VEDIAMO COME E' ANDATA IN ALTRE OCCASIONI
Il futuro dell'Euro si fa sempre più incerto e conferma
quanto in tanti hanno sempre ipotizzato: una unione monetaria senza una unione
politica è irrealizzabile. I padri fondatori della moneta unica europea - tra cui alcuni italiani come Prodi e Amato
– si erano illusi che la prima fosse arrivata in automatico dopo la seconda. E
invece, a 13 anni dalla sua partenza, non è stato così. Anzi, siamo qui a
parlare di possibile implosione del sistema. Del resto, i precedenti hanno
dimostrato questa correlazione irrinunciabile, tra successi e fallimenti.
Vediamo quali sono i sei precedenti storici.
I FALLIMENTI - Due sono
fallite in modo evidente e sono fallite proprio a causa degli egoismi nazionali
sommati alle disuguaglianze di sviluppo fra paesi che non potevano – senza
unirsi – parlare la stessa lingua monetaria (del resto nel primo caso
l’episodio chiave è stato proprio il fallimento della Grecia!). Si tratta di
due avventure oggi dimenticate: l’Unione latina (1865-1927) e l’Unione
scandinava (1873-1914).
I SUCCESSI - Due invece hanno
avuto successo, un successo evidente e rapido. E questo successo è stato possibile
perché il processo di unificazione monetaria è stato accompagnato da
un’unificazione politica. Si tratta della nascita del franco svizzero che nel
1848, con la costituzione che dà vita alla Confederazione elvetica dopo mezzo
secolo di incertezze dovute al rifiuto di pagare il prezzo politico dell’unione
economica. La moneta sostituisce le varie monete locali coniate dalle città,
cantoni e territori.
L’altro successo è rappresentato dalla lira italiana, che
trionfa al momento dell’unità italiana sulla miriade di monete indicizzate agli
stati tedeschi, al franco o basate sulle tradizioni ducali o delle vecchie
repubbliche.
I SUCCESSI DOPO DECENNI DI
INCERTEZZE - Due, infine, hanno proceduto nell’incertezza ma alla fine
hanno avuto successo. Due unioni che hanno creato una moneta veramente comune,
ma solo dopo mille crisi, passi indietro, abrogazioni provvisorie e grazie a
dei dirigenti coraggiosi che avevano capito che una moneta unica può esistere
solo sostenuta da un bilancio, da una fiscalità, da un regime di distribuzione
delle risorse, da un diritto del lavoro, da regole della vita sociale, in altre
parole da una politica realmente comune.
Questa è la storia del nuovo marco, che circa 40 anni dopo
lo Zollverein del 1834 si è imposto sul fiorino, sul tallero, sul kronenthaler
e sugli altri marchi delle città anseatiche; ed è la storia del dollaro, che ha
impiegato cento anni per imporsi e che in realtà lo ha fatto solo dopo che si
era acconsentito a federare il debito degli Stati membri dell’Unione.
Quale, tra queste tre ipotesi, sarà il destino dell'Euro? La
prima è già da scartare, visto che sono passati tredici anni e si parla, come
detto, ancora di rischio sparizione della moneta. La seconda è un'ipotesi
sempre dietro l'angolo. La terza è possibile: l'Euro potrebbe barcollare per
qualche decennio per poi essere la moneta unica di tutta l'Europa.
(Fonte: Blog
studenti)
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