IL FILM HA CREATO UN CASO INTERNAZIONALE MA E’ STATO
PROIETTATO UGUALMENTE A NATALE E HA SUPERATO IL MILIONE DI INCASSI
Il Cinema può ancora creare incidenti diplomatici e irridere
i Dittatori? A quanto pare sì. Il primo caso fu quello del grande Charlie
Chaplin con il suo stupendo film Il grande dittatore, nel quale irrideva il
Fuhrer Adolf Hitler all’apice del suo potere e all’indomani dell’invasione
della Polonia: 1940. L’ultimo caso è stato poi quello de Il dittatore, film del
2011 con l’istrionico Sacha Baron Cohen (nel 2007 già nei panni dello
sgangherato Borat), il quale irride il dittatore libico Muhammar Gheddafi
(anche se alcune recensioni parlano di Saddam Hussein, ma tant’è). La nuova
pellicola che va in questa direzione, proiettata proprio la sera di Natale
nelle sale cinematografiche americane, è The interview; a rischio fino alla
fine giacché la Sony Pictures Entertainment aveva inizialmente deciso di
sospenderne la diffusione in seguito alle minacce ricevute da hacker al
servizio di Pyongyang. Con un nuovo particolare però: questo film irride certo
il dittatore Nordcoreano Kim Jong-un, ma in fondo anche la stessa America e la
sua mania di esportare la democrazia…
TRAMA – The Interview è diretto
da Evan Goldberg e Seth Rogen, attore di diversi film demenziali e qui protagonista
insieme a un altro attore molto popolare e amato (e diciamo pure bravo): James
Franco.
Questa la trama: il presentatore di un talk show, Dave
Skylark, e il suo produttore, Aaron Rapoport, ottengono un'intervista con Kim
Jong-un, il presidente della Corea del Nord. Ma tutto si complica quando la CIA
chiede loro di assassinarlo. Da qui una serie di gag esilaranti e demenziali,
in pieno stile americano. Situazioni goffe che non ridicolizzano solo il
Presidente nordcoreano (in realtà già pittoresco di suo), ma anche la mania
americana di interferire nei sistemi politici altrui, in nome della democrazia.
Anzi, pare proprio che l’ago della bilancia della satira penda proprio più nei
confronti degli americani; ma i registi sono stati così bravi a celarlo che
alla fine gli americani nemmeno se ne sono accorti. O forse sì, ma hanno
avvolto il tutto nel solito involucro del loro tonto nazionalismo.
CONTROVERSIE - Il film
avrebbe dovuto essere distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il
25 dicembre 2014. A causa della controversa trama del film riguardante il
leader politico Kim Jong-un, nel giugno 2014 la Corea del Nord ha minacciato
ritorsioni "senza pietà" verso gli Stati Uniti se non avessero
impedito la distribuzione del film, etichettandolo come un "atto di
guerra" e uno "sfrenato atto di terrore", e definendo Rogen
stesso un "regista gangster", tuttavia la distribuzione del film non
venne cancellata. Il 24 novembre, la Sony Pictures Entertainment è stata
vittima di un grave attacco informatico da parte di un gruppo di hackers che si
fa chiamare GOP (Guardians Of Peace), i quali avrebbero sottratto e
parzialmente pubblicato materiale privato riguardante migliaia di dipendenti
della casa distributrice, star di Hollywood quali George Clooney, Leonardo
DiCaprio e Ryan Gosling, e film sempre appartenenti alla Sony ancora inediti
negli Stati Uniti. Questi avrebbero usato tale materiale come ricatto proprio
per richiedere la cancellazione dell'uscita di The Interview, alimentando
nell'intelligence americana sospetti sulla Corea del Nord come mandante
dell'attacco, le cui autorità avrebbero però negato ogni coinvolgimento. Il
film è stato proiettato in anteprima a Los Angeles l'11 dicembre 2014.
A seguito di minacce terroristiche "in stile 11
settembre" rivolte ai cinema che avessero proiettato il film, perpetrate
dai GOP il 16 dicembre (comunque considerate di difficile concretizzazione
dalle maggiori autorità dell'intelligence) Rogen e Franco avrebbero cancellato
tutte le loro apparizioni pubbliche previste per la promozione del film, e
successivamente molte delle maggiori catene di multiplex americane avrebbero
rifiutato di proiettare The Interview. Il 17 dicembre, l'uscita del film viene
definitivamente cancellata dalla Sony, specificando che non sono momentaneamente previsti altri rilasci cinematografici, televisivi o per l'home
video del film.
Il 23 dicembre 2014 Sony annuncia che il film verrà comunque
proiettato in circa 200 sale indipendenti degli Stati Uniti d'America, mentre a
partire dal giorno successivo il film viene rilasciato in Europa On Demand su
varie piattaforme a noleggio come YouTube, Google Play e Xbox Live.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha colto l’occasione per
schierarsi contro gli americani, definendo il film scandaloso.
(Fonte: The interview)
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