HA GUIDATO FINO ALLA VITTORIA LE COLOMBE IN FORZA ITALIA,
VENENDO COSI’ VISTO COME COLUI CHE HA SCONFITTO IL CAVALIERE. UN PO’ COME
SUCCESSO AD ALTRI ESPONENTI DI CENTRO-DESTRA
Negli ultimi 7 anni il Partito Democratico ha trovato sempre
in qualche esponente politico di centro-destra un nuovo alleato su cui contare.
Non perché fosse passato tra le proprie fila, ma semplicemente perché ha avuto
il coraggio di disobbedire a Berlusconi o ne ha rubato la scena. Il primo fu
Pier Ferdinando Casini, che in occasione delle elezioni del 2006 decise di non
allearsi più col Cavaliere dopo 5 anni di esperienza di Governo insieme (dove
fu anche Presidente della Camera); poi toccò a Gianfranco Fini, che nel dicembre
2010 tentò di staccare la spina al Governo Berlusconi senza successo; ancora,
fu Mario Monti a subentrare al Cavaliere nel novembre 2011 diventando, sebbene
lontano dalla sinistra, il tecnocrate da seguire per salvare il Paese. E ora è
il turno di Angelino Alfano, segretario del Popolo della libertà, che insieme
agli altri Ministri non solo non ha voluto dimettersi come voleva Berlusconi,
ma ha guidato con determinazione le colombe all’interno del Pdl scegliendo la
fiducia a Letta.
Allevato nella Democrazia cristiana, ha aderito subito a
Forza Italia nel 1994. Ora si è definito “diversamente berlusconiano”. Forse ha
fiutato il declino dell’imprenditore di Arcore e vuole salvarsi dalla nave che
affonda.
LA CARRIERA POLITICA -
Diplomato presso il liceo scientifico Leonardo di Agrigento. Laureato in
giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove è
stato ospite del collegio "Cardinal Ferrari", dottore di ricerca in
diritto dell'impresa, avvocato, ha iniziato la sua esperienza politica con la
Democrazia Cristiana, per la quale è stato, tra l'altro, segretario provinciale
del Movimento giovanile DC di Agrigento. Nel 1994, a seguito della
trasformazione della Democrazia Cristiana nel Partito Popolare Italiano, decide
di aderire al neonato partito Forza Italia, che vincerà le elezioni politiche
del 27 e 28 marzo dello stesso anno.
Nel 1996 si candida per la prima volta ed è eletto nel
collegio di Agrigento per FI Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana nella
XII legislatura. Dal 2000 è capogruppo di Forza Italia all'ARS. Viene
successivamente eletto alla Camera dei deputati nel 2001, nelle elezioni vinte
dalla coalizione di centrodestra, assumendo l'incarico di vicepresidente del
Comitato per la Legislazione, nella prima circoscrizione proporzionale della
Sicilia.
Dal 2005 è coordinatore regionale di Forza Italia in
Sicilia. Succede a Gianfranco Miccichè, guidando la corrente maggioritaria di
Forza Italia più fedele all'ex Presidente della Regione Siciliana Salvatore
Cuffaro.
Nelle elezioni politiche italiane del 2006, che vedono la
vittoria dell'Unione di Romano Prodi, Alfano è eletto alla Camera dei deputati
nella circoscrizione XXIV (Sicilia 1). Durante la XV Legislatura è componente
della Commissione Bilancio di Montecitorio.
Nelle elezioni politiche italiane del 2008 è rieletto alla
Camera dei deputati con il Popolo della Libertà. Nelle grazie del nuovo
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il coordinatore siciliano è
considerato uno dei giovani emergenti del partito.
Dall'8 maggio 2008 è ministro della Giustizia del governo
Berlusconi IV. Succede a Luigi Scotti, che a sua volta aveva sostituito
Clemente Mastella, dopo le dimissioni che avevano determinato la caduta del
governo Prodi II. Con i suoi 37 anni è il più giovane ministro della Giustizia
della storia repubblicana.
SEGRETARIO DEL PDL E MINISTRO
- Dopo un anno turbolento per il Popolo della Libertà, segnato anzitutto
dall'uscita di Futuro e Libertà prima dal partito e poi dalla maggioranza, a
maggio 2011 si tengono le elezioni amministrative che segnano un netto
arretramento del PdL e più in generale della coalizione a sostegno di Silvio
Berlusconi.
Immediatamente dopo l'esito di tali elezioni, il 1º giugno
2011, l'ufficio di presidenza del PdL decide di designare Alfano quale nuovo
segretario politico del partito, carica ufficializzata il 1º luglio dopo la
modifica allo statuto del partito che non prevedeva la figura del segretario,
ma solo del presidente.
Il 28 aprile 2013 viene nominato ministro dell'Interno e
vicepresidente del Consiglio dei ministri del governo Letta, lo stesso giorno
giura dinanzi al presidente della Repubblica.
LE OMBRE - Nel 2002, La
Repubblica rende conto della presenza di Alfano al matrimonio (avvenuto nel
1996) della figlia di Croce Napoli, indicato dagli inquirenti come boss mafioso
di Palma di Montechiaro e morto nel 2001. Tale presenza è testimoniata da un
video amatoriale della festa. Alfano, all'epoca neo-deputato all'Assemblea
Regionale Siciliana, avrebbe salutato con affetto Napoli. Alfano in un primo
momento dichiarò a Repubblica di non avere "nessuna memoria o ricordo di
questo matrimonio" e che "non ho mai partecipato a matrimoni di
mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito
parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma
di Montechiaro".
In seguito affermò di aver ricordato di essere stato
effettivamente a quel matrimonio ma di aver ricevuto l'invito dallo sposo e di
non conoscere la sposa e la sua famiglia.
Ancora, nell'ottobre del 2009 il pentito di mafia di Racalmuto,
Ignazio Gagliardo, ha accusato Alfano di aver chiesto aiuti elettorali alla
mafia, per mezzo del padre anch'esso politico.
Casini, Fini e Monti, oltre ad aver sfidato Berlusconi, in
comune hanno anche il fatto di essere stati umiliati alle elezioni. Toccherà
anche ad Angelino?
(Fonte: Wikipedia)
mah..se è per questo, dicevano pure che Renzi era del PDL, salvo poi dargli addosso in seguito...
RispondiEliminax- "Angelino" segretario del PdL "Un partito da mettere alla gogna ... lo ha capito anche il suo creatore. B." - PdL - già sfruttato alla bisogna.- Fare Scomparire ai fini procedurali tutto il suo contenuto del ventennio , dal Parlamento e Senato e con i >rottami< rifare, come ha rifatto, Forza Italia. "Candida.Pulita" (tanto il popolo è coglione)"-
RispondiEliminaIn questa situazione mi preoccupa che il segretario del PdL Angelino ; Ministro Interni.-
Vale a dire colui che ha la responsabilità assoluta della Gestione Italia nelle sue leggi applicate dal Prefetto e dai Comuni. Ed Uffici di Stati.- Parastato.- con sopralluoghi della "Truppa" in tutta Italia.- "PER LA MANCA GIUSTIZIA,,I NON PUO' NON SAPERE chi sono I RESPONSABILI DELLO IMBARBARIMENTO.. "ANTISOCIALE" .!!!
SONO I SUOI COLLEGHI : AVVOCATI.!
RispondiElimina