domenica 29 dicembre 2013

BLATTER FA UNA COSA BUONA: INTRODUCE LO SPRAY DURANTE LE GARE

SPERIMENTATO DURANTE IL MONDIALE PER CLUB IN MAROCCO, SERVE PER SEGNARE DOVE DEVE POSIZIONARSI LA BARRIERA. SARA’ USATO NEL PROSSIMO MONDIALE IN BRASILE

Il controverso Presidente della Fifa Joseph Blatter, che ormai ha assunto le vesti di Papa dato che ricopre tale incarico dal 1998, ha annunciato l’utilizzo dello spray da parte degli arbitri nel prossimo Mondiale di calcio che si disputerà in Brasile. Uno strumento già adoperato in via sperimentale nel Mondiale per club disputatosi in Marocco. Serve per indicare dove deve posizionarsi la barriera senza così perdere tempo in troppe discussioni. In realtà da qualche anno già è in dotazione nel campionato brasiliano e argentino.

LE DICHIARAZIONI DI BLATTER -  Così Joseph Blatter ha commentato l’iniziativa: "'E' un'ottima cosa, si perderà meno tempo in discussioni. Tutti gli arbitri che hanno utilizzato questo sistema ne sono rimasti entusiasti. Gli oggetti in questione sono dotati di un particolare tipo di liquido che sparisce dall'erba dopo pochi minuti, quindi non c'è pericolo di fare confusione". Ha poi aggiunto come la novità sia piaciuta ai dirigenti del Bayern Monaco: "Mi hanno detto che finalmente possono battere una punizione con la barriera alla distanza regolamentare di 9 metri e 15. Da loro, hanno aggiunto, è già tanto se la barriera si trova a 5 metri...".

MA NON PIACE A TUTTI - Se la novità è piaciuta ai dirigenti bavaresi, lo stesso non si può dire, tuttavia, per Marcello Lippi, tecnico dei cinesi del Guangzhou Evergrande, eliminati proprio dai tedeschi nel torneo in Marocco: "L'arbitro si è sbagliato e contro il Bayern in occasione di un calcio piazzato ci ha fatto mettere a 15 metri". Dimenticando che tra la sua squadra e i tedeschi non c’è stata proprio partita.
Poco entusiasta anche il presidente dell'Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi: "Sono quelle cose spettacolari che, però, servono a niente. In Italia ne farei volentieri a meno, sarebbe una cosa ridicola - aggiunge Nicchi -. Anche perché, come avete modo di vedere anche voi con il mezzo televisivo, nel nostro campionato le distanze sulle punizioni sono tutte ben collocate. A che serve? Ci mancherebbe anche l'arbitro che va in giro con la bomboletta in tasca! La ritengo un'ulteriore sciocchezza. Ciò non toglie che dovremo adeguarci a quelle che sono le innovazioni".
Forse teme che i calciatori da favorire con il segno a terra possono fare meno i furbetti in barriera.

LE ALTRE NOVITA’ INTRODOTTE DA BLATTER DURANTE IL SUO MANDATO - Entrato nella FIFA nel 1977, Blatter è stato il direttore tecnico fino al 1981 e successivamente venne eletto segretario, carica che ha ricoperto fino al 1998, anno della sua elezione alla presidenza come successore del brasiliano João Havelange. È stato rieletto per la quarta volta il 1º giugno 2011.
Durante gli anni trascorsi alla segreteria della FIFA, Blatter, insieme ad altre persone come l'ex arbitro italiano Paolo Casarin, ha modificato alcune regole del gioco del calcio; le più importanti furono:
- L'abolizione della possibilità, da parte del portiere, di prendere la palla con le mani su retropassaggio dei suoi compagni di squadra a partire dal 1º luglio 1992.
- L'introduzione dei tre punti-vittoria a partire dal Campionato mondiale di calcio 1994.
Entrambe le decisioni avevano lo scopo di rendere più offensivo l'atteggiamento delle squadre, visto che quest'ultime con le regole precedenti tendevano a chiudersi in difesa e accontentarsi del pareggio (queste proposte vennero formulate dopo il Campionato mondiale di calcio 1990, in cui si notò che l'Egitto applicava sistematicamente il retropassaggio al portiere e puntava tutto sul pareggio).
- L'impiego del Golden goal prima e del Silver goal poi durante i tempi supplementari; in entrambi i casi l'applicazione ha avuto carattere provvisorio ed è stata successivamente ritirata.
- La non qualificazione automatica per la successiva competizione mondiale della compagine campione del mondo, che ora deve invece qualificarsi come ogni altra nazionale (questa regola è entrata in vigore a partire dal Campionato mondiale di calcio 2006).
- L'inasprimento delle pene per atti ritenuti immorali durante lo svolgimento stesso del gioco, come la simulazione, il "fallo da dietro" o il togliersi la maglietta dopo un gol.

ATTEGGIAMENTI DISCUTIBILI - Tra gli episodi che lo hanno visto al centro di polemiche, c'è stata l'assenza alle premiazioni del Campionato mondiale di calcio 2006, sia al termine della Finale 3º e 4º posto, disputata a Stoccarda l'8 luglio 2006, che al termine della Finale 1º e 2º posto tenutasi a Berlino il 9 luglio 2006. Per giustificare queste decisioni spiegò, in un primo momento, che aveva deciso di fare premiare le squadre semifinaliste ai dirigenti UEFA in quanto entrambe erano Nazionali europee; successivamente disse che aveva deciso così perché il giorno dell'inaugurazione del torneo (9 giugno a Monaco) tutto lo stadio l'aveva fischiato e insultato. Successivamente c'è stata una dichiarazione fatta il 30 ottobre 2006 sui mondiali di calcio 2006, nella quale affermava che l'Italia non meritava la vittoria ai mondiali, visto che, a suo giudizio, si era qualificata solo grazie ad un rigore regalatole contro l'Australia.
Il 18 novembre 2011, con un'altra delle sue irriverenti dichiarazioni, si è pronunciato circa il tema del razzismo sui campi da gioco, definendolo come una sciocchezza. A seguito della legittima indignazione di tutto il mondo del calcio, che ne chiedeva a gran voce le dimissioni, Blatter ha chiesto scusa per i suoi commenti, proferendo di essere stato frainteso e confermando la sua volontà a non dimettersi.
Il 18 giugno 2013, commentando le proteste in corso in Brasile contro i costi della Confederations Cup in corso e dei mondiali in preparazione, Blatter ha minimizzato le manifestazioni in atto affermando che "il calcio è più importante dell'insoddisfazione delle persone", aggiungendo poi che "i manifestanti stanno usando la piattaforma del calcio e la presenza della stampa internazionale per ampliare la protesta".
Lo si ricorda anche per l'ostilità nei confronti della tecnologia in campo a sussidio degli arbitri (moviola in campo) durante le partite, che di fatto ne ha impedito fino ad ora qualunque tipo di diffusione.


3 commenti:

  1. hahahaahha o post e pensa alle cose essenziali...pens e strunzat kiu strunz e iss.............. LA MOVIOLA IN CAMPOq!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. Il rispetto della distanza non e' proprio una stronzata visto che il 40% delle gare si risolve su calci piazzati. certo ci sono cose piu' imp ma e' di sicuro una cosa positiva.

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  3. ma forse vabbene dalla serie c in poi che gli arbitri possono essere anche non bravissimi. un arbitro di serie superiore ovrebbe sapere quello che fa

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