mercoledì 28 ottobre 2015

Supermercati aperti 24 ore: l'ultima follia del Capitalismo

IN ITALIA SONO CENTO I PUNTI VENDITA CHE HANNO ADOTTATO QUESTA STRATEGIA. NO DEI SINDACATI

Dopo 'Una notte al Museo' potrebbe essere prodotto un nuovo film dal titolo: ''Una notte al supermercato''. Già perché in Italia è approdata l'ultima follia Made in Usa. Una di quelle partorite dal consumismo sfrenato, figlio del Capitalismo, che ci vuole consumatori ovunque, dovunque e a qualsiasi ora.
In pratica, i Supermercati restano aperti 24 ore su 24, anche di notte dunque. Una strategia definita dagli americani ''all day long'' (da non confondere con ''all night long'', titolo di una famosa canzone di Lionel Richie). Per ora sono cento i supermercati che in Italia hanno aderito a questa iniziativa, da Nord a Sud, tutti del marchio Carrefour (ma ci sta pensando anche Conad). In barba alla recessione dei consumi dovuti alla crisi ormai divenuta atavica e ai diritti dei lavoratori. Ma serve davvero?

FEDERDISTRIBUZIONE VEDE L'INIZIATIVA POSITIVAMENTE - Federdistribuzione vede le aperture notturne come una risposta allo shopping online e all’ingresso nel settore di colossi come Amazon. «L’ e-commerce funziona 24 ore su 24 - fa notare Giovanni Cobolli Gigli, a capo dell’associazione dei marchi della distribuzione moderna -. Anche quella delle aperture notturne può essere una risposta ai cambiamenti».
Le associazioni dei consumatori si dividono. Altroconsumo, da sempre pro-liberalizzazioni, non si smentisce: «La novità dell’ e-commerce rafforza le nostre convinzioni: va lasciata la massima libertà ai super di sperimentare le aperture nelle fasce orarie più diverse. A vantaggio del consumatore».

LAVORATORI SFRUTTATI - Contrarie invece le associazioni vicine al sindacato come Adiconsum (Cisl) e Federconsumatori (Cgil). Comprensibile. I francesi sottolineano: le aperture notturne stanno creando occupazione. Mentre i sindacati fanno notare che i notturni sono premiati solo con una maggiorazione del 15%. Più un altro 30% nei festivi.
Catene e dipendenti sono ai ferri corti. Le trattative per il rinnovo del contratto si sono interrotte. Sarà sciopero. Il 7 novembre e poi di nuovo a dicembre. Ma le aperture notturne non potrebbero/dovrebbero essere materia di negoziazione? Eppure al tavolo non se ne parla. «La riorganizzazione del settore mette in discussione i contratti aziendali su salario e diritti.
Non ci sono le condizioni per affrontare la questione del notturno», dice Fabrizio Russo della segreteria Filcams Cgil. Netto anche Ferruccio Fiorot, segretario Fisascat Cisl: «Queste liberalizzazioni sono un flagello. La gente ha spalmato i consumi su sette giorni e ora li distribuirà sulle 24 ore. Ma la spesa resta la stessa. E anche l’occupazione non aumenta».
Cassieri e banconisti dei supermercati chiedono 85 euro lordi come i dipendenti del piccolo commercio. Ma gli ostacoli nella trattativa non sono sulla parte economica. «Chiediamo la disponibilità a cambiare mansioni, qualche unità di lavoro in più, disponibilità sugli orari. È l’unico modo per stare sul mercato nel dopo crisi», spiega Cobolli Gigli. La partita è aperta. Alla cassa, dietro il bancone. E da dicembre al tavolo della trattativa.

Riprendo la domanda iniziale e rispondo: no. Questa iniziativa non scuote certo l'economia e contribuisce ulteriormente allo sfruttamento dei lavoratori. A guadagnarci sono soprattutto le catene della Grande distribuzione, che puntano soprattutto a creare bisogni. 

SONDAGGIO


2 commenti:

  1. soprattutto il sabato sera sera sono pieni di persone, in alcuni carrefour restano le casse automatiche, in altre ci son proprio i cassieri. Un sabato sera sono entrato a quello de Corso Europea, la guardia giurata che stava fuori a controllare, diceva che in ogni caso era un'opportunità di lavoro.Ciò che non è utile, lo fanno diventare indispensabile:-.. ho visto persone lamentarsi perché tra le 23 e 45 e le 00: 00 cioè nel passaggio da un giorno all'altro per ragioni fiscali le casse devono restar chiuse e dunque non si possono fare acquisti...

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  2. Carrefour pensono di fare grossr vendite e poi con la sicurezza che non c è chi si fida di fare la spesa a tarda ora

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