I LAVORI, MOLTO LENTI E LA CUI CONCLUSIONE ERA PREVISTA PER
QUEST’ANNO, SONO FERMI DA GENNAIO
L’ex Governatore Bassolino, da buon afragolese, fu
entusiasta nel firmare l’autorizzazione per la realizzazione di una stazione
dell'Alta velocità proprio nella “sua” Afragola. Un’opera che avrebbe portato
lavoro e una grande visibilità al suo Comune natio, che sarebbe così diventato
uno snodo cruciale tra in Nord e il Sud del Paese, senza aggravare il flusso
dei treni tutto su Napoli.
Peccato che i lavori del progetto approvato nel 2003 e
iniziati nel 2005, siano andati molto a rilento fino a fermarsi lo scorso
febbraio per motivi giudiziari. Con tutte le gravi ripercussioni del caso: tanto
economiche quanto ambientali.
IL PROGETTO - Il progetto
della stazione, dell'architetto Zaha Hadid, è stato presentato ufficialmente il
4 novembre 2003. La nuova stazione è stata paragonata in ambito ferroviario
alla porta partenopea dell'Alta Velocità-Alta Capacità a Napoli in quanto
accoglierà tutti i treni AV che, non concludendo la propria corsa nel capoluogo
campano, saranno diretti verso altre città e dunque non sosteranno nella
stazione di Napoli Centrale. Accoglierà inoltre i treni del sistema regionale e
quelli della Circumvesuviana.
La nuova stazione di Napoli Afragola doveva essere come un
ponte sopra i binari. L'idea del ponte nasce dalla considerazione di allargare
la passerella, necessaria per collegare le varie banchine, fino a trasformarla
nella principale galleria passeggeri della stazione, cuore pulsante della nuova
area destinata a essere riqualificata e valorizzata. Il ponte assicura altresì
la connessione del territorio evitando che la ferrovia diventi un elemento di
discontinuità e lega le due fasce del parco che si estendono sui lati dei
binari creando un effetto di continuità tra l'area delimitata dall'anello
viario e il paesaggio circostante. Gli accessi alla stazione, sistemati sulle
estremità est e ovest del ponte, permettono di raccogliere e incanalare i
flussi della clientela attraverso le aree commerciali verso il nodo centrale
della sala passeggeri, dove sono sistemate la biglietteria e le sale d'aspetto.
La sala principale è stata progettata per essere come un grande atrio luminoso
che facilita la visuale verso le piattaforme dei binari in basso e il centro
commerciale della stazione in alto. La stazione Napoli Afragola è progettata
anche con un occhio rivolto all'ambiente; infatti sulla galleria è prevista una
vetrata di oltre 5 000 m² con shader al fine di permettere una diffusione
controllata della luce solare diretta. Nell'area in cui dovrebbe sorgere la
stazione, oltre alla galleria commerciale, si prevede la realizzazione anche di
un parco naturalistico tecnologico, di attrezzature per lo sport e di un grande
centro espositivo.
La stazione ferroviaria dovrebbe occupare un'area di 20 000
m², con la possibilità di estensione per altri 10 000 m². Sarà lunga 350 metri
e raggiungerà un'altezza massima di 25 metri. A regime, il traffico sarà di
circa 300 treni al giorno mentre il flusso quotidiano di clienti/viaggiatori si
aggirerà attorno alle 433 000 unità. Nell'ora di punta, si fermerà un treno AV
ogni trenta minuti per senso di marcia.
LAVORI FERMI - Sono cento le
famiglie senza stipendio da 8 mesi e i lavori per la stazione firmata
dall'architetto-star Zaha Hadid sono fermi. I sindacati chiedono che venga
istituita la Cigo, la Cassa integrazione ordinaria che al momento non è ancora
partita. Il risultato è che gli operai, e con loro le imprese subappaltatrici,
vantano nei confronti dell’azienda capofila, la Dec Costruzione dei fratelli De
Gennaro di Bari, crediti per milioni di euro. "Sono cifre che fanno
tremare i polsi – denuncia il segretario generale Feneal Uil Andrea Lanzetta -,
ci sono 3 milioni di euro bloccati nelle mani di Rfi (Rete Ferroviaria
italiana, comparto del gruppo Ferrovie dello stato, committente dei lavori,
ndr). Anche le aziende dell’Ati vantano ancora 2 milioni di euro”.
Le aziende dell’Ati sono 36, tutte residenti nell’hinterland
napoletano, che pur avendo compiuto i lavori oggi si trovano a dover rispondere
ai propri dipendenti che i soldi sono finiti. Era il 9 febbraio scorso quando i
lavori per la costruzione della stazione dei treni alta velocità furono
bloccati dall’azienda vincitrice della gara d’appalto per 74 milioni di euro,
la Dec Costruzioni appunto. L’impresa, sull’orlo del dissesto economico, è
stata travolta da scandali giudiziari.
A guardarla oggi la stazione è un ammasso di ferro e
calcestruzzo; si intravedono soltanto le costruzioni artistiche progettate da
Zaha Hadid, vincitrice del concorso internazionale bandito nel 2005 dalla Rfi.
Di quel progetto però resta solo lo scheletro. O forse meglio dire un cadavere
in putrefazione; proprio come l’Hinterland in cui giace.
ke comoditaaaaaa sarebb...........kitastraviv!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaluga un giorno sarai il ns siani......
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RispondiEliminaprima o poi si farà. e sarà importante per la crescita di Afragola. nn è demagogia, ma realtà
RispondiEliminain verità il progetto nasce molto prima del 2003, visto che già nel 2001 delle opere compensative dovevano venire nel quartiere San Marco. Purtroppo i lavori sono bloccati perchè la Dec è in fase di liquidazione, mentre la seconda ditta dopo la Dec non ha i soldi per coprire i costi dell'opera. Praticamente si dovrebbe fare una nuova gara di appalto, che richiederebbe altri due tre lunghi anni. Praticamente dovrebbe saltare tutto.
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