NEI PANIFICI, NEI PUB E NELLE PIZZERIE, IMPAZZA L'USO DI QUESTO
PRODOTTO. MA E' DAVVERO SALUTARE?
Quando l'ho visto circolare per le prime volte nei Pub e
nelle pizzerie, ho subito pensato che il cuoco o l'addetto al forno avesse
bruciato la pietanza. Poi mi sono reso conto che si tratta di un pane dal
colore molto scuro, praticamente nero, ottenuto unendo al tradizionale impasto
per il pane a base di farina e lievito del carbone vegetale. Quest'ultimo solitamente
utilizzato invece come integratore naturale utile a sgonfiare la pancia e
favorire la digestione. Infatti, viene consigliato a chi soffre di acidità di
stomaco, meteorismo e gonfiore addominale. Ma è davvero così salutare?
Facendo una ricerca in rete, i pareri sono alquanto
discordanti, tra chi li consiglia e chi addirittura li sconsiglia. Tra i vari
siti visionati, il più esaustivo mi è sembrato Gren
me. Portale che ha ripreso il parere di vari esperti. Ecco il bilancio che
ne viene fuori.
LE ORIGINI - Alessandro
Targhetta, medico chirurgo, omeopata ed esperto in intolleranze alimentari
spiega che: “La moda del pane nero nasce dal fatto che per molte persone il
pane risulta poco digeribile. Senso di peso, pienezza e gonfiore dello stomaco,
un addome dilatato pieno di aria, flatulenza, dopo aver mangiato un panino,
sono disturbi molto comuni. Si è pensato quindi che aggiungere il carbone
vegetale all’impasto del frumento rendesse il pane più digeribile”.
Dello stesso parere è Irene Tornisello, biologa
nutrizionista: “La moda del pane al carbone vegetale nasce dall'esigenza sempre
più crescente di far fronte alle richieste del mercato, nonché ai bisogni di
numerosi soggetti che soffrono di stitichezza e gonfiore intestinale dovuti al
consumo dei prodotti da forno. Il costante interesse verso le nuove abitudini
ha quindi portato l'industria alimentare a sviluppare innovazioni nel settore”.
E' DAVVERO UTILE ALLO SCOPO CHE SI
PREFIGGE? - Innanzitutto cerchiamo di capire come agisce questo rimedio
naturale, solitamente utilizzato in compresse, per favorire la digestione
sgonfiando l’addome. Ecco cosa ci ha detto in merito la dottoressa Martinoli:
“I benefici in ambito medico sono legati proprio alla porosità e alla capacità
assorbente di questa polvere. Un’infinità di microscopici pori catturano i
liquidi, i gas, i batteri, i virus e le tossine presenti nel tratto
gastrointestinale. In virtù di questa sua qualità il carbone vegetale viene ad
esempio impiegato nel trattamento degli avvelenamenti acuti per contrastare
l’assorbimento della sostanza ingerita o in caso di meteorismo per contenere la
formazione di gas a livello intestinale. In questo senso il pane nero
potrebbe contribuire ad eliminare i gas in eccesso ma da qui a dire che faccia
bene alla salute o che sia altamente indicato nei regimi alimentari a scopo
dimagrante c’è una bella differenza!”
Come ci suggerisce la Tornisello poi: “Le proprietà benefiche
di tali prodotti sono argomento di grande discussione. Il carbone vegetale,
assunto come integratore è senza alcun dubbio un ottimo alleato per i
disturbi relativi al gonfiore intestinale, alla stitichezza o alla presenza di
sostanze tossiche assunte con gli alimenti. Tuttavia le quantità utilizzate
come additivo nelle preparazioni alimentari sono talmente esigue da non
poterlo paragonare e classificare come un alimento funzionale, pertanto non
risulta efficace nella soluzione dei disturbi sopra citati”.
Anche il dottor Targhetta non è affatto convinto
dell’efficacia sulla digestione e sui disturbi di flautolenza di questo pane: “Troppo
poca è la quantità di carbone vegetale presente nell’impasto del frumento per
rendere il panino di frumento più digeribile e soprattutto per non gonfiare la
pancia. L’uso delle compresse di carbone vegetale dopo i pasti al bisogno,
resta l’unico valido rimedio per ridurre il gonfiore dell’addome, la flatulenza
e la stipsi”.
Insomma, i tre esperti sembrano essere d'accordo in modo
unanime che il pane nero aiuti contro i gonfiori di pancia, ma non faccia
miracoli. Dunque è stato eccessivamente mitizzato.
RIDUCE L'ASSORBIMENTO DI FARMACI E
VITAMINE - Spesso si prendono troppo alla leggera i rimedi naturali che,
in quanto tali, vengono erroneamente considerati come innocui o privi di
effetti collaterali.
