giovedì 27 novembre 2014

PERIFERIE ITALIANE TRA DEGRATO E CRIMINALITA’: ECOMOSTRI PARTORITI DALL’IDEOLOGIA MARXISTA

TANTI GLI ESEMPI IN ITALIA DI AGGLOMERATI URBANI AI CONFINI DELLE CITTA’, DI TANTO IN TANTO NE ESPLODE QUALCUNO

Quanto sta accadendo nel quartiere romano di Tor Sapienza - dove i residenti esausti dall’abbandono del Comune e dalla presenza fastidiosa di un centro per immigrati stanno mettendo le strade a ferro e fuoco - ripone sotto i riflettori dei media la situazione delle periferie italiane. Nelle quali sovente sono stati realizzati dei quartieri con tanto di palazzoni mostruosi, per metterci dentro le persone meno abbienti o colpite da una calamità naturale che ha fatto perdere loro casa; ma che poi col passar del tempo si trasformano in pericolose polveriere pronte ad esplodere. I quartieri ai margini nati con l’intento nobile di dare casa a chi non può permettersela sono, come dice il sempre efficace Pietrangelo Buttafuoco: “figli dell’ideologia della sinistra collettivista. L’ossessione totalitaria di creare ghetti pulviscolari cui destinare sacche di popolazione da indottrinare, eventualmente, dopo”. Non a caso Tor Sapienza è un quartiere di tradizione comunista, uno dei posti chiave della mobilitazione di sinistra. Luoghi dove la gente vive come se si trovasse infilata in scaffali. Gli esempi in Italia sono tanti.

I VARI ESEMPI – Si pensi alle Vele di Scampia, lo Zen a Palermo, il Librino di Catania, o la scuola Micciché-Lipparini di Scicli (Patrimonio Unesco, diventata famosa per alcuni film e Montalbano), ispirata a Niemeyer, edificata demolendo un antico collegio dei Gesuiti. Ma anche il quartiere Isola di Milano e la lista continua perché ce ne è uno in ogni grande città e in diversi Comuni.

Certo, non va meglio per i quartieri destinati alla borghesia. Si pensi a Milano due, freddo, grigio e artificiale. In una sola parola: triste. A questo punto meglio le “città operaie” costruite dai Borbone, che su tante cose hanno mostrato criterio e lungimiranza.

(Fonte: Il Giornale)

5 commenti:

  1. beh a sentirli non si direbbero di sinistra...

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  2. emoliti quegli ecomostri sono solo abominevoli.
    centinaia e centinaia milioni buttati via.

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  3. Gli orrori urbanistici di Napoli, Palermo e Catania citati nell'articolo sono stati realizzati da amministrazioni democristiane tra gli anni '60 e '70. O forse la DC era marxista? Il quartiere Isola a Milano, per quanto brutto architettonicamente, non è assolutamente paragonabile a Scampia, Zen e Librino. E lì per le colate di cemento degli ultimi anni bisogna ringraziare i sindaci di centro-destra.

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    1. Evidentemente li hanno assunti a modello. I Paesi dell'est Europa, la Russia e la stessa Germania est ne sono zeppi. L'idea originaria, per quanto nobile (dare casa a tutti) cozza però con la realtà quotidiana, fatta di degrado ed emarginazione

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  4. pensavo dai palazzinari, che tanto marxisti non sono

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