A esser stato colpito
è il centro storico in corrispondenza della suggestiva piazzetta dei Fornelli,
DOVE E’ CROLLATA UNA CINTA MURARIA. LA CITTA’ HA ORIGINI ETRUSCHE ED E’ ANCHE OGGETTO
DI LEGGENDE
Il patrimonio culturale italiano continua a perdere pezzi,
in tutti i sensi. I ripetuti crolli di Pompei rappresentano solo la punta
dell’Iceberg. La costante pioggia di questi giorni che ha travolto l’Italia ha
fatto crollare un altro pezzo della nostra inestimabile ricchezza monumentale:
Volterra, borgo medioevale sito in Provincia di Pisa.
IL DANNO - Una trentina di
metri delle mura medievali di Volterra sono infatti crollati a seguito del
nubifragio che ha messo in ginocchio l’intera provincia di Pisa. Lo squarcio
all’interno della cinta muraria e il crollo della sede stradale sottostante
hanno reso necessario l’evacuazione delle 11 famiglie che si trovavano
all’interno degli adiacenti edifici: case, studi d’arte e laboratori. Edifici
che adesso si affacciano su una sorta di baratro. Il sindaco Marco Buselli
parla di “una vera e propria ferita nel cuore della città“. A esser stato
colpito è il centro storico in corrispondenza della suggestiva piazzetta dei
Fornelli. Secondo una prima stima, per la messa in sicurezza delle strutture
serviranno almeno 2 milioni di euro: il primo cittadino (eletto nel 2009 con
una lista civica vicina al centrodestra) teme però che l’entità della spesa
finale sarà molto più elevata.
TRA STORIA E LEGGENDA – Un colpo
al cuore dunque per quella che Gabriele D’Annunzio definì “città sospesa, città
di vento e di macigno”. La città-museo arroccata su di un’altura a 500 metri
sul livello del mare ha ricevuto un duro colpo. A esser stato spazzato via è
infatti quella sorta di grande balcone naturale da cui si poteva assistere a
tramonti mozzafiato: amato e apprezzato ogni giorno da migliaia di turisti.
La città d’origine etrusca, poco meno di 11mila abitanti, è
inoltre celebre per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro, ma anche per
le leggende sui vampiri: non a caso essa viene tirata in ballo nel sequel della
moderna saga horror – fantasy “Twilight”. C’è anche chi la paragona al
quartiere parigino “Montmartre”: i suggestivi vicoli di Volterra profumano infatti
di arte e poesia.
L’IMPEGNO DEGLI INTELLETTUALI E LE
PROMESSE DI BRAY - Numerosi intellettuali e artisti hanno manifestato la
propria vicinanza alla cittadina della Val di Cecina: tra questi anche Dario
Fo, Giorgio Albertazzi, Gabriele Lavia, Leo Gullotta, Philippe Daverio e Paola
Gassman. Non è da escludere che a breve sia anche organizzata un’iniziativa
culturale a sostegno della ricostruzione.
Anche il governo ha fatto sentire la propria voce. Sin dalle
prime ore del crollo il premier Enrico Letta ha chiesto di essere aggiornato
sulla questione. Il ministro dei Beni culturali Massimo Bray, in visita ieri (3
febbraio) a Volterra, ha invitato il collega dell’Economia Fabrizio Saccomanni
a stanziare “risorse urgenti per le mura medievali”. Il pressing era partito
nei giorni scorsi grazie al presidente della Regione Enrico Rossi e al ministro
dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza (pisana, come peraltro il presidente del
Consiglio Enrico Letta). Rossi e Carrozza hanno effettuato un sopralluogo in
città. Per tutte le zone colpite dall’alluvione la Regione chiederà lo stato
d’emergenza.
L’ex rettore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha
parlato di “ferita tremenda” e ha sottolineato l’importanza della prevenzione e
di un progetto nazionale di ricerca per il monitoraggio delle condizioni
idrogeologiche del territorio. Rossi si appella al governo affinchè sostenga
gli interventi per Volterra (“non ci diremo soddisfatti finchè non vedremo
finanziamenti”).
(Fonte: Il
Fatto quotidiano)
Molto bella Volterra, peccato!
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