IL SUO GESTO E' STATO ASSUNTO COME MOTIVO DI GRANDE ESEMPIO
PER LA CASTA. MA IN REALTA' NON E' COSI'
Mattarella santo subito? Per molti giornali di
centrosinistra, soprattutto quelli vicini ai poteri forti – come il Corriere
della sera o LaRepubblica – se po' fa! Come direbbero a Roma. Ogni sua parola e
ogni suo gesto vengono assunti come esemplari, più di quanto accadeva col suo
predecessore Napolitano. D'altronde è un democristiano della scuola di Aldo
Moro. In questi giorni sta circolando la notizia che abbia rinunciato alla
pensione che gli spetterebbe come docente universitario. Così titolava Il
Corriere della sera: “Dallo stipendio di
Mattarella sottratta la pensione da docente“. Poi il Sottotitolo che
specifica: «Il presidente avrebbe diritto
a un vitalizio per il suo lavoro universitario, ma vi ha rinunciato per il
divieto di cumulo tra retribuzione e pensioni della P.A.». Leggendo meglio,
si deduce che Mattarella questo grande sacrificio non l'abbia fatto. Perché non
è proprio volontario.
COME STANNO DAVVERO LE COSE –
A spiegarlo Carlo
Messora su byoblu, con tanto di video. Dunque, Mattarella ha diritto a un
vitalizio, ma “vi ha rinunciato” per il “divieto di cumulo“. Ma… se il cumulo è
vietato, allora… perché dicono che Mattarella ci rinuncia? Forse lo ha fatto
senza esserci tenuto? Forse cioè il Presidente della Repubblica non rientra
nella Pubblica Amministrazione.
Dunque, vediamo. La legge 27 dicembre 2013, n. 147,
all’articolo 1 comma 489, stabilisce che i trattamenti economici
omnicomprensivi per le amministraioni pubbliche non possano superare il limite
stabilito dal Salva Italia di Monti, il quale all’articolo 23 ter dice che in
tutto non si possono prendere più di 311.000 euro lordi, cioè lo stipendio del
primo Presidente della Cassazione. Ma cosa si definisce Pubblica
Amministrazione? La stessa legge di cui sopra dice che a stabilirlo è l’elenco
dell’Istat, che al suo interno comprende le “l’amministrazione dello Stato in
senso stretto (i ministeri) e gli organi costituzionali“.
E qui si fa interessante. Quali sono gli organi
costituzionali? Tra loro, ecco spuntare il Presidente della Repubblica. Certo,
la legge 27 dicembre 2013 aggiunge che “gli organi costituzionali applicano i
principi di cui al presente comma nel rispetto dei propri ordinamenti“, ma qui
non parliamo della Presidenza della Repubblica, con tutti i suoi uffici e i
suoi dipendenti, bensì di un uomo solo. E’ difficile pensare che Sergio
Mattarella, equiparato dall’Istat a una Amministrazione Pubblica, possa avere
un ordinamento tutto suo che lo salva dal tetto del trattamento economico.
E infatti, giustamente, Mattarella ha rinunciato alla
pensione da professore. Ma ha proprio “rinunciato” o ci è stato costretto?
Vediamo un po': lo stipendio da Presidente della Repubblica vale quasi 239.000
euro all’anno. Il vitalizio da professore universitario (assistente e poi
docente di diritto parlamentare a Palermo dal 1965 al 1983) vale circa 80.000
euro l’anno. Se facciamo la somma, sforiamo i 311.000 euro di cui sopra. Voilà!
LA CONCLUSIONE - Perfetto.
Ora è più chiaro: 1) c’è una legge; 2) secondo questa legge Mattarella non ha
diritto al vitalizio; 3) Mattarella, nel rispetto della legge, rinuncia al
vitalizio. Il tutto, come sottolinea la stessa lettera del Quirinale al
Giornale (da cui è tratto l’articolo del Corriere), avviene “naturalmente”:
“Naturalmente questo divieto è stato applicato anzitutto al presidente“.
Ma allora perché il Corriere titola che il Presidente della
Repubblica “rinuncia” al vitalizio? Non è come attribuire alla volpe la volontà
di rinunciare all’uva? Perché vuole farlo apparire più buono di quanto non sia,
come se stesse facendo qualcosa che poteva anche non fare?
Immaginatevi se, per par condicio, anche i titoli delle
altre notizie fossero stati scritti con lo stesso stile. Già me li vedo: “Totò
Riina rinuncia alla sua libertà personale in favore del 41-bis“, “Attaccante
rinuncia a fare gol con la mano per il divieto delle regole del calcio“,
“Presidente del Consiglio rinuncia a fare gli interessi del suo Paese per
rispettare le richieste della Germania“.
Per i più pigri, ecco il video di Messora dove spiega tutto:
pare che in caso di rinuncia il vitalizio vada agli eredi.....
RispondiElimina..insomma comunque la si metta...acchiappano sempre.
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