FU CONDANNATO A 30 ANNI PER AVER UCCISO I GENITORI, MA NE HA
SCONTATI SOLO 22, DI CUI GLI ULTIMI 3 PASSATI IN SEMI-LIBERTA’
La giustizia italiana ci regala una nuova perla. Dopo la scarcerazione
anticipata di Erika e Omar, che uccisero madre e fratellino di lei – i quali
hanno scontato poco più della metà della pena inflittagli – ora tocca a Pietro
Maso, che nel 1991 uccise insieme a tre amici i suoi genitori per avere subito
l’eredità. Su 30 anni e 2 mesi di condanna, ne ha scontati 22, di cui gli
ultimi 3 in semi-libertà.
UN CASO CHE FECE SCALPORE
- Nel 1991 Pietro Maso, allora ventenne,
insieme a tre amici, si appostò in cucina, e quando il padre Antonio e la madre
Rosa tornarono da una riunione in parrocchia nella loro abitazione a Montecchia
di Crosara, nel Veronese, li finì a sprangate. Il gruppo aveva progettato il
duplice omicidio da tempo e indossava tute da lavoro e maschere di carnevale.
Subito dopo l'omicidio, Maso andò in discoteca.
In precedenza lui e i suoi complici avevano già provato a
uccidere i genitori con un ordigno rudimentale creato con due bombole di gas, e
poi tentando di investire mamma Rosa.
LA CONDANNA - Per l'omicidio dei genitori, Maso fu
condannato a 30 anni e 2 mesi di reclusione il 19 febbraio 1992. La pena fu
confermata sia in appello sia in Cassazione, dove la condanna divenne
definitiva nel 1994. La pena è stata ridotta dall'indulto e dalla liberazione
anticipata. In carcere a Opera, alle porte di Milano, Maso ha già goduto negli
ultimi tre anni di diversi permessi-premio. Ha poi iniziato a lasciare prigione
ogni giorno per andare a lavorare.
Alcuni mesi fa il padre spirituale, don Guido Todeschini,
aveva parlato di lui come un uomo cambiato, che aveva affrontato "un serio
cammino di fede e conversione".
IL PRECEDENTE DI ERIKA E OMAR
- Il 14 dicembre 2001 Erika De Nardo e Omar Favaro vennero condannati dal
Tribunale dei Minori di Torino rispettivamente a soli 16 e 14 anni di
reclusione. In seguito, le condanne sono state confermate, prima dalla Corte
d'Appello di Torino il 30 maggio 2002 e poi, in via definitiva, dalla Corte di
Cassazione il 9 aprile 2003.
Ma non bastava la brevità della condanna. I due assassini
sono già liberi. Omar, come già detto, è uscito il 3 marzo 2010, avendo anche
beneficiato dell'indulto e di sconti per la buona condotta. Il giovane ha
dichiarato di essere intenzionato a concludere gli studi e di non voler più
pensare ad Erika verso la quale non porterebbe alcun rancore. Quest’ultima
invece è uscita poco prima del Natale 2011, avendo beneficiato come l’ex
fidanzatino, di sconti vari. Dice che la madre e il fratello gli mancano molto.
Ha dichiarato di voler rifarsi una vita costruendosi anche una famiglia. Ha già
conseguito una Laurea in Lingua e Letteratura Italiana nell'Aprile del 2009.
Qui tutta la vicenda: http://lucascialo.blogspot.it/1999/11/natale-uscira-anche-erika-il-regalo.html
fu uno dei primi che fece notizia. Ho ucciso i miei per prendermi il bmw.
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