REALIZZATO GRAZIE A UN MASSICCIO INVESTIMENTO REPERITO SULLA
RETE dalla giovane regista Dorota
Kobiela. NEL LUNGOMETRAGGIO A PARLARE SONO I PERSONAGGI DEI SUOI QUADRI,
ANIMATI MEDIANTE UNA TECNICA ORIGINALE
Vincent Willem van Gogh, estroso, tormentato e controverso
pittore olandese vissuto nella seconda metà dell’ottocento (1853-1890), tra i
massimi esponenti dell’impressionismo sebbene non abbia mai aderito a quella
scuola di pensiero. Ci ha regalato meravigliose opere malgrado una vita
alquanto breve. Morì infatti a soli 37 anni, sparandosi un colpo di pistola nel
petto. Ma non mancano tesi differenti, che parlano di omicidio, come quella
contenuta in un libro uscito nel 2011 scritto a quattro mani dagli storici
dell'arte Steven Naifeh e Gregory White Smith: Van Gogh: The Life. Tesi ripresa
da un film suggestivo uscito da qualche giorno: Loving Vincent. Nella pellicola
infatti a parlare sono i suoi quadri, animati da un’affascinante tecnica.