IL LOCALE APERTO NEL 1998 CHIUDERA’ DOPO L’ESTATE PER LA
TROPPA BUROCRAZIA E PRESSIONE FISCALE
E ora Oliviero Diliberto dove andrà con una cintura di
tritolo? Contro chi si scaglieranno sinistroidi moralisti e anti-lusso? Flavio
Briatore ha deciso di lasciare l’Italia e di chiudere il Billionaire di Porto
Cervo, simbolo del lusso ostentato e della movida snob ed elitaria, forse anche
un po’ pacchiana. Dice per la troppa burocrazia e pressione fiscale che “lo
hanno stufato” e per i moralisti che ne hanno fatto un capo espiatorio, quasi
un criminale. Magari saranno loro a portare lavoro e soldi alle casse dello
Stato, con la propria anacronistica utopia e falsa morale. Perché se è vero che
la maggioranza degli italiani è in difficoltà economica, è anche vero che avere
sul nostro territorio ancora locali d’elite che attirano turisti e capitali
stranieri, lascia ben sperare che non tutto stia affondando e non siamo ancora
un Paese da pompe funebri. Inoltre, il Billionaire da’ (anche se ormai occorre
dire dava) posti di lavoro a centinaia di persone.
LA DISCO DEI RICCHI - Lo
storico locale della Costa Smeralda, nato nel 1998, è diventato un marchio e
Briatore ha aperto anche a Cortina d'Ampezzo e Monte Carlo. Ci sono passati
tutti al Billionaire, o almeno tutti quelli che contano. Manager, imprenditori,
sportivi di grido, magnati e tycoon. Ma anche parvenue e vacanziari alla
«vorrei-ma-non-posso» (spesso costretti all'umiliante fila per entrare),
modelle e donne dello spettacolo con i flash sempre puntati addosso.
COSA FARA’ ORA FLAVIO? - Ora
Briatore punta alla tv e sarà il Donald Trump italiano nel talent show sul
mondo del business «The Apprentice». «Prima di accettare la conduzione mi sono
assicurato che non ci fosse nessuna giuria, nessun televoto e nessun ospite -
dice Briatore - I protagonisti sono giovani manager e si vincerà soltanto per
meritocrazia. Sei bravo? Vai avanti. Non sei capace? Resti a casa». Nello show,
Briatore sarà il «boss» alla ricerca del migliore candidato per un ruolo
manageriale di prestigio (con uno stipendio a 6 cifre) in una delle sue
aziende. «Io certo non sono nato ricco e avrei visto questo programma come
un'opportunitá. In fondo, vince chi ha fame. Ma dalle selezioni ho visto che il
nuovo Briatore non c'è, anche perchè io nella vita ho ottenuto risultati
straordinari» conclude il «modesto» Briatore.
(Fonte: Corriere
della sera)
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