mercoledì 25 aprile 2012

ANCHE GLI ANIMALI PRATICANO UNA VITA SPERICOLATA


MOLTE SPECIE FANNO USO DI VEGETALI ALLUCINOGENI, BEVANDE ECCITANTI E PRATICANO SESSO IN SVARIATI MODI

Anche agli animali a quanto pare piace la “Vita spericolata” di vasconiana memoria. Basta citare qualche esempio. 

SESSO - Per quanto riguarda il sesso, ai bonobo, scimmie che condividono con noi il 98% del dna, piace fare sesso anche 30/40 volte al giorno, elaborando svariate posizioni e tipologie di piaceri. Agli scimpanzé invece piace l’autoerotismo: si procurano il piacere da soli con l’aiuto di oggetti vari che possono fargli raggiungere la pace dei sensi. Inoltre, la loro promiscuità è leggendaria: possono fare sesso con otto partner diversi in quindici minuti.

DROGHE - Elefanti, gorilla e renne si cibano di piante e funghi allucinogeni per goderne gli effetti. I gatti si mangiano erbe narcotiche, come la Nepeta Cataria, il Teuclum Marum e la Valeriana, che gli provocano visioni e inducendoli a giocare con oggetti che in realtà non esistono.
In Messico le capre si stordiscono con il fagiolo del mescal: dopo aver mangiato alcune di loro  cadevano al suolo, si rialzano e tornavano a pascolare la pianta; qualcuna collassa non si rialza e muore.
Il tordo californiano si «fa» con il Toyon, una bacca. Dopo averla mangiata si inebriano a tal punto da perdere totalmente i freni inibitori della paura.
La tossicodipendenza animale (locoismo) tocca anche muli, cavalli, pecore, antilopi, maiali e conigli. Quando sono in libertà, si procurano le «erbe pazze».

ALCOOL - In California sono note le sbornie di alcuni pettirossi, che fanno scorpacciate di bacche di Natale degli agrifogli. Talvolta, storditi, si spiaccicano contro i vetri delle auto.
Gli elefanti invece si ubriacano mangiando i frutti di una palma: la palmira marula. Anche loro, come nell’uomo, evidenziano euforia, che li porta a fare cose bislacche: danze strane e spesso  iniziano a correre in gruppi velocemente senza meta, distruggendo tutto ciò che trovano sul loro cammino.  

Questi vizi non sono in realtà una novità dei nostri tempi. Gli allevatori del Kansas ricordano ancora la grande epidemia di erba pazza del 1883, una sorta di Woodstock bovina, durante la quale 25 mila mucche smisero di frequentare i pascoli tradizionali per cibarsi solo di cibi proibiti. Il problema esiste ancora oggi: gli allevatori americani e australiani devono periodicamente estirpare queste erbe dai pascoli.
Insomma, anche gli animali perseguono la vita a base di “Droga, sesso e rock’n roll”.

(Fonte: Libero)

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