TRATTASI DI TEDESCO, COSENTINO, DE GREGORIO E NESPOLI
Venerdì 15 marzo è iniziata ufficialmente la nuova
legislatura, con la nomina dei Presidenti delle due Camere. Una giornata infruttuosa
che si è conclusa con un nulla di fatto; un ottimo biglietto da visita di come
saranno difficili e complicati i prossimi lavori parlamentari, complice un
Parlamento frammentato, senza maggioranze nette e dalle alleanze impossibili.
Ma è stata anche la giornata degli arresti eccellenti, anzi,
onorevoli. Per effetto della caduta dell’immunità Parlamentare, quattro ex
parlamentari sono finiti agli arresti: trattasi di Alfonso Papa (prima Pd poi
Gruppo Misto), Nicola Cosentino (Pdl), Sergio De Gregorio (prima Idv poi Pdl) e
Vincenzo Nespoli (Pdl).
ALBERTO TEDESCO – E’ stato posto
agli arresti domiciliari per l'esecuzione di due misure cautelari, emesse a suo
tempo. Le accuse di cui deve rispondere: associazione per delinquere,
concussione, corruzione, falso e turbativa d’asta. I carabinieri hanno eseguito
l'arresto a carico dell’ex assessore alla sanità pugliese. Le ordinanze non erano state eseguite sinora
in quanto i provvedimenti erano stati respinti dal Senato.
NICOLA COSENTINO - Si è
costituito a Napoli, nel carcere di Secondigliano. A suo carico c’erano due
ordinanze di custodia cautelare in carcere, l’una per concorso esterno in
associazione camorristica, l’altra per corruzione e reimpiego illecito di
capitali, aggravati dall’aver agito per agevolare il clan dei Casalesi.
DE GREGORIO - Si è costituito
poco dopo le 12.30 presentandosi alla caserma della Guardia di finanza di via
Dell’Olmata a Roma accompagnato dal suo avvocato. I finanzieri gli hanno
notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nella sua
casa ai Parioli, misura emessa nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla
Procura di Napoli sulle presunte irregolarità nella gestione dei fondi per
l’editoria destinati al quotidiano l’Avanti, vicenda per la quale De Gregorio risulta
indagato assieme a Valter Lavitola. L’ex senatore, inoltre, è indagato dai pm
napoletani per la presunta compravendita di senatori, inchiesta nella quale
risultano indagati anche Silvio Berlusconi e Lavitola e per cui si attende la
decisione del gip in merito alla richiesta di giudizio immediato avanzata dalla
Procura.
NESPOLI - Sindaco di Afragola
(Napoli) e da stamane ex senatore del Pdl, è stato convocato per questo
pomeriggio nella caserma della Gdf dove ha sede il comando regionale di polizia
tributaria. Gli saranno notificate due misure cautelari: un obbligo di dimora
con l' accusa di bancarotta e una agli arresti domiciliari per riciclaggio.
Dal Parlamento al carcere, senza passare dal Via.
(Fonte: Il
Giornale, Libero)
Nessun commento:
Posta un commento