domenica 28 dicembre 2014

THE INTERVIEW PRENDE IN GIRO PIU’ GLI AMERICANI CHE KIM JONG-UN

IL FILM HA CREATO UN CASO INTERNAZIONALE MA E’ STATO PROIETTATO UGUALMENTE A NATALE E HA SUPERATO IL MILIONE DI INCASSI

Il Cinema può ancora creare incidenti diplomatici e irridere i Dittatori? A quanto pare sì. Il primo caso fu quello del grande Charlie Chaplin con il suo stupendo film Il grande dittatore, nel quale irrideva il Fuhrer Adolf Hitler all’apice del suo potere e all’indomani dell’invasione della Polonia: 1940. L’ultimo caso è stato poi quello de Il dittatore, film del 2011 con l’istrionico Sacha Baron Cohen (nel 2007 già nei panni dello sgangherato Borat), il quale irride il dittatore libico Muhammar Gheddafi (anche se alcune recensioni parlano di Saddam Hussein, ma tant’è). La nuova pellicola che va in questa direzione, proiettata proprio la sera di Natale nelle sale cinematografiche americane, è The interview; a rischio fino alla fine giacché la Sony Pictures Entertainment aveva inizialmente deciso di sospenderne la diffusione in seguito alle minacce ricevute da hacker al servizio di Pyongyang. Con un nuovo particolare però: questo film irride certo il dittatore Nordcoreano Kim Jong-un, ma in fondo anche la stessa America e la sua mania di esportare la democrazia…

TRAMA – The Interview è diretto da Evan Goldberg e Seth Rogen, attore di diversi film demenziali e qui protagonista insieme a un altro attore molto popolare e amato (e diciamo pure bravo): James Franco.
Questa la trama: il presentatore di un talk show, Dave Skylark, e il suo produttore, Aaron Rapoport, ottengono un'intervista con Kim Jong-un, il presidente della Corea del Nord. Ma tutto si complica quando la CIA chiede loro di assassinarlo. Da qui una serie di gag esilaranti e demenziali, in pieno stile americano. Situazioni goffe che non ridicolizzano solo il Presidente nordcoreano (in realtà già pittoresco di suo), ma anche la mania americana di interferire nei sistemi politici altrui, in nome della democrazia. Anzi, pare proprio che l’ago della bilancia della satira penda proprio più nei confronti degli americani; ma i registi sono stati così bravi a celarlo che alla fine gli americani nemmeno se ne sono accorti. O forse sì, ma hanno avvolto il tutto nel solito involucro del loro tonto nazionalismo.

CONTROVERSIE - Il film avrebbe dovuto essere distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 25 dicembre 2014. A causa della controversa trama del film riguardante il leader politico Kim Jong-un, nel giugno 2014 la Corea del Nord ha minacciato ritorsioni "senza pietà" verso gli Stati Uniti se non avessero impedito la distribuzione del film, etichettandolo come un "atto di guerra" e uno "sfrenato atto di terrore", e definendo Rogen stesso un "regista gangster", tuttavia la distribuzione del film non venne cancellata. Il 24 novembre, la Sony Pictures Entertainment è stata vittima di un grave attacco informatico da parte di un gruppo di hackers che si fa chiamare GOP (Guardians Of Peace), i quali avrebbero sottratto e parzialmente pubblicato materiale privato riguardante migliaia di dipendenti della casa distributrice, star di Hollywood quali George Clooney, Leonardo DiCaprio e Ryan Gosling, e film sempre appartenenti alla Sony ancora inediti negli Stati Uniti. Questi avrebbero usato tale materiale come ricatto proprio per richiedere la cancellazione dell'uscita di The Interview, alimentando nell'intelligence americana sospetti sulla Corea del Nord come mandante dell'attacco, le cui autorità avrebbero però negato ogni coinvolgimento. Il film è stato proiettato in anteprima a Los Angeles l'11 dicembre 2014.
A seguito di minacce terroristiche "in stile 11 settembre" rivolte ai cinema che avessero proiettato il film, perpetrate dai GOP il 16 dicembre (comunque considerate di difficile concretizzazione dalle maggiori autorità dell'intelligence) Rogen e Franco avrebbero cancellato tutte le loro apparizioni pubbliche previste per la promozione del film, e successivamente molte delle maggiori catene di multiplex americane avrebbero rifiutato di proiettare The Interview. Il 17 dicembre, l'uscita del film viene definitivamente cancellata dalla Sony, specificando che non sono momentaneamente previsti altri rilasci cinematografici, televisivi o per l'home video del film.
Il 23 dicembre 2014 Sony annuncia che il film verrà comunque proiettato in circa 200 sale indipendenti degli Stati Uniti d'America, mentre a partire dal giorno successivo il film viene rilasciato in Europa On Demand su varie piattaforme a noleggio come YouTube, Google Play e Xbox Live.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha colto l’occasione per schierarsi contro gli americani, definendo il film scandaloso.


(Fonte: The interview)

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