SHARE TROPPO BASSO, INFERIORE AL 3 PER CENTO. NEGLI ANNI IL
PROGRAMMA HA RISOLTO MOLTE CONTROVERSIE IN FAVORE DI CONSUMATORI FRODATI
La direzione di Rai3 ha deciso di sospendere la
programmazione di Mi manda Raitre condotto ultimamente da Edoardo Camurri dopo
una serie di risultati di ascolto negativi. L'ultima puntata ha realizzato
738mila spettatori, pari al 2.84 di
share. Il direttore di Rai3 Antonio di Bella ha ringraziato in una nota quanti
hanno curato la trasmissione, anticipando di essere già al lavoro per
strutturare nuove offerte editoriali alternative.
Un vero peccato, per un programma che dal 1990 ha difeso
positivamente i diritti di molti cittadini frodati tanto da enti pubblici
quanto da aziende o pseudo-professionisti privati. Spesso autentici
millantatori ed esperti improvvisati di qualche settore. Ripercorriamo la
storia ultraventennale del programma.
MI MANDA LUBRANO - La trasmissione nasce nel 1990 da
un'idea di Anna Tortora e si occupa di diritti dei cittadini e dei consumatori.
Il programma viene inizialmente trasmesso dalla sede Rai di Milano e solo in un
secondo momento si sposterà a Roma. La conduce il napoletano Antonio Lubrano
che la firma come autore insieme alla stessa Tortora, a Lucia Pinelli e Bruno
Voglino. Sin dalle prime puntate Lubrano rese celebre la frase - tormentone
"... a questo punto, una domanda sorge spontanea..."
Lo studio inizialmente non prevedeva la presenza dei
cittadini, ma di esperti e consulenti che ricevono da casa le telefonate dei
cittadini confrontandosi con il conduttore. Già dalle prime puntate vengono
introdotti gli elementi che caratterizzeranno la serie: la porta truffa, l'arco
da cui passano i cittadini denunciatari, il truffax, cui arrivano le
comunicazioni dei cittadini da casa, l'Italia Volpina, una cartina della
penisola che si illumina con l'arrivo delle segnalazioni, cui si aggiungeranno
nuovi elementi con l'evolversi del programma.
Il programma riscuote ben presto numerosi consensi per
l'efficacia con cui interviene in difesa dei diritti dei cittadini.
Nel 1992, 1994 e 1997 riceve il Telegatto nella sezione tv
di qualità.
IL DISCRETO SUCCESSO CON MARRAZZO E VIANELLO - Nel
1997 Lubrano lascia il fortunato programma e la conduzione viene affidata per
alcuni mesi a Luigi Necco, per passare a ottobre dello stesso anno al
giornalista Piero Marrazzo, che condurrà il programma nei successivi otto anni.
L'arrivo di Marrazzo, già giornalista inviato per il TG2,
modifica radicalmente la struttura del programma che perde le caratteristiche
dell'intrattenimento per diventare una trasmissione più vincolata alle logiche
del giornalismo. Anche lo studio si ammoderna, mentre la lotta contro le
prevaricazioni, diventa un vero e proprio confronto/scontro che vede cittadini
e controparti confrontarsi a viso aperto in studio.
Dal 2004 al 2010 la conduzione passa al giornalista Andrea
Vianello, conduttore radiofonico e di programmi di successo come il format
Enigma, dedicato ai misteri della storia. Lo share si mantiene su buoni
livelli, attestandosi tra il 5 e il 6 per cento di share.
LA SOSPENSIONE E GLI SCARSI ASCOLTI CON CAMURRI - Nel
2010 la trasmissione, per decisione dell'allora direttore di rete Antonio Di
Bella, viene chiusa e sostituita con la trasmissione Articolotre condotto da
Maria Luisa Busi. La quale continua sulla riga del format di Mi manda Raitre.
Il programma è stato chiuso dopo poche puntate per i bassi ascolti.
Il 29 aprile 2011 il programma è tornato in diretta su Rai 3
condotto da Edoardo Camurri con lo slogan Ce la faremo!. Dal 13 ottobre al 10
novembre 2011 è andato in onda di giovedì; i risultati in termini di ascolti
non hanno premiato la nuova conduzione, e il programma ha provato a discostarsi
dal suo classico format affrontando anche problemi maggiormente legati
all'attualità: crisi economica, allagamenti, Movimento NO-TAV.
Dal 18 novembre è tornato nella tradizionale collocazione
del venerdì ma il tentativo non ha avuto successo. Il 30 novembre, a seguito
degli scarsi ascolti, il direttore di rete Antonio Di Bella ne ha annunciato la
chiusura. Probabilmente, a pesare è stata la mancanza della maggiore verve dei
conduttori che hanno preceduto Camurri, ossia Marrazzo prima e Vianello poi, ai
quali forse gli spettatori più fedeli si erano affezionati.
Speriamo che Mi manda Raitre sia sostituito da programmi di
eguale qualità e soprattutto nobile scopo. Purtroppo nella tv contemporanea non
c’è più spazio per l’indice di gradimento, che un tempo contava quanto quello
di ascolto. Oggi contano solo i numeri, e se non rendi, vieni defenestrato
senza troppi complimenti.
Sono lontani gli anni in cui bastava la simpatia di Antonio
Lubrano, che soppiantava i pur non esplosivi ascolti. La verità è che oggi in
Tv, oltre all’indice di gradimento, c’è poco spazio pure per la qualità. Una
triste patologia di cui da anni è afflitto anche il Servizio pubblico.
(Fonti: Corriere
della sera, Wikipedia)
Vogliono un popolo di dementi. E con la tv, la pubblicità e le riforme scolastiche ci stanno riuscendo alla grande
RispondiEliminagiorgio
è un peccato non ci voleva, e adesso ?
RispondiEliminadaniele