SEBBENE SIA STA REALIZZATA NEL 1972, I LAVORI DI
AMMODERNAMENTO INIZIATI NEGLI ANNI ’90 SONO TUTT’OGGI IN CORSO
Doveva essere l’opera che avrebbe dovuto collegare definitivamente
su gomma Nord e Sud d’Italia, come prolungamento dell’Autostrada del sole che
collega Milano a Napoli. E invece, specie nel tratto finale calabrese,
rappresenta una vergognosa e costosa eterna incompiuta; emblema dello Stato
sprecone e inefficace. Parlo della Salerno-Reggio Calabria, tormento estivo di
quanti, emigrati, vogliono raggiungere le proprie famiglie d’origine o di
quanti scelgono la Calabria o la Sicilia per le proprie vacanze. Miniera d’oro,
di contro, per la ‘Ndrangheta e serbatoio di voti per i politici.
Ripercorriamone la storia, anch’essa dissestata. Proprio
come il suo tratto stradale.
IL PRIMO TRATTO
NAPOLI-POMPEI-SALERNO - Il primo tratto completato è quello
Napoli-Pompei, completata il 22 giugno 1929. Il tratto Pompei-Salerno è stato
completato il 16 luglio 1961. Si estende per 52 km nelle province di Napoli e
Salerno. La tratta è gestita dalla SAM (Società Autostrade Meridionali) s.p.a.
L'autostrada ha inizio nel centro di Napoli, con quattro rami: uno da Via
Reggia di Portici (il più antico), uno che proviene direttamente dal Porto
commerciale, uno di più recente costruzione da Via Ferraris, a due passi dalla
Stazione ferroviaria di Napoli Centrale ed uno da Via delle Repubbliche
Marinare. I primi tre rami congiunti proseguono nei quartieri popolari di Barra
e San Giovanni, fortemente industrializzati. Poco dopo riceve il traffico della
A1 per confluire nella Barriera di Napoli Barra, dove si paga un pedaggio fisso
di € 2 per qualsiasi destinazione (ad eccezione delle auto munite di Telepass,
che dal 1 gennaio 2011 pagano una tariffa proporzionale al tratto percorso).
Più avanti arriva lo svincolo di San Giorgio nord,
continuando troviamo lavori di riammodernamento (73% pari a 8.3 km aperti
costati 285 milioni su 20 km interessati dai lavori e 393 milioni di spesa prevista)
per le 3 corsie fino a Pompei, anche se con notevoli difficoltà tecniche
dettate dall'enorme densità abitativa dell'area (ma di recente solo 8 km sono
in cantiere). Superato San Giorgio Sud L'Autostrada continua verso sud toccando
Portici (svincolo in fase di progetto e ricostruzione), Ercolano (svincolo
ricostruito dopo l'abbattimento dell'obbrobrio precedente), Torre del Greco e
Torre Annunziata (con due svincoli). Arrivati a Pompei l'Autostrada ha le prime
due curve, la prima verso Castellammare, la seconda verso est in direzione di
Nocera. Arrivati a Pompei est - Scafati l'Autostrada ritorna originale, a due
corsie, incontrando primo lo svincolo di Angri e poi verso Nocera Inferiore.
Qui troviamo la barriera gemella di quella di Barra, ma solo per chi viene da
Salerno, dato che il pedaggio si paga anticipatamente. Superato ciò si incontra
lo svincolo di Cava de' Tirreni. Dopo quest'ultimo inizia un altro tratto
difficile, questa volta per le variazioni plano-altimetriche e l'orografia dei
monti circostanti. Il tratto da Vietri sul Mare in poi ha la velocità di 80
km/h e offre una panoramica dall'alto su tutto il Golfo di Salerno, e la stessa
autostrada con il suo altissimo ponte sopra Vietri è ormai entrata a far parte
della vista tipica da Salerno verso la Costiera. Dopo questo tratto panoramico
si entra in galleria, alla fine della quale si trova l'uscita di Salerno Centro
e il limite di competenza della tratta SAM.
Nel 2004 è stato finanziato l'ammodernamento dell'Autostrada
fino a Pompei est - Scafati, e oggi il 75% dell'Autostrada è allargata a 3
corsie, ma la velocità (per questioni di sicurezza) è a 60 km/h. I lavori DOVREBBERO
terminare nel 2013.
