Raul Castro, fratello ed erede del più famoso Fidel, dittatore cubano per quasi 50 anni, ha messo in atto una prima serie di piccoli cambiamenti, che forse a noi occidentali appaiono anche ridicoli, ma per il popolo cubano sono grandi passi in avanti.
Da quando è al potere, Raul ha permesso la vendita di personal computer (che così permetteranno ai giovani cubani una connessione ad internet da casa, benché la banda sia ancora lenta e difficoltosa proprio per scoraggiarne l’uso tramite censura probabilmente; ma molto probabilmente migliorerà anche quella con la diffusione dei pc), cellulari, dvd, televisori di misura compresa fra 19 e 24 pollici, biciclette elettriche, forni a microonde, antifurti per auto. Ha permesso l’ingresso negli Hotel anche ai cubani e non solo agli stranieri (prima gli unici cubani che potevano alloggiare in Hotel erano coppie in luna di miele, studenti o operai che avevano acquisito qualche merito). Inoltre sono previste concessioni di terre incolte in usufrutto ai privati.
Insomma, piccoli passi in avanti, arrivati però già nel giro di poco più di un mese. Le premesse per una Cuba emancipata, aperta ai mercati (anche internazionali), ci sono tutte.
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