La Corte di Cassazione ha confermato l’assoluzione in
appello. Ora è pronto per l’ennesima discesa in campo. Ma la Cei ha avuto
parole dure
Silvio Berlusconi assolto in via definitiva nel processo Ruby
(quello della dubbia
credibilità dei testimoni). Lo ha deciso la Cassazione rigettando il
ricorso della procura generale di Milano. La decisione dei supremi giudici è
giunta dopo una camera di consiglio fiume, durata circa nove ore. Il che è
indice di una scelta complessa. La sesta sezione penale della Cassazione ha
così deciso di confermare il verdetto pronunciato il 18 luglio scorso dalla
Corte d'appello di Milano che aveva assolto Berlusconi, imputato per
concussione e prostituzione minorile. L'ex premier in primo grado era invece
stato condannato a 7 anni di reclusione. Le motivazioni del verdetto saranno
depositate entro 90 giorni secondo quanto prevede il codice di procedura
penale. Ma il perché è stato ricostruito da diversi quotidiani autorevoli. Un’assoluzione
che arriva proprio alla vigilia delle elezioni regionali e che permette
all’imprenditore di Arcore di riprendere con maggior credibilità le redini di
una Forza Italia allo sbando. Per alcuni, tra cui Marco Travaglio,
l’assoluzione deriva dalla modifica del reato di concussione voluta dal Governo
Monti e votata sia da Pd che da Pdl. A destra qualcuno già invoca la
neointrodotta responsabilità
civile dei magistrati. E ti pareva. Infine, c’è la condanna della Cei che
non assolve il comportamento di Berlusconi tra le mura domestiche malgrado il
ruolo istituzionale che rivestiva.
L’ACCUSA - Il sostituto
procuratore generale Eduardo Scardaccione aveva chiesto di "annullare l'assoluzione e rinviare per
rimodulare la pena". Per il pg Scardaccione erano "pienamente provate" le accuse di
concussione e prostituzione minorile, per cui, a suo avviso, la Corte d'Appello
non avrebbe dovuto riaprire il dibattimento vero e proprio ma solo
rideterminare la pena stabilita in primo grado . "L'episodio nel quale Berlusconi racconta che Ruby è la nipote di
Mubarak è degno di un film di Mel Brooks e tutto il mondo ci ha riso dietro",
ha detto il pg in un passaggio della requisitoria. In relazione all'intervento
sul funzionario della questura Piero Ostuni affinché l'allora minorenne Karima
el Mahroug - vale a dire Ruby, fermata per un furto del 2010 fosse lasciata
andare - Scardaccione non mostrava dubbi: "C'è stata una violenza irresistibile per ottenere il risultato
indebito". Per il pg "la volontà di Ostuni è stata ibernata perché
nel momento in cui riceve la richiesta di intervento da Berlusconi non capisce
più nulla e fa ben 14 telefonate. C'è spazio per ritenere che la pressione
fosse resistibile? - aveva chiesto il pg nella requisitoria - No, il questore Ostuni è rimasto ghiacciato dalla
sproporzione delle modalità con cui la chiamata è stata fatta. L'intervento ha
avuto una potenza di fuoco tale da annullare le scelte autonome di Ostuni".
Più volte nella sua requisitoria Scardaccione ha rimarcato che “con la richiesta di intervento sul questore
Ostuni c'è stata una violenza grave, perdurante e irresistibile". Per
Scardaccione "il livello dello
scontro è stato talmente disequilibrato che non ha dato spazio ad alternative.
Le modalità di esecuzione della pressione - aveva insistito il pg - erano tali
da non consentire di uscirne in maniera onorevole. Per come il risultato è
stato ottenuto, non c'è dubbio in diritto che è stata conseguita una indebita
utilità".
LA DIFESA - L'avvocato Franco
Coppi, difensore di Berlusconi, aveva detto che "la sentenza della Corte
d'Appello ammette che ad Arcore avvenivano fatti di prostituzione con compensi.
