SONO GLI ORGANI PREPOSTI AL CONTROLLO DELLE ATTIVITA'
BANCARIE
Italia travolta da un nuovo scandalo bancario, dopo quello
riguardante il Monte dei Paschi di Siena e la Banca popolare di Vicenza. Giusto
per citare i più recenti. Questa volta riguarda quattro banche: Banca Marche,
Banca Etruria, CariChieti e Carife. Tutte banche che svolgono un'importante
attività sul territorio, ma che hanno raggirato i propri risparmiatori
affibbiando loro bond subordinati trasformatisi all'improvviso in carta
straccia. Mettendo sul lastrico migliaia di clienti (pare almeno 20mila piccoli
investitori) che vi avevano destinato quasi tutti i soldi messi da parte con i
sacrifici di una vita. C'è stato, purtroppo, anche un suicidio.
Qualcuno pagherà? Forse. Ma bisognerà vedere anche quando e
in che modo. Da diversi anni le Banche, anziché curare i risparmi e i conti
correnti delle persone, puntano ad incrementare le proprie speculazioni
azionarie sulla pelle di queste ultime. E lo fanno nel modo più semplice
possibile: parlando in un linguaggio burocratico poco chiaro e costringendo gli
addetti agli sportelli a vendere ai clienti occasioni di guadagno il più delle
volte autentiche truffe.
Ciò conferma anche due aspetti: il primo, che l'Unione
europea punta più a tutelare le Banche che i risparmiatori. Secondo, che organi
come Banca d'Italia e Consob servono a poco o nulla. Quali sono di fatti le
loro responsabilità?
LA BANCA D'ITALIA SI DISCOLPA
- La difesa di Bankitalia è stata affidata al suo direttore generale, Salvatore
Rossi. Intervistato dal Corriere della Sera, Rossi ha detto infatti che, già in
tempi non sospetti, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco aveva chiesto di
vietare al vendita di obbligazioni subordinate allo sportello, in modo che non
finissero così nelle tasche dei piccoli risparmiatori.
Alla fine, però, in tasca ai piccoli risparmiatori queste
obbligazioni ci sono finite lo stesso perché, a sentire Rossi, la Banca
d'Italia non può fare più di tanto: non può vietare la vendita di questo quel
prodotto e non ha i poteri o i mezzi della magistratura o di un organo di
polizia che può andare controllare ciò che avviene in ogni singola filiale.
LA CONSOB SOSTIENE CHE I RISPARMIATORI SIANO STATI ADEGUATAMENTE
INFORMATI – Salvatore Rossi, sempre al Corsera, ha poi affermato che il
controllo sulla sollecitazione del pubblico risparmio spetta a un' altra
autorità, senza però nominarla esplicitamente.
Questa è ovviamente la Consob, acronimo di Commissione
nazionale sulla società e la borsa. Il suo presidente, Giuseppe Vegas, già
qualche giorno fa si è espresso chiaramente sui casi delle obbligazioni
subordinate. In tutte le emissioni di titoli di questo tipo, ha detto in
sostanza il presidente della Consob, esiste da dieci anni l'obbligo di avvisare
i risparmiatori che si tratta di strumenti finanziari rischiosi. Chi li ha
acquistati dalle 4 banche, dunque, per Vegas è stato adeguatamente informato
su cosa comprava.
UN ESEMPIO DI OBBLIGAZIONE POCO CHIARA
- Ma siamo così certi che ciò sia avvenuto. Panorama
ad esempio riporta il prospetto informativo dei titoli comunicato da Banca
Etruria ai suoi risparmiatori:
Le Obbligazioni Subordinate Lower Tier II sono “Passività
Subordinate”, di conseguenza in caso di liquidazione o sottoposizione a
procedure concorsuali dell’Emittente, tali Obbligazioni saranno rimborsate, per
capitale ed interessi, solo dopo che saranno stati integralmente estinti tutti
i debiti non subordinati dell’Emittente e, in ogni caso, dopo i “prestiti
subordinati di terzo livello”, ma prima degli “strumenti ibridi di
patrimonializzazione” così come definiti nelle vigenti Istruzioni di Vigilanza
per le Banche e delle Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale per le
Banche.
Voi ci avete capito
qualcosa? Una serie di condizioni e precondizioni poco chiare, che gli
sportellisti avranno semplificato al minimo parlando semplicemente di ottimo
affare.
D'altronde, una
siffatta obbligazione era sottoscrivibile anche con un minimo di mille euro. Un
escamotage per piazzarle in più tasche possibili.
Di qui la
responsabilità della Banca centrale europea, di Bankitalia e della Consob che
permettono la circolazione di contratti così poco chiari.
E chissà se anche in questo caso non varrà ancora una volta
il ritornello di una canzone di Liga: ''chi doveva pagare, non ha mai pagato…''
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