Il Senato ha approvato ieri in prima lettura, con modificazioni, il ddl definito Scudo fiscale, tecnicamente denominato ddl n. 1749 di conversione in legge del decreto-legge 3 agosto 2009, n. 103, recante disposizioni correttive del decreto-legge anticrisi n. 78 del 2009.
Con tale provvedimento, viene anticipata al 15 dicembre (non quindi al 15 aprile 2010 come era principalmente previsto) la scadenza per la chiusura della sanatoria con la quale, a seguito del pagamento di una sanzione del 5%, è previsto il rientro o la regolarizzazione di capitali all'estero, e risulteranno non punibili anche taluni reati penali fiscali e societari, fra cui il falso in bilancio; gli intermediari incaricati delle procedure di rimpatrio e regolarizzazione sono altresì esentati dall'obbligo di segnalazione a fini di lotta al riciclaggio. Ampliata infine la platea dei destinatari della norma che comprende anche le società partecipate o collegate all'estero. Il provvedimento è applicabile a quei soggetti che alla data di presentazione della dichiarazione riservata, a partire dal 15 settembre non abbiano procedimenti in corso.
Critiche le opposizioni, con il PD che non si è presentato al momento del voto e l’IDV che ha esposto cartelli con su scritto “I mafiosi e evasori ringraziano”. Il Presidente della Repubblica, Napolitano, ha invece rinviato una sua opinione a quando la procedura istituzionale gli porgerà il testo da valutare; ma la firma da parte sua è ormai tristemente scontata.
Un nuovo regalo agli evasori, che così si troveranno arricchiti senza pagare granché di multa (un irrisorio 5%), e a coloro che si sono resi protagonisti di reati fiscali e societari, tra cui il falso in bilancio. Mentre chi paga puntualmente le tasse, anche finendo per indebitarsi, riceverà un nuovo schiaffo morale e penserà ancora una volta “il fesso sono io…”. Ha scritto bene l’IDV: “i mafiosi e gli evasori ringrazieranno”; del resto non è difficile spiegarsi il puntuale successo elettorale del PdL (prima Forza Italia)nel Sud Italia.
Tremonti, l’uomo della finanza creativa, o se vogliamo, del condono facile…
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