LA SCORSA ESTATE IL SOCIAL HA REGISTRATO UN VISTOSO CALO DI
UTENTI ATTIVI
Che anche Facebook cominci ad essere in crisi e a conoscere
la fase discendente della propria parabola? Un qualcosa di inevitabile, per tutte
le cose vale la regola spietata: ''niente è per sempre''. E ciò vale ancora di
più sul web, dove ci si entusiasma con la stessa facilità con la quale si
dimentica. Personaggi, slogan o foto che hanno fatto parlare di sé per giorni o
anche mesi, sono finiti dell'oblio, accanto a tutto il resto.
FLESSIONE LA SCORSA ESTATE - Sia chiaro, il social ideato per gioco da Mark Zuckenberg
vanta ancora numeri di tutto rispetto: stando ai dati del GlobalWebIndex,
Facebook è ancora una piazza molto frequentata. Il 65% del miliardo e mezzo di
iscritti visita la rete sociale quotidianamente, e quindi vede le inserzioni
pubblicitarie da cui derivano le entrate della società. Ciò significa che gli
utenti sono sempre moltissimi e il loro numero nel pianeta resta enorme, ma
significa anche che questi utenti tendono a essere sempre più passivi e pigri.
Da luglio a settembre, periodo in cui generalmente abbondano
gli scatti in costume da bagno, solo il 34% degli iscritti ha aggiornato il
proprio stato e il 37% ha postato qualcosa, percentuali notevolmente in calo
rispetto al 50 e 59% di un anno fa. Forse a pesare è la crescente popolarità di
Instagram per postare foto e il fatto che durante il periodo estivo il web fa
registrare un calo generale.
Bisognerà capire quanto saranno costanti questi dati nei
prossimi mesi, per capire se è stato solo un calo momentaneo oppure la crisi
c'è. Ma c'è un altro dato statistico che spaventa il social più importante: guardando
le cifre del GlobalWebIndex ricavate da un sondaggio condotto in 34 Paesi,
sembra che gli utenti abbiano sempre meno da dire e da mostrare, limitandosi a
condividere contenuti presi da altri siti e applicazioni. Lo hanno fatto 50
miliardi di volte nel 2014, una media di tre contenuti al mese per iscritto,
oltre che a disseminare la rete dei sempreverdi «mi piace».
Insomma, la gente sembra cominciare ad essere stufa di
Facebook. La usa in modo stanco, senza creatività, più per un'abitudine alla
quale non si riesce ancora a rinunciare. Ed è anche normale. Il social ha
vissuto l'apice del proprio successo tra il 2008 e il 2012, quando si è diffuso
un po’ in tutto il Mondo.
Concludiamo come abbiamo iniziato, ossia con un proverbio:
ogni scarpa diventa scarpone.
haha ora tornerà di moda, il copia e incolla di un aggiornameto di stato per dimostare di essere attivi!
RispondiEliminaLe casalinghe stressate sono state la fortuna di face, e nel contempo sono anche la sua rovia.
RispondiEliminaPoverini
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