IL TRATTO SALERNO-REGGIO CALABRIA
- Nel 1964 si decise di costruire un'autostrada che collegasse il resto
dell'Italia alla Calabria, regione fino a quel momento considerata "la
Terza Isola" perché gli aspri rilievi non permettevano di raggiungerla
facilmente.
Questa la cronologia dell'apertura dei tratti
dell'autostrada:
1966: apertura tratto Salerno - Lagonegro
1968: apertura tratto Lagonegro - Cosenza tratto
difficilissimo da costruire data la conformazione del territorio
1969: apertura tratto Cosenza - Gioia Tauro
1972: l'autostrada viene completata fino a Reggio Calabria.
Considerata la maggiore opera realizzata direttamente dallo
Stato, la tratta è gestita dall'ANAS senza pedaggio e si estende per 442,9 km
nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio
Calabria, dove si innesta sulla strada statale 106 Jonica.
A lavori finiti però, l'autostrada assomigliava tuttavia più
a una grande strada statale che a un'autostrada: dotata di solo due corsie per
senso di marcia e priva di corsie d'emergenza. Negli anni a venire, in estate
si sono segnalati puntualmente interruzioni, ingorghi e incidenti in tutta la
tratta autostradale.
Alla fine degli anni ottanta il governo italiano si è reso
conto che l'autostrada doveva essere assolutamente ammodernata. Ciò nonostante
dieci anni dopo la situazione non era ancora cambiata; se ne è accorta anche
l'Unione europea, che ha obbligato l'Italia a far sì che la Salerno-Reggio
Calabria corrispondesse alle normative europee.
L’AMMODERNAMENTO INFINITO - Nel
1997 la fine dei lavori era prevista per il 2003, poi rinviata al 2008 e quindi
nuovamente posticipata al 2013. In una intervista del 5 dicembre 2006 il
sottosegretario alle Infrastrutture Tommaso Casillo afferma che i cantieri
saranno chiusi entro il 2011 grazie ai 2,5 miliardi di euro stanziati. Nel 2012
la previsione di fine lavori è slittata addirittura al 2018.
Il costo totale dei lavori di ammodernamento dell'autostrada
A3 dal 2002 (inizio lavori) al 27 maggio 2011 è stato pari a 7,03 miliardi di euro;
tuttavia, da qui al 2013 sono ancora necessari 2,83 miliardi per la realizzazione
di 75,5 km di tratte in avanzata fase di progettazione.
L’ITINERARIO TORTUOSO - L'Autostrada
inizia senza soluzione di continuità dall'A3 Napoli - Salerno, in
corrispondenza dello svincolo di Salerno Centro, e, con un breve tracciato a
due corsie, passa il quartiere salernitano di Fratte, (dove parte la
Tangenziale di Salerno). Superato il raccordo per Avellino si apre un tratto a
tre corsie più quella di emergenza, con gallerie e viadotti che attraversano:
San Mango Piemonte, Pontecagnano (fine Tangenziale di Salerno), Montecorvino
Pugliano, Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni
(collegamento con Potenza), Petina, Polla, Atena Lucana, Sala Consilina e
Padula. Superato quest'ultimo l'Autostrada prosegue a due corsie e, superate le
montagne di Casalbuono entra in Basilicata. Arrivati a Lagonegro Nord
l'Autostrada ha cantieri costanti per tutto il resto del tracciato (lavori
iniziati nel 2003 dopo l'approvazione dei progetti definitivi, come riportato
dai comunicati dell'ANAS e dal Ministero dell'Ambiente). Dopo aver superato il
fiume Lao entra in Calabria,a Morano Calabro. superato Sibari l'Autostrada ha
di nuovo un tracciato uniforme, che attraversa tutta la zona interna del
Cosentino. superato lo svincolo di Cosenza, l'Autostrada attraversa le varie
montagne in direzione Altilia. Qui troviamo un tracciato decente, dove i lavori
di ammodernamento non sono ancora iniziati. Arrivati ad Altilia riprendono i
cantieri dove si cammina tra il tracciato vecchio e quello nuovo fino ai
prossimi svincoli: San Mango d'Aquino, e Falerna. dopo prosegue tra Lamezia,
Pizzo Calabro, Vibo Valentia, la parte costiera della piana di Rosarno e della
piana di Gioia Tauro, per finire nei comuni costieri di Bagnara Calabra,
Scilla, Villa San Giovanni (con imbarchi per la Sicilia) e infine a Reggio
Calabria, innestandosi sulla tangenziale di Reggio Calabria. Quasi tutto il
tracciato calabro (da Castrovillari a Reggio Calabria) nel 2003, era una corsia
per senso di marcia, inoltre nel 2005 fu disposto (e c'è ancora) il limite di
velocità tra 80 e 60 km/h sia per le condizioni dell'autostrada, sia in seguito
a un provvedimento di sequestro giudiziario: secondo gli atti giudiziari i
materiali utilizzati per la realizzazione dei manufatti e delle opere civili
sarebbero di qualità scadente e non conformi ai capitolati d'appalto e
determinerebbero dei rischi concreti per la viabilità (forse anche per
infiltrazioni mafiose; il dissequestro avvenne nel 2005). L'evidente
inadeguatezza della struttura la rende un fattore limitante della crescita per
tutta la regione. Il costo per il completamento dei lavori necessari è stimato
in 5,5 miliardi di euro, contro i 5 per l'eventuale ponte sullo Stretto.
