A chi vanno i meriti del terzo posto della Lazio? Di una
società che circa 10 anni fa rischiava il fallimento dopo lo scandalo
Cragnotti? Al vituperato Lotito certo, che ha avuto l'intuito di affiancarsi un
sorprendente dirigente, arrivato in punta di piedi e con tanto scetticismo.
Parliamo di Igli Tare, ex attaccante albanese, che non si distingueva certo per
tecnica e numero di reti segnate, ma era comunque molto funzionale alla
squadra. Ritiratosi nel 2008, il Presidente laziale lo volle come direttore
sportivo.
La Repubblica fa un elenco dei suoi meriti.
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