giovedì 17 maggio 2012

LA JUVENTUS VINCE LO SCUDETTO, CONTE PUO’ SMETTERE DI PIANGERE


TUTTI I VERDETTI DELLA SERIE A

Ha parlato di impresa e di miracolo, dimenticando forse tutti i giocatori che la societa’ gli ha messo a disposizione. Ha perfino paragonato questo scudetto a quello del Verona di Bagnoli.
Antonio Conte ha finito di piangersi addosso: la sua Juventus ha vinto lo scudetto e almeno così per qualche settimana i suoi dirigenti non penseranno ancora a quegli scudetti sottrattigli nel post-Calciopoli. Anche se ora e’ iniziato un nuovo tormentone: sulla “terza stella” e il numero 30 (per la giustizia sportiva questo è invece il 28mo). Comunque gli Agnelli, per mostrare la forza delle proprie posizioni, hanno piazzato un bel trenta gigante sul nuovissimo Juventus stadium.
Per carita’, la squadra di Conte e’ stata una macchina da guerra, finendo il campionato imbattuta; sebbene più di una svista arbitrale non sia mancata. Ma le sue dichiarazioni pre e post partita, nonché il suo atteggiamento durante le gare, degeneravano sempre in piagnistei e vittimismi ingiustificati.
Comunque, complimenti alla Juve e all’ultimo scudetto con Del Piero. Anche quest’anno decisivo nonostante i molteplici acquisti da parte della societa’. Zeman ha detto che gli scudetti della Juventus sono al massimo 23. Chissa’. Io da interista recrimino quello vinto da Lippi nel ‘97/’98, frutto di vari e clamorosi errori arbitrali.
Vediamo gli altri verdetti del campionato.

CHAMPIONS: DELUSIONE MILAN, SORPRESA UDINESE – Si piazza “solo” al secondo posto il Milan di Massimiliano Allegri, il quale, almeno fino a gennaio, sembrava destinato a vincere tutto, o almeno Coppa Italia e Scudetto. E invece la squadra rossonera si è mostrata per quello che è: vecchia e Ibra-dipendente. Hanno inciso comunque anche lo stop di Boateng prima, Cassano poi e l’assenza di Pato; il quale non ha ancora risolto un male fisico ad oggi misterioso malgrado cure oltreoceaniche.
Merita il piazzamento in Champions l’Udinese di Guidolin, squadra dall’ottimo collettivo e trascinata dal “solito” Di Natale. Se la societa’ avesse tenuto Inler e Sanchez, forse avrebbe potuto puntare a qualcosa in piu’…

LAZIO, NAPOLI E INTER IN EUROPA LEAGUE – I pur evidenti e vertiginosi alti e bassi non hanno ostacolato l’ingresso in Europa della Lazio, con un Reja che in piu’ occasioni si è scontrato con societa’ e tifoseria. La squadra romana ha trovato un ottimo Klose, ma un deludente Cisse’ e una difesa anche quest’anno imbarazzante.
Simile discorso per il Napoli, dal doppio volto: schiacciasassi in attacco e imbarazzante in difesa. Sul rendimento dei partenopei ha anche inciso la partecipazione in Champions league, che come si sa prosciuga energie fisiche e psichiche. Specie quando non si hanno rose ampie.
Dopo un inizio disastroso, sull’orlo della zona retrocessione, l’Inter ha fatto registrare un’ottima ripresa con Claudio Ranieri; il quale pero’ ad un certo punto e’ apparso in palese stato confusionale. L’arrivo del giovane Stramaccioni ha permesso ai nerazzurri di chiudere dignitosamente il campionato, al sesto posto.

CESENA, NOVARA E LECCE VANNO IN SERIE B – Nonostante una squadra di tutto rispetto, specie in attacco con Mutu, Iaquinta e Santana, il Cesena è risultata la prima squadra ad essere retrocessa, gia’ con un paio di mesi di anticipo.
Ci ha provato la dignitosa neopromossa Novara, con la societa’ che ha preferito provarci con lo stesso organico della B. Mentre il Lecce con Cosmi ci ha provato fino all’ultima giornata.

SORPRESE E DELUSIONI – Tra le sorprese vanno annoverate il Bologna che ha totalizzato 51 punti, il Catania che si e’ salvato con larghissimo anticipo e l’Atalanta che ha totalizzato 52 punti, polverizzando così i 6 di penalizzazione iniziale.
Deludono invece la Roma di Luis Enrique (che di fatti lascera’ i capitolini), la Fiorentina che ha rischiato seriamente la B, il Palermo e il Genoa, salvatesi a stento nonostante un discreto comparto giocatori.

“STORICI” ADDII AL MILAN – Oltre a quello del succitato Del Piero, altri giocatori ieri hanno detto addio, specie al Milan: Inzaghi, Nesta, Zambrotta, Gattuso, ai quali forse si aggiungeranno Ambrosini e Seedorf (oltre al certo Van Bommel). La chiusura di un ciclo piu’ volte rinviata per i rossoneri, i quali devono attuare un profondo rinnovamento della propria rosa. 

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