GRANDE SUCCESSO DI PEPPINO DI CAPRI, SCRITTO DA MIMMO DI
FRANCIA. LO RILANCIO’ INSIEME ALLA VITTORIA DI SANREMO NEL 1973, DOPO ANNI DI
CRISI PROFESSIONALE
Champagne, la canzone più famosa cantata dal cantante venuto
dall’isola della lussuria per eccellenza, Peppino Di Capri, al secolo Giuseppe
Faiella, compie quarant’anni. E’ il suo disco più venduto e bissò il successo
al Festival di Sanremo nello stesso anno, il 1973, ottenuto grazie a Un grande
amore e niente più. Champagne, come ha sottolineato lo stesso Di Capri, è
sempre proposta dai Pianobar durante i pranzi matrimoniali, ma in modo errato,
poiché parla della fine di un amore. Ma come essa, i casi sono vari…
L’INIZIO ROCK E IL RILANCIO GRAZIE A
CHAMPAGNE – Peppino di Capri è originario di una famiglia di musicisti
(il nonno fu musicista nella banda di Capri ed il padre Bernardo, che aveva un
negozio di dischi e di strumenti musicali, nel tempo libero suonava il sax, il
clarinetto, il violoncello e il contrabbasso in un'orchestra), e si esibisce
per la prima volta all'età di quattro anni nel 1943 suonando il pianoforte
davanti alle truppe americane di stanza sull'isola natale durante la guerra.
A livello professionale inizia ad esibirsi con un amico,
Ettore Falconieri alla batteria, nel 1953 nei night-club di Capri e della
vicina Ischia con la denominazione Duo Caprese. Nel 1958 incide il suo primo
disco insieme a Falconieri e altri 3 musicisti sotto il nome di Peppino di
Capri e i suoi Rockers. Appare netta l'ispirazione del gruppo alla produzione
rock'n'roll americana di fine anni cinquanta e, seppure non venga mai
dichiarato espressamente, forti in quel periodo sono i riferimenti del look di
Peppino di Capri alla figura del rocker texano Buddy Holly.
Vive un decennio di successi, con una spiccata produzione
discografica fino alla fine degli anni ’60, quando inizia un periodo poco
lucrativo. La svolta arriverà nel 1973, quando i discografici invitano il
cantautore romano Franco Califano a scrivergli una canzone. Nasce Un grande
amore e niente più, che vinse Sanremo e permise a Di Capri di rilanciarsi.
Nello stesso anno arriva un altro grande successo, Champagne appunto, scritta da
Mimmo di Francia (già autore, tra gli altri, per Fred Bongusto), che diventa
uno dei suoi dischi più venduti.
Fu il suo anno d’oro, mentre negli anni successivi
arrivarono altri buoni successi che però non raggiunsero mai quel periodo.
CANZONI INOPPORTUNE - Come ha
dichiarato lo stesso Peppino Di Capri al Tg1, che ha dedicato un servizio al
compleanno di Champagne, questa canzone viene spesso proposta erroneamente
durante i pranzi matrimoniali dai Pianobar, per la sua orecchiabilità come
disco lento, ma in realtà parla di un’illusione sentimentale durata solo una
sera.
Andando a memoria, nei pochi matrimoni a cui ho partecipato,
sono tante le canzoni “fuori luogo” proposte in quei contesti: Piccolo grande
amore di Claudio Baglioni; Liù e A’ canzuncella de Gli alunni del Sole; Senza luce,
Senza luce, cover ad opera di Mogol di A Whiter Shade of Pale, dei Procol Harum,
cantata dai Dik dik. Se ve ne vengono in mente altre, non esitate a commentare.
Motivo? Parlano tutte di amori finiti, solitudini, ricordi
malinconici.
E non è certo un bel modo di celebrare chi ha da poco
promesso di amarsi per tutta la vita. Per fortuna poi il cantantucolo di turno
si riscatta sempre cantando Un corpo e un’anima, di Wess e Dori Ghezzi…
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