SI E' SPENTO ALL'ETA' DI 67 PER UNA MALATTIA INCURABILE, CHE
LO AVEVA COSTRETTO A INTERROMPERE IL TOUR TEATRALE
A quasi un anno dalla morte di Pino Daniele, Napoli è sempre
più sola nel combattere gli stereotipi denigratori che ancora circolano ai suoi
danni. Venerdì si è spento Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, sconfitto
da una malattia incurabile che lo aveva anche costretto a interrompere il suo
tour teatrale in giro per l'Italia. Stava infatti mettendo in scena un classico
del padre ''Non ti pago''. Quel padre di cui ha colto l'eredità nel miglior
modo possibile: con grande umiltà, serietà e rigore. Del resto, il mondo del
teatro non ammette escamotage, finzioni, scorciatoie. Costretti come si è a
recitare dal vivo, a memoria, privati di ogni trucco televisivo. L'unico trucco
è quello che si riceve poco prima dello spettacolo nei camerini. Ma che ti da'
una maschera comunque autentica.
SENZA EREDI, ATTENTO AI GIOVANI - Con
la dipartita di Luca si è quasi completamente estinta anche la tradizione
teatrale dei De Filippo. E' rimasto in vita ormai solo Luigi, figlio di
Peppino, la cui carriera è stata comunque prevalentemente cinematografica. Gli
stessi tre figli di Luca non hanno intrapreso la carriera di attori, dissuasi
dallo stesso padre. Che ben conosce quanto sia difficile questa professione.
Ma il figlio di Eduardo non era solo un grande attore, così
simile al padre non per uno squallido tentativo di imitarlo, ma per una
naturale dote dettata dal DNA. Luca De Filippo era anche molto attento ai
giovani, con varie iniziative. Aveva anche assunto la direzione della nuova
Scuola di arte drammatica dello Stabile di Napoli, impegnandosi in prima
persona nei provini di selezione. «Cari giovani colleghi» era l'incipit
dell'augurio rivolto agli allievi che egli stesso aveva scelto.
Lui, che aveva iniziato prestissimo, a soli 7 anni,
interpretando il piccolo Peppeniello in Miserie e nobiltà proprio accanto al
padre. Separandosi definitivamente da lui artisticamente, oltre che
privatamente, solo nel 1984.
Di seguito uno spezzone di Luca De Filippo che recita una poesia di Eduardo, O' mare, accompagnato con la chitarra da Pino Daniele. Sulle note di una sua omonima canzone.
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