LA CITTA’ E’ STATA RICOSTRUITA IN MODO DISORDINATO, MENTRE
AVANZANO FENOMENI DI CORRUZIONE, TRAFFICO DI DROGA E VIOLENZE SULLE DONNE
Con la morte di Michele Silvestri, sergente di 33 anni,
manco a dirlo meridionale (originario di Monte di Procida), il numero degli
italiani caduti in Afghanistan è giunto a 50. Si sono riviste le solite
immagini: un triste aereo ha riportato una bara avvolta nel tricolore; il
Presidente Napolitano affiancato da altre autorità le hanno reso omaggio; i
familiari che si straziano; gli amici che ne ricordano il lato umano; i
politici che si interrogano sul da farsi.
Siamo lì dal 2004 – l’invasione anglo-americana è invece
partita nell’ottobre 2001, all’indomani dell’attentato alle Twin Towers – e non
si vede una via di uscita. Vi abbiamo ancora 4200 soldati impegnati, tutti
insediati in mezzo al deserto e ai monti, in zone quasi incontrollabili. Ma non
voglio ripetere sempre le stesse cose. Basta solo dire com’è stata ridotta oggi
la Capitale Kabul per rendersi conto di tutto.
UN ECO-MOSTRO: Girando tra i
vari corridoi creati con i lastroni di cemento che la globalizzazione ha reso
familiari in tutti i luoghi di conflitto, sembra di essere sullo scenario di un
film dell'orrore. Dove gli unici segni riconoscibili sono le targhe delle
ambasciate. Alcune sono appena state
costruite, come quella indiana, tutta laminato (almeno appare tale da lontano)
grigio argentato con cupole di vetro, che molti ritengono non dureranno a lungo
(nel senso che potrebbe essere il facile obiettivo di un attentato).
Del resto questa bunkerizzazione non garantisce la
sicurezza, spesso ci sono scontri nelle zone limitrofe. Una zona militare con
muraglioni coperti di rotoli di filo laminato si estende su due lati di una
delle strade che attraversano la zona. Le macchine non possono entrare e quelle
che lo possono fare devono continuamente superare sbarre controllate da
militari. In gran parte la sicurezza è però affidata ad agenzie private che
impiegano anche afghani (come quelli che proteggono l'ambasciata italiana)
oltre a contractor stranieri. Questo è un luogo ideale per il business dei
contractor. Anche perché sono in pochi a fidarsi dell'esercito e della polizia
afghani, alimentati dalle milizie dei signori della guerra che sono anche i
trafficanti di droga oltre a esponenti del governo di Karzai.
Kabul è irriconoscibile. E non
per la coltre di polvere che si solleva dalle strade sterrate. La ricostruzione
selvaggia ha trasformato la città distrutta dalle guerre in una capitale
sfigurata dove ville dall'architettura discutibile che fa sfoggio di vetrate
colorate e di colonne «romane» - simbolo della ricchezza accumulata con il
traffico della droga e la corruzione - a catapecchie di fango e cumuli di
macerie. Solo le baracche appollaiate sulle colline che circondano la città
sono sempre le stesse.
Ricchezza (di pochi) e povertà (della maggior parte della
popolazione) si sono ulteriormente approfondite. Ci si chiede dove sono finiti
i soldi dei donatori. Il mistero è solo apparente se si pensa che l'Afghanistan
è uno dei paesi più corrotti del mondo, secondo solo alla Somalia.
LA CONDIZIONE DELLE DONNE -
La sorte peggiore tocca ancora alle donne: l'ultimo passo è stato un documento
degli Ulema che permette al marito di picchiare la moglie se non rispetta la
sharia e vieta alle donne di avvicinarsi e di parlare a sconosciuti. Il
documento è stato avallato da Karzai, pare per compiacere i negoziati con i
taleban, che tuttavia hanno interrotto i colloqui con gli americani dopo il
massacro di Kandahar. Per evitare polemiche il documento nella versione inglese
è stato tolto dal sito del governo.
La contromossa del presidente Karzai è stato un appello a
funzionari religiosi e capi tribù perché incoraggino l'istruzione delle bambine
ritenuta «vitale» per l'Afghanistan. Secondo i dati diffusi dal ministro
dell'istruzione Ghulan Faruk Wardak nel 2010 erano 8,4 milioni i bambini
scolarizzati, 30 per cento dei quali femmine. Ma sono ancora 9,5 milioni i
bambini senza istruzione. Anche se ai tempi dei taleban le bambine non potevano
nemmeno andare a scuola, la discriminazione delle femmine resta ancora alta.
D'altro canto invece sono tornate in voga punizioni quali la lapidazione e la
fustigazione, una donna di 22 anni è stata impiccata recentemente nella
provincia di Ghur. Evidentemente l'impegno dell'Italia per la ricostruzione del
sistema giudiziario non ha portato gli effetti auspicati.
Punizioni e violenze: le donne disperate si suicidano
dandosi fuoco, vittime di stupri di gruppo (anche una bambina di otto anni è
stata violentata mentre tornava da scuola), ragazze sfigurate con l'acido. La
violenza contro le donne è in aumento, secondo la Commissione indipendente per
i diritti umani. Sono fatti terribili, ma le famiglie hanno paura a sporgere
denuncia. Spesso sono proprio le vittime della violenza ad essere punite. Come
è successo a Gulnaz, una ragazza di 21 anni, che aveva denunciato di essere
stata stuprata dal cugino del marito, un uomo di potere, che l'ha anche messa
incinta. La donna è stata condannata a 20 anni per adulterio, pena poi ridotta
a 12 anni, poi a 3 dall'alta corte. Pena che avrebbe evitato se avesse sposato
lo stupratore. Comunque a dicembre è uscita dal carcere senza scontare la pena
perché graziata da Karzai. A ottenere la grazia è stata l'avvocata americana
Kimberley Motley, che ha deciso di assumere la difesa di Gulnaz. Kimberley
Motley vive da quattro anni a Kabul, dove esercita la sua professione di avvocato
ed è riuscita ad ottenere (unica straniera) la possibilità di difendere afghani
in Tribunale.
L’amministrazione Obama ha posto fine all’interventismo
militare di Bush, vero. Ma nei territori oggetto delle invasioni occidentali
non vi è stata alcuna accelerazione nella ricostruzione. Quei popoli sono stati
abbandonati al proprio destino; e le teste calde che si stanno contendendo la
candidatura a Presidente nelle file dei Repubblicani, nonché le dichiarazioni
arrendevoli dello stesso Barack, non lasciano presagire nulla di buono.
(Fonte: Il Manifesto)
La nostra presenza in Afghanistan è sempre meno comprensibile, con sempre più morti... per cosa ?
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