A RIVELARLO IL GIORNALE economico
francese La Tribune, che RIPORTA IL CASO DELLO Stato federale della Carinzia
Come cambia la
storia. Quando nel dopoguerra sommersa dai debiti era proprio la Germania,
uscita distrutta come tanti altri Paesi dalla Seconda guerra mondiale, gli
furono azzerati dai paesi vincitori al fine di creare una proficua e pacifica
collaborazione futura. Un macigno in meno che, assieme alla loro proverbiale
diligenza e il possedimento delle principali materie prime in ambito
industriale, consentì ai tedeschi di riprendersi nel giro di pochi anni. Ma ora
che i creditori sono loro, fanno i severi, i falchi, la voce grossa. Certo, i
greci hanno le loro colpe, tra vizi che in fondo somigliano ai nostri e i conti
truccati per entrare nell'Ue. Ma è anche vero, e ormai lo si è detto fino allo
stremo e lo sanno tutti, che l'Ue così com'è non va bene e va corretta. Comunque,
c'è da dire che coi debitori i teutonici fanno figli e figliastri. Ai greci
concedono al massimo una dilaziona, mentre agli amici austriaci glielo
cancellano tranquillamente. E' il caso dell'austriaco Stato federale della
Carinzia e del tedesco Stato federale della Baviera.
LA VICENDA - Il giornale
economico francese La Tribune rivela che lo "Stato federale della
Carinzia" si ritrova con debito piuttosto serio nei confronti di un altro
stato federale. Non austriaco, come si potrebbe pensare, ma tedesco. E non uno
staterello federale minore, ma nientepopodimeno che la Baviera, governata da
sempre dalla Csu, ovvero democristiani criptofascisti che sbarrano gli occhi
per l'orrore quando sentono parlare di "piani di aiuto" verso la
Grecia o altri paesi "meridionali".
La storia di questo debito è assolutamente identica a tante
altre: una banca, una gestione clientelare orientata dalla
"politica", molta corruzione, investimenti folli, socializzazione
delle perdite a carico dello Stato, ecc; ed è stata così efficacemente riassunta
dal giornale eunews.it/:
Protagonista della complicata vicenda è la banca Hypo Group
Alpe Adria, una delle più attive dell’Austria a inizio anni 2000. Fino al 2007
le quote di maggioranza dell’istituto erano nelle mani del land austriaco della
Carinzia, all’epoca guidato dall’astro nascente della politica di estrema
destra Jörg Haider (morto nel 2008 in un incidente stradale). Nel marzo 2007 la
Carinzia ha venduto le sue quote alla banca regionale pubblica bavarese
Bayerische Landesbank (BayernLB). Lo scoppio della crisi finanziaria mondiale
ha poi fatto il resto. La BayernLB si è presto trovata in difficoltà, mentre la
Hypo Group Alpe Adria ha cominciato a essere sommersa dai debiti che non è più
stata in grado di ripagare. Davanti a una situazione diventata ormai
ingestibile, nel dicembre 2009 la Carinzia ha deciso di nazionalizzare la banca
comprandola al prezzo simbolico di un euro.
Poco tempo dopo lo stato federale austriaco ha creato la
“bad bank” Heta, per concentrare al suo interno tutti i risultati di una
spregiudicata malagestione finanziaria della Hypo Group Alpe Adria durata quasi
un decennio. Tutto sembrava avviarsi pian piano verso una soluzione quando, nel
marzo scorso, è arrivata l’ennesima cattiva notizia: nei conti dell’Heta viene
scovato un nuovo buco da 7,6 miliardi di euro, pari al 2,3% del Pil austriaco.
A questo punto la Austrian Financial Market Authority (FMA) non ha potuto fare
altro che sospendere qualsiasi pagamento ai creditori fino a marzo 2016,
cercando nel frattempo di ottenere una ristrutturazione del debito cresciuto
ormai a dismisura.
L’8 maggio l’ennesima tegola cade sulla testa dello Stato
austriaco. La Corte regionale di Monaco ha condannato Vienna a pagare 2,75
miliardi di euro alla BayernLB, pari alla cifra (più interessi) che la banca
bavarese aveva versato nelle casse della Hypo Group Alpe Adria nel 2009 per
tentare di risollevarla dalla tremenda crisi nella quale era piombata. Soldi,
ovviamente, mai restituiti. “Ora l’Austria deve assumersi le proprie responsabilità
e ripagare i suoi debiti” ha dichiarato dopo la sentenza Johannes-Joerg
Riegler, Chief Executive di BayernLB. I legali di Heta hanno subito presentato
ricorso alla Corte Suprema e intanto l’Austria ha detto che non pagherà. “Il
Governo non butterà un altro euro dei contribuenti nell’Heta” commentò il
ministro delle Finanze austriaco, Jörg Schelling. Il rischio era quello di
portare al fallimento lo Stato federale della Carinzia.
LA PROPOSTA DI CANCELLARE IL DEBITO
- Ognuno ha le tasche che ha, e quindi la Carinzia ha chiesto alla Baviera
di... ristrutturare il debito. Proprio come Atene con l'Unione Europea.
La cifra che si vorrebbe veder tagliata è certo più bassa
(la Carinzia conta ancora meno della Grecia, quanto a percentuali del Pil
europeo): appena un miliardo e mezzo, euro più euro meno.
La questione, pur riguardando uno stato federale (o una
regione, nella nostra terminologia, anche se l'assetto istituzionale è molto
diverso), è chiaramente di livello politico nazionale; quindi è stata portata all'attenzione
di Angela Merkel e del terribile Wolfgang Schaeuble.
Come pensate che abbiano risposto? Che i debiti sono debiti
e vanno ripagati per intero, spremendo la popolazione interna fino a
costringerla a emigrare? Nein. Un austriaco non è un greco, vale di più agli
occhi di un tedesco (in fondo un anschluss glielo hanno già imposto una volta,
nel 1938, ma quello era più terribile di Schaeuble, forse). Quindi, vabbè, non
è proprio una procedura che ci piace, ma in fondo che c'è di male, tra noi che
parliamo la stessa lingua?
Siccome al ridicolo dei "due pesi, due misure" non
c'è limite, la Merkel ha trovato persino qualcuno "più a sinistra" di
lei in questa faccenda. Gli stessi bavaresi che vorrebbero la Grecia appesa per
i piedi fuori dalla porta della Ue, hanno immediatamente rilanciato: macché
sconto sul debito, ai carinziani glielo abboniamo del tutto!
In fondo, se si conosce un po’ di storia, la notizia non
sorprende più di tanto. Tedeschi e austriaci hanno avuto sempre un certo
feeling. E proprio dall'Austria provengono due personalità di spicco della Germania
nazista: Jorg Heider, originario proprio della Carinzia, e lo stesso Adolf
Hitler. Buon sangue non mente.
(Fonte: Contropiano)
Anche noi paghiamo per loro purtroppo.
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