Anche riguardo al carbone vegetale la faccenda non è per
niente semplice. Come ci ricorda il dottor Targhetta: “Il consumo quotidiano
del carbone vegetale nel pane può ridurre l’efficacia di molti farmaci come gli
antidiabetici e gli ormoni tiroidei, per malassorbimento, visto che il
carbone si “lega” con queste medicine rendendole indisponibili. Inoltre
potrebbe ridurre l’assorbimento di alcune vitamine con il rischio di carenze,
specie nei bambini. Insomma, sono scarsi i benefici rispetto ai rischi della
sua assunzione quotidiana con il pane”.
Bisogna fare attenzione ad assumere con leggerezza questo
pane nero perché come ricorda la dottoressa Martinoli: “Il punto è che una volta
ingerito il carbone vegetale ha la capacità di legare qualsiasi cosa transiti
lungo il canale digerente. In altri termini si comporta come un
entero-adsorbente aspecifico portandosi via gas, virus, batteri ma anche
nutrienti e sostanze ad azione farmacologica. Così il medicinale preso in una
finestra temporale che va da 30 minuiti prima a 2 ore dopo aver assunto del
carbone vegetale non verrà assorbito oppure verrà assorbito solo parzialmente. Pensate
a chi assume l’eutirox, o l’estroprogestinico come anticoncezionale o ancor
peggio un farmaco salva-vita”.
POTREBBE FINIRE PER FAR MALE
- “Non è uno scherzo se considerate che nella preparazione dei prodotti da
forno si consiglia l’impiego di 10-15 g di carbone vegetale per kg di farina
mentre d’altra parte, nel suo uso medico, la posologia è pari a 1-2 g al dì.
Così mangiando pizza e panini si potrebbe assumere una quantità di carbone
vegetale sovrapponibile a quella di 2-4 compresse, la stessa quantità che vi
prescriverebbe il medico! La differenze sta però nel fatto che quando il
carbone vegetale ve lo prescrive il medico ricevete anche l’indispensabile
consiglio di assumerlo a debita distanza dai pasti e dai farmaci. Quando invece
comprate il vostro panino al carbone vegetale l’idea è di inserirlo all’interno
di un pasto, magari proprio assieme a quei farmaci che vanno presi a stomaco
pieno!”. Afferma ancora la dottoressa Martinoli.
C’è poi un altro rischio legato all’assunzione di carbone
vegetale. Si tratta della presenza di benzopirene: “In America è addirittura
vietato l’uso del carbone vegetale (E153) nel pane, perché contiene
benzopirene, una sostanza cancerogena derivata dalla combustione del legno”
ci ricorda il dottor Targhetta.
Chi soffre di gonfiori, meteorismo in seguito
all’assunzione di pane è bene comunque che eviti anche il pane con il carbone
vegetale.
ALTERNATIVE AL PANE NERO - Se
non vogliamo rinunciare al pane a pranzo o a cena possiamo orientarci su altre
possibilità, ecco cosa ci ha detto a riguardo il dottor Targhetta: “Le
alternative sono due: 1) o consumare un pane azzimo, ovvero non lievitato 2) o
preferire un pane senza glutine, di riso o di mais. Queste due alternative,
rendono il pane più digeribile e con meno problemi di gonfiori della pancia”.
Altri stratagemmi poi possono essere utilizzati, molto
semplici. Ce li suggerisce la dottoressa Martinoli: “Se il problema è quello
del meteorismo il primo consiglio è quello di masticare a lungo. 'Prima
digestio fit in ore', la prima digestione avviene in bocca. E poi ancora non
bisogna trascurare l’ambiente intestinale con il suo carico di microrganismi.
Oggi si parla di microbiota intestinale e si sa benissimo che un eccesso di gas
è legato ai processi fermentativi operati dai batteri patogeni. Una sapiente
integrazione di pre e pro-biotici risolve il problema della disbiosi e del
meteorismo. Mentre con il carbone vegetale si sta agendo a valle della cascata
di eventi, al punto che se ne sospendo l’assunzione il problema ricompare, con
i probiotici si ha un effetto più stabile nel tempo”.
E non dimentichiamoci infine che esistono dei rimedi
naturali più efficaci per combattere i più comuni disturbi, ce ne suggerisce
alcuni Irene Tornisello: “Per poter ovviare i problemi gastrointestinali legati
al gonfiore ed alla stitichezza le soluzioni sono numerose. Sicuramente
l'assunzione del carbone vegetale come integratore al bisogno e non come
additivo può essere una valida soluzione, inoltre sarebbe opportuno limitare
il consumo di prodotti lievitati in genere. Tra i prodotti naturali a cui
sono attribuite proprietà benefiche nel contrastare il gonfiore si annoverano la
tisana al finocchio o lo zenzero. Infine sarebbe opportuno modificare le
nostre abitudini mangiando lentamente, introducendo un'adeguata quantità di
acqua, praticando attività motoria, evitando il consumo di gomme da masticare e
scegliendo opportunamente gli alimenti ricchi di fibre e le verdure”.
Insomma, se siete incuriositi dal pane nero, provatelo pure
ma non rendetelo parte integrante delle vostre abitudini alimentari. Perché,
come visto, ha tante controindicazioni. D'altronde esistono ad esso valide
alternative.
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