MARCHI CON PREZZI MOLTO DIVERSI CONTENGONO IN REALTA’ LO
STESSO PRODOTTO
Esiste da qualche mese, eppure è già un successone. Parlo
del sito ioleggoletichetta.it,
che con le sue utili istruzioni, aiuta il consumatore a ottenere risparmi sulla
spesa giornaliera guardando semplicemente le etichette dei prodotti. Di fatti
molti di essi sono in realtà uguali, ma differiscono per il proprio marchio pubblicizzato
o meno; un elemento non di poco conto, giacché il consumatore tende ad
acquistare il primo e spendere molto di più, snobbando quelli sconosciuti ma
che contengono le stesse caratteristiche.
Il risparmio settimanale, mensile e annuale totale dipende
ovviamente dalle abitudini di spesa di ognuno di noi. Ma i responsabili del
sito parlano di cifre che vanno oltre i 1400 euro di risparmio annuo. Come?
COME FARE - Io leggo
l’etichetta” è nato dal bolognese Raffaele Brogna ma ormai condiviso da quasi
10mila utenti sull’omonimo gruppo Facebook.
Perché guardare le etichette? “Perché su una spesa media di
60 prodotti settimanali è possibile risparmiare fino a 120 euro al mese, in
media 50 centesimi a prodotto. A fine anno avrete recuperato oltre 1400 euro”,
spiega Brogna. Al di là dei conti che variano ovviamente a seconda delle
abitudini di acquisto, il ragionamento di “Io leggo l’etichetta” è semplice.
Per legge su ogni prodotto deve essere riportato lo stabilimento di produzione,
a quel punto basterà confrontare le varie etichette.
QUALCHE ESEMPIO PRATICO - Il
caffè Esselunga è prodotto dalla Pellini e lo yogurt a marchio Conad (e anche
quello a marchio Coop) dalla Vipiteno. Con un risparmio di 12 centesimi a
vasetto se si scelgono i prodotti della grande distribuzione. Ancora: i
pannolini Coop sono prodotti dalla Huggies, ma quelli a marchio generalista
costano 64 centesimi in meno rispetto ai più blasonati cugini, e le uniche
differenze, spiegano gli utenti del sito ioleggoletichetta.it, sarebbero da
ricercare in alcuni pupazzi disegnati sul fronte e sul retro dei pannolini.
Ultimo esempio apparso pochi giorni fa sul sito. “La bevanda
di riso biologico Conad è prodotta da Riso Scotti! Da Leclerc 1,89 euro contro
2,59 del più blasonato Scotti”. A scrivere è Giuliano Gialli, ma assieme a lui
sono decine e decine gli utenti che aggiungono giorno per giorno informazione
sul forum e sul gruppo Facebook. Conad, Coop, Esselunga ma anche Lidl, Pam e
Despar. Sul sito di “Io leggo l’etichetta” c’è una sezione per ogni marchio
della grande e grandissima distruzione, e per tutti è segnalata l’abitudine di
etichettare col proprio logo prodotti sfornati da stabilimenti che lavorano
anche per marchi di prestigio. Scrive un’utente del forum: “i tarallini a
marchio Coop sono prodotti dalla nota marca Dolce Bontà, i taralli di
Putignano. E sono buonissimi! Ovviamente costano almeno 0,50 cent meno rispetto
a quelli tradizionali Dolce Bontà nella confezione gialla e marrone , che io di
solito trovo alla Conad. Appena li riprendo magari ti posto anche le foto! ciao
e grazie“.
CHI COLLABORA AL PROGETTO - A
lavorare al progetto ormai centinaia di internauti che quando vanno al
supermercato si prendono la briga di verificare le etichette e controllare
prezzo, peso, stabilimento di provenienza e ingredienti. Scoprendo magari che
alcuni prodotti sono indistinguibili al gusto, provengono dallo stesso
stabilimento e hanno gli stessi
ingredienti nelle stesse identiche dosi. “Cito sempre il caso del wurstel
Wuberone, praticamente identico allo sconosciuto Salumeo”. Allora non c’è
proprio differenza? “Come cittadino non posso assicurare niente a nessuno –
spiega Brogna – perché ad esempio nonostante la corrispondenza di dosi e
ingredienti potrebbero cambiare le materie prime, oppure l’acidità. Quello che
posso dire è che spesso le similitudini sono impressionanti, e che la maggior
parte delle volte le differenze di costi sono imputabili alla confezione e al
marketing”.
Il sito attivo da mesi ha già fatto molto parlare di sé e
per ora l’ideatore non è stato contattato dai produttori o dalla grande
distribuzione. “All’inizio avevo anche un po’ di paura, il fatto che nessuno
stia smontando i nostri confronti ci conforta e ci spinge a proseguire”.
Uno dei vantaggi del web, e diciamolo, quella che dovrebbe
essere la sua funzione principale, è di mettere in comunicazione tra loro gli
utenti al fine di un interscambio di utili consigli e informazioni. L’alto
potenziale di internet, che permette di interagire senza limiti di spazio e
tempo, può consentire ai cittadini di avere gli strumenti giusti per
controbattere i messaggi ingannatori che ci arrivano passivamente dalla Tv. O
ancora, l’oscurantismo voluto dalla politica e dalle lobby. Non a caso il
raggiungimento del quorum ai referendum di un anno fa e la grande
partecipazione ai recenti cortei, sono figli della rete.
Ben vengano dunque siti utili come ioleggoletichetta.it.
Naturalmente, occhio anche alle tante bufale che pure circolano in rete.
molto interessante caro il mio guaglione partenopeo !
RispondiEliminap.s. salutami "ò vesuvio" ciao !