HOLLANDE BATTE SARKOZY SFIORANDO IL 52% DEI CONSENSI. NEL
PAESE ELLENICO INVECE REGNA LA FRAMMENTAZIONE POLITICA IN CHIAVE EUROSCETTICA E
SI FATICA A TROVARE UNA MAGGIORANZA CHE GOVERNI
Come previsto, il socialista François Hollande ha battuto al
ballottaggio Nikolas Sarkozy con il 51,63% delle preferenze. I socialisti non
approdavano all’Eliseo dal 1995, ultimo anno di mandato di François Mitterrand,
succeduto da Chirac (2 mandati) e appunto Sarko (un mandato).
Avendo ottenuto il 28,6% dei voti al primo turno, il neo
eletto Capo dello Stato ha beneficiato dei voti dell’elettorato di altri
candidati, come l’11,1% dell’altro candidato di sinistra Jean-Luc Melenchon, il
2,2% dell’ambientalista Eva Joly e il 9% del centrista Francois Bayrou.
Diversa la situazione in Grecia, uscita dalle urne con una
situazione politica a dir poco frammentata, che vede l’ascesa dei partiti
estremisti e rispecchia un anti-europeismo dilagante.
IL PROGRAMMA DI HOLLANDE:
1. PENSIONI/SANITÀ - Pensione a 60 anni per tutti coloro che
hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni e con i contributi in regola,
finanziata grazie all'aumento dello 0,1% dei contributi a carico del datore di
lavoro e dei dipendenti. - Riforma delle tariffe degli ospedali pubblici.
Regolamentazione degli onorari dei medici. Riforma del quoziente familiare.
2. GIUSTIZIA-SICUREZZA - Soppressione della Corte di
giustizia, che giudica i reati e i delitti commessi da ministri nell'esercizio
della loro funzione. Raddoppio del numero dei centri di rieducazione minorile
che li dovrebbe portare a 80 in cinque anni. Creazione di 1.000 posti all'anno
nella giustizia, in polizia e gendarmeria. Creazione di zone di sicurezza
prioritaria.
3. IMMIGRAZIONE - Contenimento dell'immigrazione legale
basandosi su criteri «obiettivi». Contenimento del numero di immigrati
economici: il parlamento fisserà ogni anno le quote. - Diritto di voto per gli
stranieri non comunitari alle elezioni amministrative nel 2013 dopo una revisione
della Costituzione. In caso di necessità, referendum se la maggioranza dei 3/5
in Parlamento non dovesse essere raggiunta.
4. DIRITTI CIVILI - Diritto alle nozze e all'adozione
per le coppie omosessuali. Regolamentazione dell'eutanasia.
5. ESTERI - Riapertura dei negoziati sui trattati europei.
Ritiro anticipato alla fine del 2012 delle truppe francesi dall'Afghanistan.
IN GRECIA HA VINTO L’EUROSCETTICISMO
– Ad aver raccolto più favori, con il 18,85 percento delle preferenze, è stato
il partito di centro-destra Nea Dimokratia di Antonio Saramas, seguito dalla
sinistra radicale del Syriza che ha ottenuto il 16,78 percento dei voti e i
socialisti del Pasok che hanno contato appena il 13,18 percento delle
preferenze. Il partito conservatore Greci indipendenti si è aggiudicato il 10,6
percento dei voti, quello comunista del Kke l’8,48, l’estrema destra di Alba
dorata il 6,97 e Sinistra democratica il 6,1.
I risultati elettorali hanno grossomodo confermato le
previsioni – allarmanti – dei sondaggi e rivelato soprattutto l’ampia delusione
dei cittadini per le scelte portate avanti fino ad ora dal governo greco,
sempre più convinti che l’eurozona non valga tanti sacrifici. Nonostante le
posizioni da podio, sia Nd che Pasok possono ritenersi i veri sconfitti della
contesa, se si considera che nel 2009 raccoglievano, insieme, il 77,39 percento
delle preferenze, assicurandosi ben 251 seggi su 300.
Intanto sono cominciate le consultazioni per formare il
nuovo esecutivo. Il presidente Karolos Papoulias ha dato l'incarico a Antonis
Samaras, leader dei conservatori di Nuova Democrazia (centrodestra), il quale
pero’ ha rinunciato lunedi’ stesso. La palla passa a Sinistra Radicale (Syriza)
di Alexis Tsipras che ha ottenuto il 16,76% (52 seggi). Avra’ tre giorni di
tempo, altrimenti la la parola ripassera’ a Samaras e in caso di ennesimo
mancato accordo si tornera’ alle urne a fine maggio-inizio giugno.
Concludendo, sebbene la Francia versi in una condizione
socio-economica ancora accettabile, ad essere stato bocciato è stato
l’atteggiamento esuberante e poco austero di Sarkozy; una versione francese di Berlusconi. E i francesi certe cose non le tollerano. Quanto alla Grecia, la
situazione e’ drammatica e politicamente confusa. Per molti esperti, qualunque
sia il Governo che avra’ l’incarico, il Paese uscira’ dall’Euro. Sara’ un bene
o un male per il popolo greco?
la Grecia finirà per fallire..lo chiedono loro stessi, un pò come Grillo qui da noi no?
RispondiEliminaI francesi sono riusciti a liberarsi definitivamente del loro leader di destra rozzo e volgare. Speriamo di fare altrettanto noi, quando l'anno prossimo ci saranno le elezioni politiche. Intanto ieri il PdL ha preso una bella batosta. Bel segnale!
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RispondiEliminaGrillo..ecco cosa ci meritiamo...
RispondiEliminaun comico pagliaccio al potere...
che farà Carlà?.......la zoccolà?
RispondiEliminaluigi