OTTENENDO IL 41,5% E CON IL SUO ALLEATO DI GOVERNO FUORI DAL
PARLAMENTO, GODE DI 311 SEGGI SU 316
I tedeschi hanno le idee chiare: 4 su 10 hanno scelto per la
terza volta consecutiva Angela Merkel come proprio Cancelliere; premiando così
la sua politica interna fatta di rigore economico, la neutralità in politica
estera, la difesa ad oltranza dell’euro al fine di continuare a favorire le
esportazioni in seno all’Europa (che costituiscono il 70% delle esportazioni
totali). Sfiora perfino la maggioranza assoluta e ora per governare deve
trovare delle difficili alleanze.
I NUMERI - La Cdu-Csu della Cancelliera Angela Merkel ha
conquistato il 41,5% delle preferenze, mentre il partito socialdemocratico
(Spd) dello sfidante Peer Steinbrück (il personaggio che diede
del “pagliaccio” a Grillo e Berlusconi) ha ottenuto il 25,7%. Entrano nel
Bundestag anche il partito dei Verdi, all'8,4% , e la sinistra della Linke,
8,6%.
La Cdu, con questa percentuale di voti e il suo alleato Fdp
fuori dal Parlamento (non ha raggiunto la soglia del 5%), non ha la maggioranza
assoluta, avendo raggiunto i 311 seggi e non i 316, per cui dovrà mettere
insieme una nuova «Grande coalizione» dialogando con il partito
socialdemocratico, il secondo più votato del Paese che ha conquistato 192
seggi. Il resto dei seggi va alla sinistra (64) e ai Verdi (63). Il partito
anti-euro si ferma al 4,7%.
LIBERALI FUORI DAL PARLAMENTO PER LA
PRIMA VOLTA - La vittoria del Cancelliere uscente, che si conferma così
per un terzo mandato (e trascina la Cdu anche al miglior risultato assoluto
dalla Riunificazione, con oltre 9 punti percentuali in più rispetto alle
elezioni 2009, e oltre quota 40% come non capitava da 20 anni), non è infatti
completa perché l'alleata Fdp - del ministro degli esteri uscente Guido
Westerwelle e del vicecancelliere Philipp Roesler - resta fuori dal parlamento
per la prima volta dal Dopoguerra con appena il 4,8% (un crollo verticale,
quasi il 10% dei voti perso). Probabilmente l’elettorato non è rimasto
soddisfatto dell’alleanza con la Cancelliera.
Se il partito anti-euro Alternative für Deutschland,
arrivato al 4,7%, appena 3 decimali sotto allo sbarramento, fosse entrato in
Parlamento, le quote sarebbero cambiate in favore delle sinistre. Afd,
all'esordio sulla scena politica tedesca, comunque non sarebbe stata presa in
considerazione per un'alleanza di governo.
Stesso dicasi per i Verdi, spesso critici con la Merkel per
la sua politica ambientale, spesso più propensa a favore delle multinazionali
automobilistiche teutoniche che per le rinnovabili.
Da segnalare, infine, il dato dell'affluenza, in aumento
rispetto a quattro anni fa: era il 70,8%, è arrivata al 71,5%.
Tutti i principali leader europei si sono congratulati con
la Merkel, ma in cuor loro probabilmente speravano altro. Una Merkel così forte
si arrogherà il diritto di alzare ancor di più la propria voce in seno all’Ue,
con tutte le conseguenze che ne verranno per i Paesi dell’Europa meridionale.
(Fonte: Corriere
della sera)
stai tranquillo..non son mica l'Italia...
RispondiEliminavedrai che una soluzione LORO la trovano