LE INFILTRAZIONI MALAVITOSE -
La Magistratura Calabrese ha concluso varie indagini sulle infiltrazioni della
'Ndrangheta nei lavori di ammodernamento dell'A3; Tra le varie inchieste da
ricordare: l'inchiesta Tamburo coordinata dalla dda di Catanzaro che ha
comportato 40 arresti tra 'ndranghetisti, imprenditori, funzionari Anas e
diversi sequestri di imprese impegnate negli appalti nel tratto autostradale
tra Castrovillari e Rogliano; L'altra operazione si chiama Arca ed è
dell'estate 2007 coordinata dalla dda di Reggio Calabria ed ha portato
all'arresto di 15 persone tra ndranghetisti, imprenditori e anche un
sindacalista della CGIL, nell'operazione sono stati sequestrate anche diverse
imprese impegnate nel tratto autostradale Mileto-Gioia Tauro.
LE STRADE ALTERNATIVE MOLTO PIU’
EFFICIENTI - Paradossalmente, per quanto la strada alternativa della A3,
la strada statale 18, necessiti di un tempo di percorrenza maggiore, essa
impiega tuttavia meno chilometri sulla tratta complessiva Salerno - Reggio
Calabria: 418 km contro i 443 della A3.
Per quanto riguarda la Napoli-Salerno inoltre, la strada
alternativa, la Caserta-Salerno (A30) presenta un itinerario rettilineo molto
più scorrevole e veloce. Pertanto, per raggiungere Salerno si fa ampiamente
preferire all’A3.
Al mancato completamento di opere pubbliche pluridecennali
poi, la politica aggiunge anche proposte di progetti costosi e inutili, come il
Ponte sullo stretto, il quale paradossalmente andrebbe a congiungere due
Regioni, Calabria e Sicilia, che presentano una rete stradale inefficiente e a
dir poco ridicola.
(Fonte: Wikipedia)
credo che non la finiranno mai...
RispondiEliminadeve entrare nel Guinness dei primati, sempre che non lo sia già...
ed hanno avuto anche il coraggio di aumentare il pedaggio a due euro.non ti danno un servizio adeguato,ti fanno rischiare la vita su una strada che sembra una pista di cavalli:asfaltata con materiale scadente che quando piove non si vede nulla perchè l'asfalto non è drenante.poi parlano di sicurezza stradale,per prendere in giro i cittadini.se la polizia stradale facesse il proprio dovere in concomitanza con l'anas dovrebbero costituirsi parte civile contro gli amministratori dell'autostrada,per prevenire un disastro colposo.
RispondiEliminaantonio
Ho 31 anni sono 25 anni che torno in Calabria per le ferie estive ,il ricordo più bello di quel tratto di autostrada sono i pranzi che ci facevamo aprendo tavolini e sedie invece di stare incastrati nel traffico come il mio ultimo viaggio con ben 21 ore complessive da firenze a crotone...NON CAMBIERA' MAI ,CREDO CHE MIO FIGLIO FRA 20 ANNI RACCONTERA' LA SOLITA STORIA..SALUTI
RispondiEliminaLa stanno facendo da capo,in effetti.....
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