QUALI incentivi per
lasciare casa e tasse universitarie ridotte se ci si laurea in tempo
mentre in
Italia i governanti li hanno definiti bamboccioni, sfigati e choosy, senza però
fare nulla di concreto per risolvere i loro problemi, in Olanda i giovani
godono di incentivi e agevolazioni che li permettono di rendersi indipendenti
dai propri genitori.
LA CASA - In Olanda, per
esempio, se vai via di casa e la tua famiglia ha un reddito complessivo al di
sotto dei 50mila euro all'anno lo Stato ti paga circa 300 euro al mese (se
invece resti in famiglia, solo 80). Magari non è sufficiente a pagarsi tutte le
spese che un'autonomia economica completa comporta, ma è tanto se si tiene in
conto che a questo assegno mensile si aggiunge la possibilità, per gli
studenti, di viaggiare gratis sui mezzi pubblici di tutto il Paese.
IL TRASPORTO - Nelle principali città italiane esiste al
massimo uno sconto per studenti sul costo dell'abbonamento del trasporto
cittadino (e con limiti di età ben precisi: a Milano ad esempio si pagano 17
euro invece di 30 al mese solo fino ai 26 anni, e poco importa che oggi a
quell'età i disoccupati e i precari siano ancora la maggioranza), in Olanda si aggiunge
la possibilità, per gli studenti, di viaggiare gratis sui mezzi pubblici di
tutto il Paese.
L’UNIVERSITA’ - Il diritto
allo studio in Olanda si fonda su un patto: lo Stato si accolla una parte delle
tasse, concedendo borse di studio a seconda del reddito, a condizione che lo
studente completi gli studi entro dieci anni. In caso contrario dovrà
restituire allo Stato la parte che gli era stata anticipata. Un sistema
meritocratico, in grado di scoraggiare i «parcheggiati» in facoltà, e di
permettere allo stesso tempo, a chi davvero ne ha voglia, di studiare nei
migliori atenei (da Amsterdam a Maastricht a Utrecht) anche se non ha alle
spalle una famiglia in grado di sostenerlo. Un meccanismo simile è in funzione
anche per i master, dove le borse di studio, per chi dimostra di non poter far
fronte alle spese da solo, arrivano fino a 900 euro al mese.
LA CRISI E’ ARRIVATA ANCHE LI’
- L'onda lunga della crisi è arrivata ovviamente anche in Olanda. Ora a
soffrire sono gli immigrati, meno inseriti di chi ha studiato nel Paese. Il
tasso di disoccupazione tra quelli under 30 tocca il 40 per cento. E cominciano
a preoccuparsi anche gli studenti, che dal settembre 2014 non potranno più
contare sul finanziamento diretto da parte dello Stato per pagare la retta
universitaria. Colpa, appunto, dei tagli che la crisi rende necessari. Dal
prossimo anno accademico sarà possibile «solo» usufruire di prestiti con un
tasso di interesse agevolato.
Sistemi di welfare simili, se non pure migliori, li troviamo
nei Paesi scandinavi: Svezia, Norvegia e Finlandia. Nei loro vocabolari la
parola bamboccione non esiste, come pure raccomandato.
(Fonte: Il
Giornale)
Nessun commento:
Posta un commento