SU FACEBOOK IMPAZZANO FOTO, VIDEO E STATI OMAGGIANTI FLAVIA
PENNETTA. RENZI VOLA A NEW YORK CON IL PRESIDENTE DEL CONI
Calcio? Formula Uno? Macchè. Gli italiani si scoprono grandi
appassionati di Tennis. Sarà che seguono gli sport solo quando c'è una finale
da giocare, una medaglia d'oro o una coppa da vincere. Ed ecco che ciclicamente
seguono pallavolo, atletica, pallanuoto, rugby, motociclismo. Perfino quel
Tennis ritenuto dall'italiano medio più roba d'elite, noiosa e snob. Su
Facebook impazzano foto, video e stati omaggianti Flavia Pennetta, che come
noto (volenti o nolenti) ieri sera ha battuto la sua corregionale Roberta Vinci
(entrambe pugliesi, la prima di Brindisi, la seconda di Taranto) a New York
nella finale degli US Open in due set con il punteggio di 7-6 e 6-2. Già,
perché sul famoso social anche la passione sportiva è un trend da seguire, come
l'attivismo sociale (la secchiata gelata o la foto arcobaleno) e l'indignazione
(vedi la foto condivisa del bimbo siriano morto). Renzi non si è lasciato
sfuggire l'occasione, ovviamente, volando verso la Grande mela assieme al
Presidente del Coni Giovanni Malagò; snobbando così la 79esima edizione della
Fiera del Levante. Con il Governatore pugliese Emiliano che ha stemperato i
toni con un diplomatico «Renzi va a festeggiare la Puglia a New York». Ma se
fosse stato un Premier di destra…apriti cielo. Comunque, a parte l'ipocrisia
che corre sui social o nella politica e tornando a quella prettamente legata
allo sport, fa dispiacere che un grande successo di agosto sia stato invece
snobbato…
LA VITTORIA DELLA PENNETTA - Roberta
Vinci non è riuscita a ripetere il miracolo riuscitole in semifinale contro la
numero uno del mondo Serena Williams. E' proprio la Vinci a partire nel modo
migliore, tenendo il servizio a zero nel game di apertura, anche la
corregionale risponde di par suo concedendo all'avversaria un solo game. Il
pronti via è comunque molto tattico, con le due azzurre che conoscendosi alla
perfezione trovano in modo di attaccare i rispettivi punti deboli: il rovescio
di Vinci e la risposta al servizio la Pennetta. Nel quinto gioco la Pennetta
strappa il servizio all'avversaria dopo sedici punti e 6 palle break e il buon
momento della brindisina continua anche nel game successivo, in cui lascia
l'avversaria a zero. Un paio di errori della Pennetta nell'ottavo game danno
però coraggio alla Vinci, la quale realizza il controbreak e nel gioco
successivo mette a segno il sorpasso. Si arriva così al tie break, che Flavia
Pennetta riesce a vincere sul punteggio di 7 a 4 dopo un'ora esatta di gioco.
Sulle ali dell'entusiasmo la Pennetta consolida il suo vantaggio e si porta
subito sul 4 a 0, strappando per due volte il servizio all'avversaria.
La Vinci non si arrende mai e infatti riesce con tanta
grinta a ridurre lo svantaggio sul 4 a 2, ma poi l'avversaria è bravissima a
tenere il servizio, anche con il primo ace della partita, portandosi sul 5 a 2.
Si arriva così al game decisivo in cui la Pennetta si porta subito sullo 0-40 e
al primo match point lo realizza, vincendo con il punteggio di 7-6, 6-2. Subito
dopo l'ultima palla, le due italiane si abbracciano al centro del campo e poi
Flavia festeggia con il suo allenatore e il fidanzato Fognini sugli spalti.
GIOVANNI ESPOSITO, CAMPIONE DI JUDO
A SOLI 17 ANNI SNOBBATO – Lo scorso nove agosto Giovanni Esposito ha
compiuto l'impresa a 17 anni: il napoletano è campione del mondo di judo
(categoria 66 kg, classe cadetti). "E' un sogno, è un sogno – ha
esclamato poco dopo aver trionfato -. Dopo mio fratello vincere i mondiali
è un sogno". Tutto vero, Giovanni, sei tu il più forte. Sul podio più alto
di Sarajevo spicca quel ragazzo che, oltre all'incredibile successo personale,
ha regalato all'Italia la prima medaglia d'oro della kermesse iridata dopo gli
argenti messi al collo da Biagio D'Angelo e Sofia Petitto. L'ultimo
talento della Nippon Club ha concesso il bis dopo l'alloro junior ottenuto da
suo fratello Antonio due anni prima e, soprattutto, coronato una stagione
scandita anche dalla conquista del bronzo continentale e di un altro
oro all’EYOF di Tbilisi.
Giovanni Esposito era partito come numero cinque nel
tabellone, le perfomances esibite lo hanno accompagnato fino al trionfo
mondiale: ha subito messo a piazzato un ippon contro
l'americano Quentin Cook che non ha avuto scampo di fronte alla maggiore
determinazione dell'atleta partenopeo; nulla da fare anche per Eradzh
Abdulloev (Tagikistan) e Zhankozha Marat (Kazakistan). Due incontri che hanno
spalancato all'azzurro la strada verso le semifinali, una sorta di percorso
dorato e segnato dalla sorte favorevole: se n'è accorto anche il
turco Bilal Çiloğlu, battuto per waza-ari. Una vittoria che ha destato
scalpore, considerati i favori del pronostico che inizialmente erano tutti per
lo sconfitto. Serviva piazzare la ciliegina sulla torta ed è arrivata con
un ippon sul georgiano Bagrati Niniashvili, chiudendo l’incontro a 10″
dalla conclusione.
Sui social nessun accenno, e cosa ancor più grave, neppure
dai Tg nazionali. Ci dispiace Giovanni, ma in Italia il Judo non è popolare
come il calcio, la Formula Uno…e il Tennis.
(Fonti: La
Repubblica, Fanpage)
La Fiera del Levante la fanno tutti gli anni..due italiane in finale negli U.S. Open non capiterà mai più..solite critiche da italiani rosiconi..
RispondiEliminanulla di nuovo
Del resto i governi nazionali snobbano il sud da 154 anni...
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