Cosa che non contestiamo nemmeno noi difensori, ma manca, in fatto, la prova
che Berlusconi prima del 27 maggio sapesse che Ruby era minorenne". Per
quanto riguarda l'accusa di concussione, la difesa dell'ex premier ha sostenuto
che nella vicenda "è stata
rispettata puntualmente la prassi dell'affido seguita dalla questura di Milano,
che poi Ostuni e gli altri dirigenti fossero contenti di aver fatto un favore a
Berlusconi, questo ve lo concediamo, ma quanto venne fatto è solo quanto
previsto dalla prassi in vigore: identificazione, foto segnalazione e ricerca
di una comunità per l'affido".
"L'idea di affidare Ruby
nasce in questura - ha spiegato Coppi
- e non è un'idea di Berlusconi. Il fatto che poi la Minetti si sia comportata
con disinvoltura e l'abbia riportata nella casa dove abitava, è un rimprovero
che va mosso alla sola Minetti".
LA CEI CONDANNA L’EX CAVALIERE
- In un editoriale il direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio sottolinea, con
toni pacati ma amari, che un'assoluzione non si traduce in approvazione morale.
Interviene anche la Cei, "La legge
arriva fino a un certo punto, ma il discorso morale è un altro"
afferma il segretario generale Nunzio Galantino. "C'è molto da riflettere su come è stato imbastito il processo e sulle
sue conseguenze, ma l'esito penale favorevole a Berlusconi non cancella il
rilievo istituzionale e morale del caso" si legge su Avvenire. Tarquinio
richiama anche il "dovere sancito dall'articolo 54 della Costituzione
repubblicana di 'adempiere con disciplina e onore' a ogni pubblico ufficio e
tanto più al massimo ruolo di governo". "Quest'assoluzione dell'ex-Cavaliere fa riflettere sulle modalità con
cui è stato imbastito un processo accompagnato da grandi clamori (anche
internazionali) e che ha avuto conseguenze serissime. Ma anche solo per il
fatto che un simile processo sia stato possibile, è evidente che un'assoluzione
con le motivazioni sinora conosciute non coincide con un diploma di benemerenza
politica e di approvazione morale".
"Avvenire ha
preso una posizione coraggiosa che va sostenuta e confermata", così il
segretario generale della Cei, mons. Nunzio Galantino, sul commento del
giornale dei vescovi sull'assoluzione di Berlusconi. "La legge arriva fino a un certo punto ma il discorso morale è un altro".
Dunque, ricapitoliamo. Berlusconi è stato assolto, ma al contempo, è stato asserito che facesse festini a luci rosse in casa mentre era Premier e che abbia telefonato in Questura per salvare Ruby. Vabè.
E ora avanti con gli altri processi e il ritorno di un dibattito politico incentrato ancora su determinati personaggi e certi argomenti. Gli stessi, o quasi, da ventun’anni. Ma non si parli di persecuzione giudiziaria ai danni di Berlusconi, perchè è dal 1979 che ha avuto inizio il suo scontro con le toghe...
SONDAGGIO
Per sei elettori su dieci l'assoluzione di Berlusconi è sbagliata. Per due su dieci invece è giusta.
E ora avanti con gli altri processi e il ritorno di un dibattito politico incentrato ancora su determinati personaggi e certi argomenti. Gli stessi, o quasi, da ventun’anni. Ma non si parli di persecuzione giudiziaria ai danni di Berlusconi, perchè è dal 1979 che ha avuto inizio il suo scontro con le toghe...
SONDAGGIO
Per sei elettori su dieci l'assoluzione di Berlusconi è sbagliata. Per due su dieci invece è giusta.
E' innocente!!!! Punto! ;-)
RispondiEliminaLuca " é rigore quando arbitro fischia" e qui non ha fischiato. Con B. Si é arrivati a sentenza definitiva in 5 anni, con MPS......nebbia!
RispondiEliminalei non sapeva ke lui era maggiorenne hahaahahahah
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