IL TECNICO INTERISTA HA DIMOSTRATO DI SAPER CAMBIARE SEMPRE
MODULO E UOMINI E DI SAPERSI ADATTARE ALL'AVVERSARIO CHE HA DI FRONTE
Probabilmente neanche lo stesso Roberto Mancini si era
sognato un ritorno così dopo i fasti del dopo-Calciopoli, preludio al Triplete
vissuto con Mourinho. E invece la sua Inter è prima, e pure da sol,a in virtù
del mezzo passo falso della Fiorentina contro l'Empoli. Trenta punti in
classifica e un ruolino di marcia impressionante. Avente come unica macchia quel
4 a 0 subito proprio contro i viola, influenzato però soprattutto da due papere
di Handanovic. Irriconoscibile in quella serata storta.
LA FLESSIBILITA', IL SEGRETO DI
MANCINI - Mancini viene però criticato per i tanti 1 a 0 con cui ha
vinto in modo striminzito e per il fatto che la sua squadra non esprima un
gioco. Anche Arrigo Sacchi, più volte critico coi nerazzurri negli ultimi mesi,
ha avuto parole
non tenere per la squadra del Mancio. Il quale, è comunque consapevole di
ciò e non è soddisfatto. Ma c'è una parola magica che caratterizza la sua
Inter: flessibilità.
Già perché Mancini ha dimostrato in questa quasi prima metà
di campionato di sapersi sempre adattare all'avversario e agli uomini a
disposizione, cambiando così continuamente modulo e titolari. Una
caratteristica che in pochi allenatori hanno, i quali giocano in stragrande
maggioranza sempre con lo stesso modulo, a prescindere dagli uomini a
disposizione e dall'avversario che si ha di fronte. Si pensi a Benitez, in
difficoltà con la stessa Inter post-Triplete, poi al Napoli e ora al Real
Madrid. O a Zeman, eterno perdente. O ancora, a Rudi Garcia, convinto con la
Roma di poter fare lo stesso gioco contro Bayern Monaco e Barcellona, ma poi
incassando rispettivamente 7 e 6 gol, segnandone poi solo uno.
Caro Sacchi, altro che antico. Mancini è il prototipo di allenatore
moderno. Bordeline, senza schemi prestabiliti. Il tuo calcio sì che è superato,
e non hai dimostrato di saper vincere altrove. Troppo comodo farlo con quel
Milan stellare o arrivare a una finale di Mondiale giocando di contropiede,
tradendo gli assunti tattici che ti hanno reso famoso.
Zeman é filosofia, stile di vita, religione
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