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sabato 8 febbraio 2014

PORTOGALLO RIDOTTO IN MUTANTE DA UE: COSTRETTO A SVENDERE PERFINO I QUADRI DI MIRÒ

Erano stati affidati alla famosa casa d’aste inglese Christie's per un valore potenziale di 85-130 milioni. ma date le polemiche e’ stato tutto annullato

La scelta del Governo portoghese somiglia a quella di un aristocratico che finito in bancarotta è costretto a vendersi i quadri di famiglia per ripianare i debiti. Christie’s stava per mettere all’asta a Londra una collezione di 85 pezzi di Joan Miró che un tempo appartenevano al Banco Portugues de Negocios, finito in bancarotta con la crisi finanziaria del 2008. In eredità i cittadini portoghesi ricevettero un buco di 1,8 miliardi di euro mentre la banca, confiscata dallo Stato nel 2008, venne poi venduta al Banco Bic Portugues. La collezione del pittore catalano è rimasta però in mano al governo portoghese, che ha tentato clamorosamente di sfruttarla per fare cassa, dimezzandone il vero valore. Ma la casa d’asta ha deciso di sospendere tutto. Fortunatamente.