Il primo vaso di
Nutella uscì dalla fabbrica di Alba il 30 aprile del 1964. Il prodotto ebbe
successo istantaneo
E’ un dolce peccato che gli italiani compiono da
cinquant’anni, spalmandola su pane o biscotti (leccando immancabilmente il
coltello), mangiandola con un cucchiaino o più voracemente con le dita. E’ la
Nutella, che il prossimo 30 aprile compie mezzo secolo, tanto quanto è passato
da quel 1964, anno in cui uscì dalla fabbrica di Alba (comune italiano della
provincia di Cuneo, Piemonte). Fu subito successo, poi anche all’estero, dove
non mancano emulazioni. Tanti hanno cercato di farle concorrenza, ma con scarsi
esiti.
LE ORIGINI - L'origine della
Nutella è legata al cioccolato Gianduia, che contiene pasta di nocciole. Il
Gianduia prese piede in Piemonte nel momento in cui le tasse eccessive
sull'importazione dei semi di cacao cominciarono a scoraggiare la diffusione
del cioccolato convenzionale. Pietro Ferrero possedeva una pasticceria ad Alba,
nelle Langhe, area nota per la produzione di nocciole. Nel 1946 vendette il
primo lotto, costituito da 300 chili di "Pasta Giandujot". Si
trattava di una pasta di cioccolato e nocciole, venduta in blocchi da taglio.
Nel 1951 nasceva invece la Supercrema, conserva vegetale venduta in grandi
barattoli.
Nel 1963, Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di
rinnovare la Supercrema, con l'intenzione di commercializzarla in tutta Europa.
La composizione venne modificata, così come l'etichetta e il nome: la parola
"Nutella" (basata sull'inglese "nut",
"nocciola"), e il logo vennero registrati verso la fine dello stesso
anno, restando immutati fino ad oggi.
Il primo vaso di Nutella uscì dalla fabbrica di Alba il 30
aprile del 1964. Il prodotto ebbe successo istantaneo, rimane a tutt'oggi
estremamente popolare e viene spesso citato in romanzi, canzoni e opere
cinematografiche.
CURIOSITA’ - Nel 1964,
durante i primi mesi della messa in vendita sul mercato della Nutella, il tappo
del contenitore era di color rosso. È stato in seguito modificato in bianco per
diminuire (anche se di poco) i costi di fabbricazione.
Nel 1969 fu tentata una variazione: la Crema Kinder
vitaminizzata. A un certo punto si lavorò per far entrare nella linea di
prodotti Kinder anche la Nutella. Il chimico Francesco Rivella fu incaricato di
creare "Nutella Vitamin" in quanto si temeva che i concorrenti
cercassero di immettere sul mercato una crema spalmabile prodotta con
l'aggiunta di sostanze "adatte alla crescita", per invogliare le
mamme all'acquisto. Ma questo prodotto non uscì mai dalle aree test.
Sin dagli esordi Ferrero ha adottato dei contenitori in
vetro riutilizzabili come forma incentivante all'acquisto del prodotto. Una
volta svuotato del suo contenuto il contenitore può essere utilizzato come
bicchiere di casa. I bicchieri furono presto impreziositi con immagini
multicolore e una forma caratteristica. L'uso di immagini serigrafiche
stilizzate con temi astratti o legati alla natura è durata sino all'anno 1990,
quando furono sostituite da immagini dei personaggi dell'animazione. La scelta
di merchandising del prodotto a base di immagini a fumetti è ancora attuale per
il formato 200g. Vedi bicchiere promozionale.
Dal 2007 il testimonial di Nutella è Claudio Silvestri: il
vero cuoco della nazionale italiana di calcio che, nello spot, interpretando se
stesso, sceglie ogni mattina pane e Nutella per la colazione degli azzurri.
NUTELLA NELLA CULTURA - La
crema è comparsa anche in pellicole cinematografiche, famosa è la scena del
film Bianca di Nanni Moretti, in cui il protagonista Michele Apicella, alter
ego del regista-attore, affoga l'ansia in un enorme barattolo di Nutella, alto
circa 1 metro, che fu predisposto proprio in funzione del set.
Appartiene al linguaggio quotidiano, è presa quale termine
di paragone (es. Gnutella) e ha costituito oggetto di studi sociologici.
