Gli orfani dell’anti-berlusconismo non hanno perso tempo a trovare pulci anche sul nuovo esecutivo Monti, definendolo “dei poteri forti” e portatore di “conflitti di interessi”. Forse tali accuse nascono dall’esigenza da parte di alcuni partiti di non perdere la propria identità e da parte di alcuni media, di non perdere la verve nello scrivere su certi argomenti. Conflitto d’interessi e poteri forti sono vocaboli a loro troppo cari e preziosi, dunque meglio non abbandonarli neppure nell’argomentare su un Governo tecnico.
Di seguito riporto la biografia di uno dei Ministri più
accusati, Corrado Passera, che ha ricevuto la delega allo Sviluppo economico, Infrastrutture
e Trasporti. Giudicate voi se è meritevole di tali accuse.
L’IMMEDIATA BRILLANTE CARRIERA
– Passera è nato a Como il 30 dicembre 1954. Si è laureato alla Bocconi e nel
1980 ha conseguito un Master in Business Administration (MBA) alla Wharton
School di Philadelphia (USA). Ricorda il suo periodo a Wharton come una delle
più formative esperienze nella sua vita.
Poco dopo la fine degli studi inizia il suo percorso
professionale. Nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque anni.
Successivamente intraprende una collaborazione con il gruppo di Carlo De
Benedetti che lo vede inizialmente impegnato in CIR, la holding del Gruppo,
dove ricopre la carica di Direttore Generale fino al 1990. Nel 1991 diventa
direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore e, a seguire, del Gruppo
Editoriale L'Espresso Sempre nel corso della collaborazione con il Gruppo CIR,
Passera è co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a
luglio 1996), periodo durante il quale l’azienda ristruttura drasticamente il
settore informatico e si espande nel settore telecomunicazioni con la creazione
di Omnitel e Infostrada.
Nel 1996 viene nominato amministratore delegato e direttore
generale del Banco Ambrosiano Veneto, alla cui guida fra l'altro porta a
termine la prima grande operazione di consolidamento bancario con Cariplo, uno
dei più importanti istituti bancari italiani.
LA GESTIONE DEL CASO POSTE ITALIANE,
INTESA SANPAOLO E ALITALIA - Nel 1998 il Governo lo nomina
amministratore delegato di Poste Italiane. Sotto la sua gestione le Poste
entrano nei servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta.[5] Il
Piano d’Impresa 1998-2002 ha previsto anche il taglio di oltre 20,000 posti di
lavoro.[6] Nel 2002 l'azienda registra il primo utile di bilancio.
Nel 2002 Passera lascia l’incarico alle Poste e viene
chiamato a ricoprire la carica di amministratore delegato di Banca Intesa, nata
nel 1998 dall'integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto.Qui Passera
vara un piano industriale con gli obiettivi di recuperare l’efficienza,
riorganizzare il business, ridurre i costi, ristrutturare l'offerta, e
rilanciare l'immagine della banca.
Giorgio Napolitano (a destra) consegna a Corrado Passera le
insegne dell'Ordine al Merito del Lavoro (27 ottobre 2006).
Nel 2006 Corrado Passera è tra gli artefici del processo che
porterà all'integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando vita a Intesa
Sanpaolo. La nuova banca diventa numero uno in Italia per numero di sportelli e
ha una forte presenza internazionale focalizzata nell'Europa centro-orientale e
nel bacino del Mediterraneo.
Nel 2008 è advisor dell'operazione di salvataggio Alitalia
che rafforza il monopolio nel trasporto aereo su molte tratte nazionali. Nello
stesso anno fa parte della cordata di imprenditori soci di Cai, presieduta da
Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, che si uniscono per l'acquisto
dell'Alitalia, a seguito della rottura del patto che avrebbe dovuto legare la
compagnia alle sorti di Air France.
INCARICHI ED ONOREFICENZE –
Oltre a quella di Ministro, Passera ricopre altri incarichi. E’ membro del
Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi e della Fondazione Teatro
alla Scala, Consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell'ABI - Associazione
Bancaria Italiana, dell'International Executive Board for Europe, Middle East
and Africa alla Wharton School, del Consiglio Generale della Fondazione Cini di
Venezia e dell'International Business Council del World Economic Forum di Ginevra.
Quanto alle onorificenze, è stato nominato Grande Ufficiale
dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana il 27 dicembre 2005 e Cavaliere
del lavoro il 1º giugno 2006.
Alla luce del suo Curriculum, mi sembra che Passera più che
un “uomo dei poteri forti”, sia una persona competente, che ha affrontato in
modo brillante varie vertenze. Dall’ammodernamento delle Poste, al
rafforzamento della Cariplo, alla creazione della Banca più importante
d’Italia, fino al salvataggio di Alitalia. Certo, come diceva il duo
Morandi-Dalla “gli angeli, capita a volte, sai si sporcano” e dunque non mi
sorprenderebbero inchieste anche nei suoi confronti. Ma per il momento,
attendiamo con fiducia il suo operato.
(Fonte: Wikipedia)
Alla fine tireremo le somme, anche se sinceramente mi più aspettavo più equità
RispondiEliminaUn curriculum che non si discute, anche se il divieto di utilizzo di denaro oltre i 1000 euro, con conseguente aumento dell'uso di bancomat e carte di credito...
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