NEL PARTITO DI GRILLO SI REGISTRANO I MAGGIORI CASI DI
AFFILIAZIONI CONSANGUINEE. ADDIRITTURA UNA MADRE E UN FIGLIO
Se è vero che il nuovo Parlamento che si insedierà in questi
giorni è composto per un terzo da donne e ha una media età molto più bassa
rispetto a quella jurassica del passato, è anche vero che non mancano comunque casi
di legami parentali. Proprio nel M5S, partito che ha il merito di aver spinto
verso questa direzione innovatrice, ci sono più casi, e fa registrare anche una
curiosità: madre e figlio in Aula, lui alla Camera e lei al Senato. Non mancano
comunque anche nel Pd, uno nel Pdl e in Sel. Sfiorato solamente nella Lista
Monti.
MOVIMENTO 5 STELLE - Nel M5S
troviamo madre e figlio eletti nel collegio Latina 2. La madre Ivana Simeoni,
63 anni, operatrice del servizio 118 cittadino di Latina, andrà a Palazzo
Madama, e il figlio 40enne Cristian Iannuzzi, ha un posto assicurato a
Montecitorio. Poi Azzurra Cancellieri, eletta alla Camera per Grillo, sorella
carissima di Giancarlo, capogruppo M5S per l'Assemblea Regionale in Sicilia,
l'isola felice del movimento, isola in cui lo stesso Grillo ha tuonato contro
il nepotismo. E Cristina De Pietro, senatrice per la Liguria ,è sorella di
Stefano, consigliere comunale a Genova. E Yvonne De Rosa, risultata capolista
per la circoscrizione Europa con molti (troppi) voti raccolti in pochissimo
tempo, è la compagna dell'emergente Roberto Fico, di stretta confessione
casaleggiana, ora eletto alla Camera per la Campania. E anche in Lombardia, le
due neosenatrici, Giovanna Mangili e Laura Bignami, risultano consorti di
consiglieri 5 Stelle di Cesano Maderno e Busto Arsizio.
PD - Marietta Tidei, eletta
deputata Pd, nella circoscrizione Lazio 1. Il padre è Pietro, ex deputato
democratico nelle due ultime legislature che però non ha potuto candidarsi dato
che dal 2012 è sindaco di Civitavecchia. Sempre nel Lazio c'è Monica Cirinnà,
moglie di Esterino Montino (sono stati sposati da D'Alema). Coinvolto nello
scandalo finanziamenti Montino non era ricandidabile, ma consorte sì.
Stessa sorte è toccata anche a Daniela Cardinale, deputata
eletta nella circoscrizione Sicilia 1. E' figlia del ministro del secondo
governo D'Alema, Totò Cardinale. Non ce l’hanno fatta invece Anna Serafini
moglie, di Fassino e Anna Maria Carloni, consorte di Bassolino.
GLI ALTRI PARTITI - Quasi
parentopoli anche in casa Monti: è stato infatti eletto per Scelta Civica Paolo
Vitelli, presidente di Azimut Vitelli, gruppo attivo nella produzione di
barche, che si era candidato come capolista per la lista del prof in Piemonte.
Non ce l'ha fatta, invece, Francesco Barbavara, marito della figlia di Paolo
Vitelli e candidato al Senato, sempre in Piemonte.
Parentopoli anche in Sel: basta ricordare il caso della
sorella di Nichi Vendola. Pure nelle liste del Pdl spunta qualche parentopoli.
È il caso di Katia Gentile, vice sindaco di Cosenza, figlia dell’assessore
regionale ai lavori pubblici Pino e nipote di Antonio Gentile, senatore di
Berlusconi.
Alla luce del maggior numero di legami familiari tra i suoi
parlamentari, il Movimento cinque stelle dimostra di aver preso subito
familiarità con la politica italiana.
(Fonte: Virgilio)
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RispondiEliminabeh diciamo che nel caso del M5S meglio vedere parenti costituiti da gente comune che ex showgirls e ragazze da festini privati
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Che poi i reality show come il Grande Fratello forma dei responsabili della comunicazione che la kasta si sogna.
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