Su di essa sono addirittura stati scritti saggi riferiti al
costume italiano (l'ultimo in ordine di tempo è "Nutella un mito
italiano" del giornalista Gigi Padovani, edito da Rizzoli nel 2004), libri
di ricette e svariate relazioni accademiche che indagano sulle motivazioni
dell'apprezzamento di un prodotto trasversale a più generazioni.
Giorgio Gaber usò il nome della crema nella sua canzone
"Destra-Sinistra".
« Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora
di sinistra. »
I Negrita usarono nell'album XXX il nome della crema nella
canzone "Sex": «provare le ricette, collaudare la cucina, usare la
Nutella, usare la farina».
Il cantautore Ivan Graziani le dedicò un'intera canzone, a
metà strada tra l'elogio incondizionato, con alcuni consigli su come gustarla
meglio, e una serie di metafore a sfondo sessuale che derivano dal diffuso
binomio cibo-sesso. La canzone si intitola Lanutella di tua sorella, ed è stata
cantata insieme a Renato Zero, inserita nell'album Fragili fiori del 1996.
Alberto Tomba in un'intervista al periodico Panorama il 20
gennaio 1995: «Quando dovevo dimagrire prendevo il Weetabix, ma di nascosto lo
spalmavo di Nutella.»
Nutella Nutellæ è il titolo di un libro umoristico di
Riccardo Cassini del 1995, dove vengono riviste parti di celebri opere in
chiave Nutella.
I TENTATIVI DELLA CONCORRENZA
- I produttori di crema cioccolato concorrenti sono numerosi, in Italia e
all'estero. Sinora nella penisola italiana nessun concorrente è mai riuscito a
imporre il proprio marchio come concreta alternativa a Nutella Ferrero, mentre
"Nutella" è diventato nel mondo intero, per estensione, nome comune,
più che sinonimo di crema gianduia.
In Italia, nel decennio dal 1975 al 1985 furono molte le
creme concorrenti. Tra queste
- "Ergo Spalma" di Plasmon Linea Ragazzi
- "Ciao Crem" di Star, allora la più grande
industria alimentare italiana
- "Cremita" di Barzetti, industria dolciaria di
Castiglione delle Stiviere
- "Nucrema" di Motta
- "Nutkao" dell'omonima società Nutkao.
- "Crema Novi" della Novi
- "Nocciolata" della Rigoni di Asiago.
LE EMULAZIONI STRANIERE - Nel
mondo, prodotti simili con altri marchi godono di largo successo. Tra questi:
- "Merenda" in Grecia: il nome è stato preso
proprio dall'originale italiano per indicare appunto uno spuntino della prima
colazione.
- "Nusspli" in Germania: è un prodotto tedesco
della ditta Zentis.
- "Nudossi" in Germania: è un prodotto tedesco,
ancora venduto nella ex Germania dell'Est.
- La Mars produce una crema da spalmare bicolore marrone e
bianca.
- "Alpella" In Turchia, prodotta dal colosso
alimentare turco Ülker.
- In Australia la Sweet William, una crema spalmabile priva
di latticini e nocciole.
- In Canada si trovano "Choconutta",
"Hazella" e una grande varietà di creme spalmabili alla nocciola con
il marchio delle catene di distribuzione.
- In Nuova Caledonia è vietata l'importazione sia del
prodotto italiano sia dei similari prodotti della Francia continentale in modo
da proteggere un prodotto locale, il "Biscochoc".
- In Serbia e nei paesi dell'ex-Jugoslavia si vende dal 1972
una crema bicolore simile alla Nutella, chiamata Eurocrem prodotta a Gornji
Milanovac, 120 chilometri a sud di Belgrado. L'importazione della Nutella in questi
territori, un tempo osteggiata per ragioni politiche, è diventata di prassi
dopo la fine delle Guerre jugoslave.
- In Spagna e Portogallo, l'alternativa più popolare alla
Nutella è la crema spalmabile Nocilla.
E allora auguri Nutella! Sperando di non dover mai scoprire
che mondo sarebbe senza di te…
SONDAGGIO
Contrariamente a quanto si pensi, gli italiani non sono Nutella-dipendenti. Solo 1 su 4 la mangia spesso, mentre la maggioranza lo fa raramente. La tendenza è pressocché simile tra le varie fasce d'età.
(Fonte: Wikipedia)
Non ho ancora soddisfatto la mia voglia di nutella -.-
RispondiEliminaChissà come mai fumare cannabis stimola l’appetito?! Focus ci svela il segreto http://www.focus.it/scienza/salute/perche-la-cannabis-fa-venire-fame_C12.aspx
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