APPROVATA NELLA NOTTE DI LUNEDI’ UNA NUOVA PESANTE MANOVRA,
TRA MORTI E FIAMME
In un'Atene in fiamme, con 199 sì e 74 no il Parlamento
greco ha approvato nella notte di lunedì le nuove durissime misure di austerità
che aprono la strada al nuovo prestito Ue da 130 miliardi. Espulsi 40
parlamentari che hanno votato contro. Fuori dal Parlamento uno scenario
infernale: oltre 60 i feriti (tra civili e poliziotti), decine di arresti,
edifici incendiati. Tra le persone colpite dai fumi dei gas lacrimogeni durante
la manifestazione anche il compositore greco Mikis Theodorakis, 86 anni
inventore del Sirtaki (inno alla ribellione della dittatura dei Colonnelli) e
l'anziano politico di sinistra ed ex partigiano Manolis Glezos, 89 anni. In
vista delle dimostrazioni, le autorità di Atene avevano ordinato il
dispiegamento di 6mila ufficiali di sicurezza. I greci saranno dunque chiamati
a nuovi sacrifici per restare avvinghiati al treno dell’Unione europea. Il
Paese che ha dato i natali alla democrazia e alla filosofia è l’unico tra
quelli maggiormente in difficoltà nell’area Euro a non essere riuscito in
questi mesi a venire fuori dalla crisi con poche manovre e cambi di Governo. Le
elezioni si svolgeranno comunque il prossimo aprile.