A LANCIARE L’ALLARME LO STESSO LEADER RELIGIOSO TIBETANO, IN
UN’INTERVISTA AL SUNDAY TELEGRAPH
La Cina vuole uccidere il Dalai Lama. No, non è il falso
scooppettone che lancio’ qualche tempo fa Il
fatto quotidiano su un presunto attentato ai danni del Papa. Certo, il
regime capitalista finto-comunista un pensierino lo ha fatto piu’ di una volta
in questo mezzo secolo di assoggettamento del Tibet, ma a quanto pare ora a
dirlo è lo stesso leader spirituale buddista, in un’intervista al Sunday
Telegraph, versione domenicale dello storico quotidiano britannico. Il Dalai
Lama è stato nel Regno Unito, davanti a 2000 ospiti nella Cattedrale di St.
Paul, per ricevere il rinomato premio Templeton, una sorta di Nobel delle
questioni spirituali, dotato in 1,1 milioni di sterline (circa 1,4 milioni di
euro) e che il 76enne ha annunciato di voler devolvere.
L’INTERVISTA SHOCK - . Al
domenicale inglese ha raccontato: «Abbiamo ricevuto delle segnalazioni dal
Tibet secondo le quali alcuni agenti cinesi stanno addestrando delle donne
tibetane a usare veleni per uccidermi». Come? Attraverso «capelli avvelenati e
sciarpe avvelenate». «Loro dovrebbero cercare di essere benedette da me, e
riuscire a toccarmi», ha sottolineato il leader buddista. Attualmente, il
76enne vive sotto strette misure di sicurezza nel tempio di Dharamsala (ai
piedi dell’Himalaya), assieme al resto del governo tibetano, rifugiatosi qui
dopo le fallite rivolte del 1959 contro le autorità cinesi. Sebbene sia tra le
figure più rispettate e note al mondo, il monaco ha nemici non solo in Cina, ma
anche tra alcune sette buddiste.
LE PROTESTE DEI TIBETANI - Dall’inizio
del 2011 a oggi sono più di 30 i tibetani – tra loro uomini e donne, monaci e
pure laici – che si sono dati fuoco per protestare contro la repressione cinese
in Tibet, per chiedere la libertà di religione e cultura. Nonostante le gelide
relazioni con Pechino, il Dalai Lama ha aggiunto di credere che nei prossimi
anni la Cina possa cambiare la sua posizione intransigente.
(Fonte:
Corriere della sera)
i cinesi quando passeranno sul cadavere del dalai lama non lo troveranno.resisti tibet!
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