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mercoledì 18 marzo 2015

Giro del Mondo, ennesima uscita discografica di Luciano Ligabue: ormai diventato una fabbrica di dischi

Trattasi di un doppio Cd+Dvd, in uscita il prossimo 14 aprile. Conterrà le canzoni live del "Mondovisione Tour" tra date in Italia e nel resto del Mondo, più quattro inediti. E’ il suo diciannovesimo disco in quindici anni di carriera

Scrivere su Luciano Ligabue non è mai facile, visto che sono legato alle sue canzoni da quando avevo 15 anni, in un misto tra emozioni e ricordi nostalgici. Insomma, posso definirmi un fan, avendo a casa tutti i suoi album ed avendo partecipato a tre suoi concerti (uno a Napoli e due a Roma, con tutti i sacrifici economici, seppur piacevoli, che essi hanno comportato). E, a maggior ragione, non è facile soprattutto quando si tratta di criticarlo. Sebbene capiti poco, e anzi, per fortuna, l’ultimo disco mi è anche molto piaciuto; riportandomi a quel “Liga” anni ’90 che scriveva testi che ti scavavano dentro, accompagnati da arrangiamenti rock. Negli anni 2000 abbiamo invece ascoltato un Ligabue più Pop ed elettronico. Commerciale insomma. Ma, proprio per l’affetto e i ricordi che mi legano alla sua musica, non possono sottrarmi dal criticare la sua ennesima uscita discografica, la diciannovesima (se si considera anche una recente raccolta uscita solo in U.S.A., Brasile, Argentina, Australia, dove ha suonato in questi mesi) in quindici anni di carriera. Dieci album inediti, più una marea di raccolte. Le sue canzoni passano per radio 365 giorni all’anno, lo si vede ogni anno da Fazio a Che tempo che fa? e lo scorso anno è finito pure a Sanremo, solo come ospite per carità, dopo aver snobbato e criticato per anni quella kermesse. Insomma, un personaggio ad uso e consumo dei media.

giovedì 28 novembre 2013

MONDOVISIONE: LIGABUE TORNA AL ROCK, CON UNA MAGGIORE ATTENZIONE ALLA CRONACA

DECIMO ALBUM PER IL CANTAUTORE DI CORREGGIO, CHE LASCIA IL POP DEGLI ULTIMI ALBUM IN FAVORE DI SONORITA’ PIU’ ROCK. MOLTO CURATI ANCHE I TESTI

E’ uscito martedì scorso l’attesissimo nuovo album di inediti di Luciano Ligabue, Mondovisione. Il decimo della sua carriera, a tre anni e mezzo di distanza da Arrivederci mostro! Il disco contiene ben 14 soundtracks, un numero che non si vedeva dai tempi del fortunatissimo Buon compleanno, Elvis! release che gli ha dato senza dubbio la notorietà. Sebbene due tracce (la sesta, Capo Spartivento e la dodicesima, Il suono, il brutto e il cattivo) siano degli intermezzi di pochi secondi. Tre sono le colonne sulle quali poggia l’album: l’amore (5 brani), l’esistenzialismo (5 brani) e l’attualità (2 brani). Se le prime due sfere tematiche sono state, dove più e dove meno, sempre presenti nella sua carriera discografica, la terza è iniziata ad essere più evidente a partire da Arrivederci mostro!, con accenni a fatti di cronaca e politica. In quest’album i riferimenti ai fatti dell’attualità si fanno più chiari ed espliciti, tanto che qualcuno ha perfino parlato di un “album politico”. Un esagerazione, visto che di quel tipo li incidevano negli anni ’70 i vari Guccini e De Gregori. Quanto al suono, senza dubbio torna più deciso, dopo l’involuzione Pop palesata nei lavori discografici successivi a Fuori come va? Un sound più Rock, Punk, perfino Folk. Si sentono altresì molto le tastiere e in un brano perfino il bouzouki. I testi sono molto curati, quasi mai complementari all’arrangiamento. Anzi le due componenti viaggiano di pari passo senza essere mai sacrificati l’uno in favore dell’altro. Infine, la copertina, che ritrae una pallottola accartocciata che rappresenta una visione distorta del Mondo; avvolta da una scritta - rievocante a sua volta nostalgicamente il vecchio Carosello - che ribadisce proprio questo concetto.