SUPERATO, CONTRO TUTTE LE PREVISIONI, UN GIRONE MOLTO
DIFFICILE
Passare nel giro di sette anni dall’inferno della Serie C al
Paradiso della Champions è un’autentica impresa, frutto di un progetto serio e
dettagliato, che rende perdonabile anche qualche atteggiamento filosofeggiante e
sbruffone di troppo del Presidente. Parlo della scalata del Napoli, che
battendo 2 a 0 il Villareal approda agli ottavi di Champion league. Un
risultato che ha sovvertito la maggior parte dei pronostici, essendo stato il
girone dei partenopei alquanto ostico.
IL GIRONE DIFFICILE SUPERATO
BRILLANTEMENTE – Complice anche l’essere partiti in quarta fascia,
l’urna non è stata benevola con gli azzurri. Beccate di fatti Bayern Monaco,
Manchester city e Villareal. Contro la blasonata squadra tedesca – finalista
due anni prima e uscita agli ottavi nella scorsa edizione – il Napoli pareggia
in casa ma perde in trasferta. Contro la squadra inglese impegnata di campioni
allenata da Roberto Mancini, il team di Walter Mazzarri riesce a guadagnare un
insperato punto in trasferta e a vincere in casa. Infine, contro gli spagnoli,
autentica sorpresa dello scorso anno essendo arrivati in semifinale di Europa
league battendo tra l’altro proprio i partenopei, il Napoli vince 2 a 0 sia in
casa che fuori.
Il girone viene così concluso al secondo posto con 11 punti,
a 2 dal capolista Bayern Monaco. Mandato clamorosamente in Europa league il
Manchester di Mancini e Balotelli, mentre il Villareal, orfano per quasi tutta
la stagione del nostro Giuseppe Rossi, ha concluso il girone con zero punti.
ATTACCO STELLARE, DIFESA INGENUA
– Ciò che ha caratterizzato il Napoli di questa prima parte di stagione è stata
la netta differenza tra difesa e attacco. La prima commette troppe ingenuità e
mostra ancora evidente inesperienza in campo internazionale; malgrado il fatto
che il trio dei centrali Campagnaro-Cannavaro-Aronica sia composto da
trentenni. Probabilmente a incidere è anche la scarsa copertura che spesso i
centrali di centrocampo non garantiscono. Su tutti l’uruguayano Gargano, autore
sovente di errori banali e sbavature; ma anche da parte dello svizzero Inler,
ancora lontano parente di quello visto lo scorso campionato nell’Udinese.
Come dalla luna si passa al sole, così si passa dalla difesa
all’attacco, dove i “tre tenori” Lavezzi, Cavani e Hamsik, garantiscono gol e
spettacolo. Confermandosi un trio spietato anche quest’anno. Se la società
avesse preso un difensore centrale e un centrocampista centrale di esperienza,
la squadra sarebbe stata attrezzata anche per un’eventuale vittoria finale. Ma
in fondo, data la piacevole sorpresa che ci ha già riservato nei gironi, non è
escluso che in finale ci arrivi già così.
Lo stesso Mazzari in questi primi mesi ha palesato un po’ di
inesperienza, lasciandosi andare a turnover estremi o sostituzioni a gara in
corso di fatti rivelatisi errati. Del resto, anche lui necessita di esperienza
in questo.
L’OTTIMO CAMMINO DELLE ITALIANE,
ALMENO PER ORA - In generale, tutte le italiane si sono qualificate. Le
milanesi hanno concluso il rispettivo girone con un primo posto (l’Inter, in un
girone comunque ampiamente alla portata) e un secondo posto (il Milan, che ha
dovuto cedere il primato al Barcellona). Un po’ meno esaltante il cammino delle
nostre squadre in Europa league, con Udinese e Lazio che rischiano di non
farcela. Entrambe seconde nel proprio girone, se alla prima basterà un
pareggio, alla seconda potrebbe non bastare la vittoria.
Se anche loro si qualificassero, faremmo proprio una bella
cinquina.
I MERITI DI MARINO - Tornando al Napoli, il merito di questa impresa settennale
va sicuramente al Presidente De Laurentiis che ha deciso di investire su
giovani “in divenire”, ma soprattutto, che ha deciso di affidarsi nei primi
anni a un esperto di calcio quale Pierpaolo Marino. Dirigente che per anni ha
fatto la fortuna dell’Udinese e oggi quella dell’Atalanta. Non a caso, più
della metà dei giocatori protagonisti del miracolo Napoli, sono stati scelti da
lui. Anche la scelta degli allenatori è stata azzeccata. Edoardo Reja prima e Walter
Mazzarri poi. Intervallati da un Roberto Donadoni che non ha certo la loro
stessa grinta e tenacia. Di fatti è durato solo qualche mese.
dati gli errori ed orrori della mia Roma di quest'anno, sic Il Napoli è la mia sec squadra. Forza Ciuccio!!!! Un saluto PS. Peccato che il derby del Sud cada proprio alla prox. brrrrr!!
RispondiEliminaflavio
vamossss
RispondiEliminaantonio
bravo! :)
RispondiEliminaannalisa