I LAVORI PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL TORRENTE BISAGNO SONO
FERMI DA TRE ANNI, CAUSA CORSI E RICORSI. OCCORRE RIFARE UN CHILOMETRO DI
SPONDE
A quasi tre anni esatti – era il 4 novembre 2011 – da quell’alluvione
che a Genova provocò la morte di sei persone travolte dalle acque del torrente
Fereggiano, uscito dagli argini intorno all’una (poi esondò anche il torrente
Bisagno), la città lagunare fa i conti con una nuova tragedia. Questa volta,
per fortuna, una sola vittima e qualche ferito, ma tanto spavento e una città
nuovamente che affoga sotto acqua e fango. E ritornano alla mente i fantasmi di
tre anni fa, che portarono alle dure critiche del Sindaco in quota Pd Marta
Vincenzi. Ora come Primo cittadino c’è Marco Doria, in quota Sel. Lo stesso che
non più tardi di dieci giorni fa aveva stigmatizzato la lentezza della
giustizia amministrativa che aveva bloccato per quasi tre anni i lavori che
consentiranno di aumentare la portata del torrente Bisagno nella sua parte
terminale: dalla stazione Brignole alla foce, a ridosso della Fiera del Mare.
Lavori che probabilmente avrebbero evitato questa nuova tragedia. La solita
storia dell’assurda burocrazia italiana e di un territorio fragile.
LA DIATRIBA - Nel 2006 –
giunta Pericu – erano iniziati i lavori. Scoperchiamento del tratto dalla
Questura al mare e rifacimento della copertura. Cinque anni di cantieri,
traffico impazzito e lo stop dei lavori, a fine 2011, confermato a gennaio 2103
dal Tar della Liguria che aveva accolto il ricorso di due consorzi d’imprese,
la Pamoter e la Fincosit, escluse dall’assegnazione del secondo lotto dei
lavori (valore di 30 milioni di euro), dalla Questura fino a via Santa Zita, a
ridosso della stazione ferroviaria di Brignole. Motivo della bocciatura, la
commissione giudicatrice dell’appalto era stata formata dal commissario
Giuseppe Romano (un ex prefetto che è anche vicepresidente dell’ospedale
Galliera), con tre tecnici non qualificati. Tre professionisti i cui curricula
non contemplavano studi di ingegneria idraulica.
Il controricorso al Consiglio di Stato ha stabilito che il
Tar della Liguria non era competente a giudicare la controversia, assegnata
quindi al Tar del Lazio che si espresso nel luglio di quest’anno. Ribaltato il
verdetto del Tar ligure, ha riconosciuto le ragioni delle aziende Vipp, Sirce e
Tre Colli (nel frattempo le ditte sono diventate quattro) e ha disposto la
ripresa dei lavori. Eppure i cantieri non sono stati ancora riaperti. Da qui il
disappunto del sindaco Doria nei confronti della giustizia amministrativa:
“Deve darsi una scrollata, non può bloccare da un tempo lunghissimo la messa in
sicurezza del torrente Bisagno, dalla Questura a Brignole”.
L’IMPORTANZA DELL’OPERA - Il
governatore ligure, Claudio Burlando, che è anche commissario straordinario
dell’opera, si sfoga: “La mia rabbia è questa: io posso accettare che non si
riesca sempre a prevedere cosa accadrà ma è inaccettabile che da tre anni noi
riusciamo a fare i lavori per la messa in sicurezza del torrente Bisagno nella
zona della Foce perché ci sono state tre sentenze amministrative – del Tar
Liguria, del Consiglio di Stato e del Tar Lazio – che hanno paralizzato
l’intervento. Io chiedo che mi sia consentito di affidare i lavori e iniziare al
più presto”.
Burlando affonda il coltello nella piaga: “Questi lavori
costituiscono l’intervento più importante per la messa in sicurezza del
Bisagno. E’ prevista la sostituzione della copertura del torrente con un
aumento considerevole della sezione che consentirebbe il passaggio di un flusso
di acqua maggiore, scongiurando le esondazioni a Borgo Incrociati. Ci sono
tante zone della Liguria in cui si devono fare interventi grossi e molti li
abbiamo fatti, a Varazze, Borghetto, Murialdo, a La Spezia, sul Fereggiano e
sullo Sturla. Ma questo sul Bisagno è il più grosso e siamo ‘piantati’ da tre
anni. Ci sono, pronti e disponibili, 35 milioni. Se li avessimo spesi e l’opera
fosse stata realizzata, ieri sera avremmo salvato tante attività economiche e
forse anche una vita umana”.
(Fonte: Il
Fatto quotidiano)
Ma lo stato dov'è??
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