelli e Valpreda, sono state vittime di una giustizia lenta ed ingiusta, oltre che di una pressione dei mass-media, che spesso distorgono la realtà, creando mostri troppo facilmente.
Il giornalismo in Italia è praticato solo da pochi "esemplari"...IL RESTO E' ASSERVITO AL POTERE!
RispondiEliminaODIO IL NON PENSARE DI QUESTO PAESE, SE FOSSE IL CONTRARIO SAREBBE RIVOLUZIONE!
SIAMO ORMAI UNA COLONIA, CHE TRISTEZZA. ciao