martedì 1 febbraio 2011

1994-2011…E IL CAVALIERE NON HA CAMBIATO IL DISCO


A 17 anni esatti dal suo primo discorso con cui proclamava la propria “discesa in campo”, i contenuti dei suoi videomessaggi sono sempre gli stessi

Era il 26 gennaio 1994 quando l’imprenditore milanese Silvio Berlusconi annunciava la sua “discesa in campo” all’indomani dell’inchiesta Mani pulite che aveva stravolto la politica italiana. Persi gli appoggi politici democristiani ma soprattutto socialisti, il Cavaliere del lavoro capì che era necessario costituire un partito che raccogliesse vari esponenti di quei partiti, più personaggi provenienti dal suo mondo televisivo ed editoriale, per formare egli stesso un nuovo partito. Che chiamerà Forza Italia.

IN 17 ANNI I SOLITI DISCORSI - Parlò di minaccia per la libertà e la democrazia dell’Italia, poiché vi era il rischio che forze provenienti da una storia comunista potessero vincere le elezioni e portare in Italia un assetto illiberale. Accusava la stampa di sinistra, i magistrati politicizzati, le opposizioni liberticide, e parlava di un nuovo Miracolo italiano, che avrebbe portato un milione di posti di lavoro.
Bene, ascoltando i videomessaggi successivi, ultimo quello di venerdì scorso (dunque dopo 17 anni esatti) si noterà che gli argomenti utilizzati dal Cavaliere sono sempre gli stessi. Eppure non ci pare che quando il centro-sinistra sia andato al potere tra il ’96 e il 2001, abbia instaurato una dittatura o gli abbia sottratto i suoi vasti possedimenti economici. Anzi, la mancata risoluzione del “conflitto d’interessi”, gli ha permesso negli anni successivi di andare quasi ininterrottamente al potere.
Allora ammaliò, attraverso i propri canali televisivi, gli elettori italiani stanchi della vecchia politica con parole antipolitiche, illusorie, speranzose. Ma dopo quasi vent’anni “non ha cambiato il disco” e cerca di ammaliarli ancora con gli stessi argomenti. Ormai chi lo ama continua a farlo, nonostante le sue promesse mancate e i suoi scandali, mentre chi lo odia continuerà di stesso a farlo, se non peggio. Le elezioni di questi anni hanno dimostrato che l’Italia sul suo conto è divisa a metà.

Ecco a voi i due video, del primo e dell’ultimo videomessaggio. A parte il suo volto cucito dal lifting e un fisico più gonfio, noterete poche altre differenze. Anzi nessuna per quanto concerne i contenuti dei messaggi. Diciassette anni fa Berlusconi si propose come il nuovo che avanzava, ma dopo qualche anno è diventato anch’egli parte del vecchio.

26-01-1994:

28-01-2011:
Animazione Flash

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